Questa è una guerra mondiale alla quale il mondo intero può assistere in tempo reale. Non è combattuta solo nel conflitto bellico ucraino, ma si concentra sulla diffusione di “notizie” false, esagerate, manipolate. In questo, la Russia ha già perso la partita e la Cina, quando sarà il suo turno, non può vincerla.
Un altro fronte è quello della guerra economica. Anche qui la Russia può solo opporre resistenza e la Cina non potrà vincere ma solo combattere. Non sarà indolore nemmeno per gli USA-NATO. Il collasso del sistema economico mondiale non è un evento né imprevedibile né remoto.
Nei circoli che contano qualche riflessione su queste questioni non sarà certo mancata. Il fatto è che le decisioni politiche sono in mano a personale inaffidabile sotto diversi profili. Se gli Stati Uniti hanno un presidente come Biden, e prima ancora come Trump o Bush, e certi altri personaggi di contorno, mi pare evidente che non si può stare tranquilli.
Se la Francia rischia di avere Le Pen, la Gran Bretagna è in mano a tipi come Boris Johnson, l’Italia a modestissime anime come quelle di Draghi e prima ancora di Conte; se la leadership politica in Germania è quella attuale, se la Bce è Lagarde e la UE è rappresentata da Ursula Leyen, c’è solo da disperare.
Non lo dico per denigrare (basta che aprano bocca per denotarsi da sé), ma una classe dirigente così pusillanime e inadeguata spiega molte delle cose che stanno accadendo (per tacere dei percorsi tipo quelli di Tony Blair, Gerhard Schröder, José Manuel Barroso, François Fillon, Matteo Renzi, ecc.).
Voglio dire che ormai gli eventi bellici, economici e sociali sono fuori controllo di chiunque. Possono prendere una piega oppure un’altra, precipitare, senza che nessuno abbia o trovi forza e volontà per poterne cambiare il corso.
Ecco perché era importante che questa guerra non cominciasse e non fossero creati i presupposti per provocata. E non si vede chi e come possa porvi termine. Certamente non la Russia e Putin invischiati in quella trappola fangosa. Non Zelenskij, prigioniero del suo personaggio e degli oltranzisti ucraini. Non l’opinione pubblica, che è interessata al proprio particulare e inebetita dai media. Non l’UE, che non conta nulla, e Washington è lontana e punta notoriamente a far durare la cosa.
La responsabilità è di tutti, ma soprattutto della UE, che si è sottomessa volentieri a quanto si stava predisponendo e attuando da parte di Washington. Prima ancora è responsabile, causa le sue divisioni interne, di non aver saputo costruire qualcosa di alternativo alla NATO, di non aver stabilito quali sono i suoi reali interessi in politica estera (per tacere dell’ossessione per la concorrenza, del ruolo delle lobby, della gestione della crisi migratoria, con i migranti venduti all’ingrosso, del caos iniziale sui vaccini, la proliferazione normativa e della burocrazia, ecc.).
Non è vero nemmeno che, causa i fatti dell’Ucraina, l’UE si stia ricompattando. È e resterà un instabile agglomerato d’interessi, di posizioni particolaristiche attorno a una moneta comune, un concerto di poteri dove spartirsi soldi e poltrone, trattare concessioni e favori.
Ora le cose stanno sfuggendo sempre più di mano, e anche dal punto di vista economico e sociale temo, come tutti, non si sia ancora visto il peggio.
https://officinadeisaperi.it/materiali/le-intenzioni-e-le-rimozioni-che-ci-bloccano-da-il-manifesto/
RispondiEliminaVorrei tanto tu avessi torto, ma la realtà è questa e non un'altra e "altri mondi possibili", sono impossibili persino da fantasticare.
RispondiEliminaOlympe, ma c'è mai stato nella tua vita un momento di ottimismo? Quand'è che sei diventata apocalittica e perché? Non credi che anche nei momenti bui, oltre alle critiche ci vorrebbe anche qualche proposta? E non pensi che se nel nostro paese un venerdì (15 aprile) in 24 ore ci sono stati quattro morti sul lavoro, la sinistra per un giorno, per un solo giorno, dovrebbe dedicarci due righe? E non solo per denunciare ma per avanzare proposte concrete? Oppure è tutto inutile e ci stai istigando al suicidio?
RispondiEliminaBraccobaldo
Sono una persona allegra, che ride e scherza molto spesso, di grande compagnia, dicono. Per le grandi questioni guardo le cose con realismo, e non mi pare si debba stare sereni. Quanto agli omicidi sul lavoro, ho scritto in più occasioni, ma non mi pare la cosa interessi molto. Ho solo dubbi e domande, che di questi tempi non mi pare poco.
EliminaSANZIONI ALLA RUSSIA: IMPRESE ITALIANE KO!
RispondiEliminaUn italiano su due, precisamente il 49% dei rispondenti, ha già deciso di tagliare il costo del carrello della spesa, «mentre un altro 13% di italiani dichiara di aver ridotto la qualità degli acquisti, costretto ad orientarsi verso prodotti low-cost per arrivare a fine mese» fa sapere la confederazione dei coltivatori guidata da Ettore Prandini. Paradossalmente i produttori di materie prime alimentari non stanno beneficiando in alcun modo di questi aumenti dei prezzi al consumo. Anzi, accade esattamente il contrario. Se i prezzi per le famiglie corrono, spinti dal caro energia e dalla guerra, l'aumento dei costi colpisce duramente- precisa la Coldiretti- l'intera filiera agroalimentare, con i compensi riconosciuti agli agricoltori e agli allevatori che non riescono neppure a coprire i costi di produzione.
Patrick
https://www.radiobullets.com/rubriche/lindustria-degli-armamenti-e-il-complesso-militare-industriale/
RispondiEliminahttps://pdfsimpli.com/it/userdocument/view-b?ofn=ACCUMULAZIONE.jpg&unqn=ACCUMULAZIONE_dc5340d864e44f2c9b4b047c00d4d452_output_509fad70ef774d2b88725397f409e4ce.pdf&frm=JPG&to=PDF&fskb=99&npdf=ACCUMULAZIONE_dc5340d864e44f2c9b4b047c00d4d452.jpg