La politica è diventata ormai solo il rutto della politica. La sua inconsistenza e la sua maleducazione sono il reflusso gastrico dell’intelligenza, il represso di ogni discorso sensato. Non si tratta semplicemente di una forma di scorrettezza poiché fa parte di un disegno di devastazione che viene da lontano.
Incarna esattamente ciò che nello slittamento della spettacolarizzazione mediatica mira a dividere, escludere, eliminare. Vive una continua forzatura, dove l’esagerazione rafforza la menzogna di base e legittima il peggio.
Decenni di abusi hanno condotto a questa semplificazione, a quest’assenza di limiti e di vergogna. Volentieri ne prendiamo le distanze per esonerarci dalla colpa di lasciarci possedere, ma poi siamo di nuovo nel gioco dove ogni nostra umiliazione non è pagata.
Quanti si rendono pienamente conto, specie dopo questi ultimi due anni, di come la violazione dei diritti individuali abbia reso permeabile all’abiezione quello che credevamo un regime democratico?
La contaminazione da modelli dispotici, denunciata per diversi decenni dalle democrazie occidentali, è oggi incarnata in piena libertà da governi e parlamenti. Tutto era insopportabile, e ora è anche peggio. Cosa c’è di peggio dell’insopportabile?
Pertanto, se fossimo logici e conseguenti, le condizioni necessarie per dire basta e rovesciare tutto sono soddisfatte. È tempo di rifiutare la nostra schiavitù: niente più nomi, sigle, partiti, mediazioni, accordi. D’ora in poi sono possibili solo atti di rifiuto e di distruzione.
Eppure ciò non accadrà, perché siamo ancora comodi, speranzosi di poterci salvare, ognuno per proprio conto e magari di portare a casa qualcosa. Non durerà a lungo. Ciò che non è accaduto per tanto tempio, può, a un certo punto, succedere in pochi giorni in forza di una particolare combinazione astrale.
Stanno accadendo grandi cose.
RispondiEliminaCome ci ricorda Lenin: “Ci sono decenni in cui non succede nulla; e ci sono settimane in cui accadono decenni”.
Dipende da cosa accade.
RispondiEliminaA Capodanno ho incontrato per strada il farmacista sotto casa.
"Come va?" gli ho chiesto. Mi ha risposto con la stessa tua frase: "Stanno accadendo grandi cose". Qualche giorno dopo ho saputo che aveva trovato la moglie a letto con un altro.
invece io ho incontrato la moglie del farmacista e mi ha detto che tu ce l'hai piccolo
EliminaAdesso ho capito. L'anonimo è Mantellini.
Eliminahttps://www.adnkronos.com/medvedev-stop-gas-russia-europa-non-durerebbe-una-settimana_6DKQD1NhBjDCh7gcQzH0kX
RispondiEliminaO PASSA LA GUERRA O PASSA LA RIVOLUZIONE
RispondiElimina"Tra venti anni la alternativa tra guerra imperialista mondiale e rivoluzione. Ma non si deve intendere che dopo la guerra verrà la rivoluzione, piano che ci ha mentito nel 1919 e nel 1945 (è noto che mi si accusa che nell'altro dopoguerra nemmeno ci credevo, né in Italia né in Europa). La rivoluzione verrà se la guerra sarà bloccata sul suo scatto, e capovolta, ossia se impedirà che la guerra si sviluppi. Perché tanto sia possibile sarà necessario che un potente partito internazionale sia organizzato con la dottrina che solo abbattendo il capitalismo si impedisce la serie delle guerre. Insomma, l'alternativa è questa: o passa la guerra, o passa la rivoluzione."
(Amadeo Bordiga 1957)