Mario Draghi: è sempre difficile scrivere di un uomo di cui non conosciamo la vita privata e in definitiva anche poco delle sue avventure come contabile all’estero. Quest’uomo che fino a quando abitava a Francoforte sembrava un cavaliere senza macchia e paura, e invece da quando è a Roma la sua armatura mostra dei buchi e il suo cavallo sembra drogato. L’arroganza e il suo evidente cinismo, che rasenta il disprezzo, queste sue colpe piccole e grandi, più o meno psicologiche, contribuiscono visibilmente a donargli uno strano talento: la capacità, qualunque cosa dica e faccia, di provocare fastidio in una parte non trascurabile della popolazione.
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Sentire i moralisti esprimersi contro la violenza della guerra quando fino a un paio di mesi fa cazzeggiavano compiaciuti di virus e altro. Per violenza s’intende: proiettili sparati contro corpi, feriti sanguinanti, percosse, torture e morte di uomini con o senza urla, bombardamenti e fughe da essi. Insomma tutta la spazzatura ordinaria dei film americani. Non solo nei loro film.
Il personaggio di Al Pacino, che taglia un uomo con una motosega, è diventato un eroe per molti. Scarface di Brian De Palma è una pietra miliare di questo genere di pornografia. Scarface non è diventato un eroe perché era un gangster cubano di Miami che attraverso il crimine raggiunge potere e denaro. Lo è diventato perché l’hanno fatto diventare, perché è stato mostrato come un eroe del nostro tempo, che taglia un uomo con una motosega.
E Bastardi senza gloria del celebratissimo Quentin Tarantino? Un film mediocre, d’accordo, ma che può offrire sani motivi di spettacolare ispirazione. Per esempio laddove i “bastardi” uccidono con mazza da baseball dei soldati tedeschi prigionieri. Per quale motivo li uccidono e a quel modo? Perché sono tedeschi, punto. Un brivido di soddisfatto orrore corre nella schiena dello spettatore.
Sono scene che si sono ripetute nella realtà di recente, con la variante che i soldati prigionieri trucidati non erano tedeschi. Per il momento. Come nei film, lo spettatore di quelle immagini non diventa altro che il voyeur incantato (di piacere o di disgusto) della sofferenza degli altri.
Con i Bush, gli Obama, i Trump e ora con Biden che vuole vincere e Putin che non può perdere, siamo sempre al cinema. Finché una granata o missile non pioverà nel nostro giardino o in sala da pranzo e il confine tra realtà altrui e finzione nostra sarà lacerato. Non è più un’ipotesi tanto remota, eh?
Tranquilli, basterà anche meno di un missile con testata convenzionale: per esempio il razionamento del gas e dell’elettricità. Allora entreremo nel furore dell’evento, perderemo quella placidità gonfia davanti a uno schermo in cui alcuni leoni marini televisivi urlano le loro ragioni.
Spesso, nei film americani viene raccontata molta più verità della condizione sociale degli states, che non quanta ne dichiara l'establishment politico e mediatico stesso.
RispondiEliminain alcuni film, parzialmente. su 1000 quanti? per quanti decenni ha prevalso (prevalso) un certo stereotipo? in russia e cina è peggio? e vorrei vedere, ma non si ammantano di essere il faro della libertà e della democrazia. tra la cina e gli usa scelgo gli usa, ma tra gli usa e l'europa scelgo mille volte l'europa. senza esitazione.
RispondiEliminaSono d'accordo con lei!
EliminaBuona giornata
Nei primi due mesi di guerra le entrate della Russia da fossili vendute all’Ue sono più che raddoppiate.
Eliminahttps://www.qualenergia.it/articoli/primi-due-mesi-guerra-entrate-fossili-russia-raddoppiate/
una manica d'ipocriti, inviano armi all'ucraina ma comprano gas russo
Elimina"Il Centro Studi di Confindustria prevede che entro tre mesi il 40% delle imprese dovrà tagliare la produzione".
RispondiEliminaIl Drago di Goldman Sachs è davvero un drago!
E se Putin ci fa il trattamento polacco? La Russia può sopravivere se ci chiude il gas per un mese, ma l'Europa?
RispondiEliminaPietro
Tranqulli si verso l'estate....
RispondiEliminaDa parte mia non riesco più a fermarmi in tv su di un canale che tratti di Ucraina, ho visto solo nel recente passato due puntate di Piazzapulita quando stava emergendo il Prof. Orsini ospite insieme a Calabresi (che io detesto) poi non ce l'ho più fatta..
Un po' mi sento colpevole ma sono format che mi fanno solo innervosire perchè non si riesce mai a formulare un concetto compiuto perchè se non ti interrompe il tuo avversario politico o il bravo presentatore ci pensa la pubblicità.
Secondo me dovremmo tutti essere più partecipi ovviamente (io sono contro ogni guerra pur capendo che se attaccati ci si debba difendere) ma sempre più dopo aver smesso di credere nel voto sto smettendo di credere nella democrazia (per inciso non credo per contrappasso nelle dittature o regimi totalitari, perchè oggi bisogna anche precisare cose simili..e me ne scuso perchè so che il livello dei lettori tolto me di questo blog è molto alto).
Allora almeno spenta la tv mi leggo un bel libro...almeno l'anima mi si scalda un po'...poi vedremo...ed in questo poi vedremo non mi tolgo da questa finta lotta perchè ci srà davvero da piangere se dovessimo davvero noi italiani imbracciare le armi...
Roberto
Un giorno il pres. del. cons. disse: " Per la pace quanti sacrifici siete disposti fare?"
RispondiEliminaQuesta frase era un inganno, la frase giusta doveva essere: " Quanti sacrifici siete disposti fare per la guerra!!"
Parafrasando ciò che dice Pietro, direi ma l'Italia quanto può durare?
un saluto roberto b