sabato 16 aprile 2022

Menù di guerra


Scena: il mondo di prima della guerra in Ucraina. Interno di un ristorante molto elegante di Waschington D.C.. Un locale così chic che nei menù non sono riportati i prezzi e dove si presta attenzione per l’igiene, riducendo la probabilità di beccarsi la listeriosi o l’escherichia coli. Ciò non esclude che anche in questo lussuoso ristorante siano serviti alimenti industriali composti d’ingredienti “reidratati” o “ricomposti”, ricchi di additivi, coloranti, esaltatori di sapidità, conservanti e sintetici vari. Non è uno scoop, non sono più i contadini a sfamarci ma gli industriali e andiamo tutti fieri dei nostri “marchi di riferimento”. Nel caso dei locali più raffinati, negli States così come altrove, i piatti sono proposti al cliente con nomi ricercatissimi e in parte misteriosi, preparati e serviti con un’arte squisita.

A un tavolo del ristorante sono seduti Dick Cheney con alcuni suoi stretti collaboratori e consulenti giuridici. Cheney è vicepresidente di Bush jr., il quale nel 2000 vinse le elezioni in Florida per 537 voti, ottenendo complessivamente 271 grandi elettori, uno in più dei 270 richiesti. Seguì un clamoroso e pasticciato riconteggio, a sua volta fermato dalla Corte suprema, che 36 giorni dopo le elezioni, con una decisione molto contestata, sancì la vittoria di Bush contro Al Gore. Il governatore della Florida era Jeb Bush, fratello di uno dei candidati, e la segretaria di Stato locale Katherine Harris, cui spettava di certificare i risultati, era stata co-presidente della campagna di Bush in Florida.

Il maître si avvicina al tavolo per prendere le ordinazioni, suggerendo agli illustri clienti i piatti migliori.

Buonasera signori. Stasera abbiamo il combattente nemico, una persona né prigioniera di guerra né criminale, il che vuol dire che non ha protezione ai sensi della legge.

Abbiamo anche un’interpretazione straordinaria in cui s’inviano i sospetti, senza lasciare traccia, in carceri stranieri di paesi dove è in vigore la tortura.

Dick Cheney: Ah, sembra un piatto squisito.

Maître: Abbiamo anche la baia di Guantanamo che permette di evitare il principio dell’equo processo su una terra che tecnicamente non è territorio americano ma su cui abbiamo il controllo.

E poi abbiamo una fresca e deliziosa interpretazione della legge sui poteri di guerra che dà al ramo esecutivo assoluto potere di attaccare nazioni e popoli ritenuti una possibile minaccia.

Abbiamo ancora la “teoria dell’esecutivo unitario”: qualunque cosa fa il presidente è legale, il che vuol dire fare il cazzo che vi pare.

Allora sentiamo, che cosa ordinate?

Dick Cheney: prendiamo il menù completo. Maître: ottima scelta.

Dal film: Vice – L’uomo nell’ombra, scritto e diretto da Adam McKay (2018). Il film ha vinto l’Oscar per ... il trucco! 

11 commenti:

  1. UCRAINA, L'ALTRA VERITÀ

    (Un documentario esaustivo che pochi si prenderanno la briga di vedere tutto).

    https://youtu.be/XOqq9ALn1Tw

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  2. DOLLARO
    https://pdfsimpli.com/it/userdocument/view-b?ofn=IMG_20220104_075718.jpeg&unqn=IMG_20220104_075718_9b6456e0a5234ba9899402b52e4d53c5_output_3e19517ce46044a5b11a1d8e67960cc1.pdf&frm=JPG&to=PDF&fskb=63&npdf=IMG_20220104_075718_9b6456e0a5234ba9899402b52e4d53c5.jpeg


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  3. Il film "Vice" è stato prodotto in America, scritto e diretto da un regista americano, recitato da attori americani e premiato da un Oscar (americano). Quando avremo un film altrettanto critico sull'imperialismo russo, scritto e diretto da un russo, recitato da attori russi e premiato in Russia (anche solo per il trucco o i costumi), allora potremo riparlarne.

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    1. Lei quanti film russi ha visto negli ultimi anni?
      Non mi risulta che la Russia abbia attaccato l'Iran e tanti altri paesi.

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    2. Ho visto pochi film russi, è vero. Forse anche per la scarsità dell'offerta. E le sarei molto grato se mi suggerisse un film russo altrettanto critico verso il governo del proprio paese. Ma lei sa benissimo che il punto non è questo. Si tratta invece della libertà di espressione, tragicamente negata ad Anna Politkovskaja, ai colleghi della Novaja Gazeta e a molti altri. E l'attacco all'Iran non c'entra evidentemente nulla con la libertà di espressione in Russia.

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    3. Un bel film è “Krotkaya”, disponibile in francese (Une femme douce) o in inglese( A Gentle Creature) ma non in italiano.

      Di là di questo, non dobbiamo mai perdere di vista un fatto: viviamo nell’era della falsificazione. È sempre esistita, basti ricordare quanta parte ha avuto Eusebio di Cesarea nella fabbricazione del mito di Gesù, ma oggi essa è elevata a sistema, in cui nulla sfugge a un certo “trattamento”. La vicenda della guerra in Ucraina e di ciò che la precede è un altro esempio.

      La Russia non rappresenta certo un modello di democrazia, ma nemmeno gli USA s’è per questo. La censura non è semplice “proibire”, come avveniva un tempo. La censura è un lavoro, anzitutto di vaglio e selezione.

      Solo apparentemente c’è più libertà negli USA. Il caso di Edward Snowden e di Julian Assange, e ciò che contengono le loro rivelazioni documentate, ci racconta di un’altra realtà. I film americani tipo Il giorno del condor, sono solo spettacolo, non rivelano nulla dei veri meccanismi di controllo e repressione.

      Un esempio, i famigerati protocolli dei cosiddetti Savi di Sion, non sono il prodotto letterario estemporaneo di qualche funzionario dell’Okhrana. A tale proposito, Lenin, aprendo gli archivi segreti dell’Okhrana nel 1917, si stupì non senza ragione che su 55 provocatori professionisti in funzione e regolarmente stipendiati, 17 “lavoravano” fra i Socialisti Rivoluzionari, ma ben 20 si spartivano il controllo dei bolscevichi e menscevichi, e non certo tra i militanti di base, ma proprio tra i compagni di cui Lenin aveva maggior stima e fiducia per i servizi ricevuti e l’audacia dimostrata in più occasioni.

      Che gli avversari di Putin siano stati eliminati per suo ordine diretto o per rendergli un favore, oppure che siano stati eliminati da “altri” per addossargli la colpa, è verità che non sapremo mai. Come per l’assassinio di Kennedy.

      Non sappiamo chi ha ucciso Martin L. King, oppure Malcolm X, per citare altri famosi. Sappiamo invece delle persecuzioni cui furono sottoposti gli atleti neri Tommie Smith e John Carlos, e sappiamo invece poco dell’apartheid, quello vero, non solo di quello denunciato in certi film recenti.

      Non celebro il sistema russo, ci mancherebbe, tuttavia su certe questioni non è più possibile essere equidistanti. L’ho scritto più volte in questo blog nel corso degli anni: gli USA rappresentano la più grave minaccia per la pace mondiale. Sanno che devono dominare il mondo o scomparire. Non ne faccio una questione di parte, si tratta di prendere atto di questa realtà.

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    4. Snowden che se non erro dovrebbe essere proprio in Russia ma non perchè putiniano: ma perchè l'Europa non ha voluto dargli protezione! Già solo questa notizia fa saltare tutta la mistificazione della UE.
      Come dimostrato da Assange: la verità accettata è una pseudoverità perchè nel momento in cui qualcuno arriva alla verità viene decapitato, e decapitazione in pubblica piazza con una semplice scusa 'Assange è una spia'. Il documento video di Assange è un inedito incredibile: mostra i video fatti dai criminali stessi in prima persona mentre sparano con un drone ai civili, non un giornalista del Corriere che dice di aver parlato con un uomo per strada e che gli ha riferito che sono stati i russi.. Il metodo è tutto.
      Chi legge le notizie però (chi poi va a votare) deve essere in grado di capire l'importanza del metodo d'indagine.
      Per questo motivo per i monopolisti è fondamentale il controllo dei massmedia, strumenti di controllo e oppressione, anche quando questi strumenti sono in perdita: la vicenda di De Benedetti è esemplare, certo non si è fatto così tanti scrupoli a scaricare tutti i suoi periodici (da cui guarda caso partivano anche numerose iniziative di partiti di sinistra) agli Elkann..

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      Olympe non conoscevo la storia degli archivi segreti dell'Okhrana, ma ha senso

      "Siccome i socialisti sono tanti in occidente, i governi borghesi hanno una paura maledetta che la rivoluzione venga esportata e allora si inventano i fascismi, i nazismi"
      "All'inizio si (ndr. rivoluzione) in Germania e in Ungheria, ma poi viene repressa con le armi, quindi la rivoluzione rimane con grande soddisfazione di Stalin in un paese solo"
      (A.Barbero)

      nazisti creati in funzione antirivoluzionaria.. dinamica che non è di solito nei libri di storia che si leggono nelle scuole

      MB

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    5. ONU e PACE
      https://www.youtube.com/watch?v=BvImBH1QImw

      la prova a mio parere schiacciante di tutto questo discorso sugli equilibri è che alcuni scienziati del progetto Manhattan (ma secondo me erano tutti consapevoli della gravità e d'accordo) passarono i progetti delle armi nucleari anche a Stalin perché non si fidavano degli americani e temevano un loro strapotere.. com'è avvenuto immediatamente sui civili di Hiroshima e Nagasaki e come poi avvenuto nei decenni con le numerose invasioni e occupazioni: in Vietnam non si sono fatti scrupoli a inondare di napalm i civili vietnamiti bruciandoli vivi.

      Sia chiaro: un vietnamita non vale un ucraino, uno è lontano, uno è vicino...

      Nonostante gli scienziati sapessero benissimo chi era Stalin (quindi non perché 'filostaliniani') ma anche chi erano gli americani e per la caratteristica tecnica intrinseca dell'arma nucleare: la guerra poteva essere solo 'fredda' perché non poteva essere 'calda' e non è banale. Un'arma che non ammette vincitori e determina uno sterminio globale

      In altre parole: non si può dichiarare guerra ad una potenza nucleare, ed è reciproco, tutti i paesi invasi e occupati dagli americani non avevano armi nucleari

      Quando un Zelensky delirante dice all'Europa che bisogna fare guerra alla Russia, perché il nemico è pazzo e userà l'arma atomica, è un folle totale e va fermato subito con tutti i mezzi: la guerra atomica non fa vincitori e non può essere 'calda'
      L'opinione pubblica non è assolutamente consapevole, è imperativo categorico diffondere subito questa consapevolezza.
      Oggi, anno 2022, sarebbe venuto meno il motivo della guerra 'fredda'? Le armi atomiche non esistono più? Oggettivamente no. Ce lo dice la Scienza, questa volta per davvero.
      Gli scienziati stessi si pentirono in massa: il secondo conflitto mondiale era già concluso e se fosse stato per loro nemmeno avrebbero portato avanti il progetto!

      Il problema è oggi lo strapotere americano globale che può far saltare in aria il mondo

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  4. All'inizio pensavo fossero poche decine, cani sciolti, gruppi illegali e messi al bando, 'sono pochi' dicevano in TV, poi man mano i numeri cambiano, sono molti molti di più. Dicevano no tranquilli 'sono pochi, qualche centinaio, circa seicento' diceva minimizzando il giornalista del Fatto (autore di "Sfascisti"), ma ogni settimana aumentavano 'sono solo un migliaio'. Ma pochi

    Ma alla fine quanti cazzo sono?? Poi sento uno scatto, come un congegno meccanico
    "sono pochi" poi silenzio, poi un rumore "sono poche decine" poi silenzio "di centinaia" "di migliaia"

    cambio canale

    "sono pochi" poi silenzio "poche decine" "di centinaia" "di migliaia" "di migliaia" "di migliaia" a quel punto la macchina sembra incepparsi poi
    poi si ferma

    cambio canale

    "Non tutti erano nazisti, non tutte quelle persone erano suprematisti bianchi, c'erano anche delle persone molto perbene"
    Donald J.Trump Augist 12th, 2017 Charlottesville, Virgina, raduno del KuKluxKlan

    film 'Blackkklansman' di Spike Lee

    Non tutti sono nazisti, e non tutti ultra nazionalisti, come ci ricorda Adam McKay: al ristorante ci sono anche persone.. "molto perbene"

    cambio canale

    "Lei sa chi è Igor Kolomoisky, l'oligarca ucraino che ha passaporto ucraino, cipriota e israeliano: Igor Kolomoisky è il padrino politico di Zelensky, è quello che ha anche prodotto la commedia che va in onda su questa rete (ndr. La7), proprietario della televisione, quello che ha finanziato le fondazioni di Zelensky, sono uscite ora anche quelle offshore sui Pandora papers, e tra le altre cose il signor Kolomoisky con passaporto israeliano ha finanziato e armato il famigerato battaglione Azov, quello dei 'nazisti buoni' perchè ora son diventati nazisti buoni, il battaglione Aidar, altro battaglione di nazisti, io non mi sono mai permesso e non lo farò ora di entrare nel merito della religione di Kolomoisky o di Zelensky per dire cosa possono o non possono fare perché io ho sempre ritenuto e tutt'ora lo ritengo che la responsabilità delle scelte politiche è individuale, prescinde dalla etnia, ammesso che qualcuno creda ancora nelle etnie, e neanche dalla religione e neanche addirittura dal passaporto"
    https://vaurosenesi.it/2022/04/14/vauro-e-la-vignetta-delle-polemiche-intervista-integrale-la7-video/

    spengo tutto

    altro che cani sciolti.. come nel giornalismo: sono nazisti 'embedded', tanti e ben integrati, creati a tavolino dal produttore della "commedia"

    MB

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