«Scusi, di questa cosa non parlo, la saluto». È bastata questa frase per far finire il prof. Massimo Cacciari tra i «negazionisti d’Italia su Covid e morti in Ucraina», secondo tale Tommaso Labate sul Corriere della sera. Ormai è un pubblico linciaggio.
Che cosa sta succedendo? Non riusciamo più ad avere un approccio razionale su ciò che accade ed è raccontato. A suonare è una campana sola e sempre la solita.
Le accuse delle autorità e dell’esercito ucraini sostengono che truppe russe, controllando Bucha, avrebbero torturato e ucciso un gran numero di civili, con cifre citate in articoli di stampa che variano ampiamente, da poche dozzine a oltre 400. Diversi corpi sarebbero stati trovati in fosse comuni.
Human Rights Watch ha pubblicato un rapporto, basato su interviste con testimoni oculari a Bucha e in altre città, che descrive stupri e forme di tortura e chiede un’indagine su questi come “crimini di guerra” da parte delle truppe russe.
Il Cremlino sostiene che le accuse di atrocità contro i civili sono una “provocazione degli oltranzisti ucraini” e ha chiesto per oggi una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Il ministero degli Esteri russo ha rilevato che le truppe russe si erano ritirate da Bucha mercoledì 30 marzo, un giorno dopo che la Russia aveva promesso nei negoziati di pace che avrebbe ridotto drasticamente le sue forze vicino a Kiev.
Il Cremlino ha anche osservato che un videomessaggio del sindaco di Bucha del 31 marzo non fa riferimento ad alcuna atrocità e che le immagini e i rapporti hanno iniziato a circolare solo dopo che le truppe e la televisione ucraine erano entrate nella città sabato 2 aprile.
Il videomessaggio di Anatoly Fedoruk, infatti, mostra il sindaco dichiarare che tutti gli “orchi russi” avevano lasciato la cittadina, senza che vi fosse alcun accenno ad atrocità o crimini di guerra.
Le stesse potenze occidentali che ora gridano all’orrore di fronte per fatti ancora non accertati da organismi terzi, hanno ridotto in rovina gran parte del Medio Oriente e del Nord Africa. Le guerre statunitensi dal solo 2001 hanno provocato, secondo stime prudenti, tra 1 milione e 2 milioni di vittime civili.
Non solo gli USA, anche i tedeschi, per esempio. Qualcuno ricorda il massacro di Kunduz del 2009? Segnalo un articolo di Limes per rinfrescare la memoria.
E di quel che successe a Raqqa, qualcuno ebbe a dire qualcosa in tv o su twitter?
Sia chiaro, questo non giustificherebbe in alcun modo eventuali crimini commessi dalle truppe russe, tuttavia i fatti vanno prima accertati. Tutto ciò è utilizzato per fiaccare ogni opposizione verso un’informazione di cui è chiara una regia.
Qui siamo alla farsa. Leggo che UE è Usa vogliono imporre sanzioni alla Russia sull'energia.
RispondiEliminaSull'energia? Ma non ne siamo dipendenti noi dalla Russia?
L'ex ispettore ONU Scott Ritter invita alla prudenza e a urlare 'colpevole' solo dopo prove oggettive e certificate secondo la medicina legale.
RispondiEliminaChe sarebbe esattamente la stessa precauzione che i media hanno avuto di fronte alle immagini dei soldati ucraini che gambizzano i prigionieri russi. Diffusa con formule dubitative, con mille precauzioni, con il dubbio che fosse propaganda russa etc.
In questo caso invece nessun dubbio.
quale dubbio aspettarsi da gentaglia che ha per amici i neonazisti? per quale motivo pagherebbero 2-300mila euro giornalisti del genere?
EliminaGramellini ci ha informato che sono nazisti buoni.
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