mercoledì 27 aprile 2022

Degagismo

 


Non possiamo dire che Ursula Gertrud
manchi del senso dell’umorismo.

Kiev non decide di questa guerra, tantomeno ha voce in capitolo il popolo ucraino, così come qualsiasi altro popolo europeo. Eh sì, perché siamo in guerra, anche se ancora nessuno s’è preso la briga di comunicarcelo ufficialmente.

Nemmeno Mosca può decidere di porre fine a questa guerra. Anche se la Russia si ritirasse dall’Ucraina, la guerra continuerebbe. In questo momento di stallo nessuna vera trattativa e accordo sono possibili. Come del resto dimostrano gli Accordi di Kiev che i governi ucraini non hanno mai inteso rispettare e che al contrario hanno sabotato fin dal primo momento.

Del resto i motivi di questa guerra, iniziata nel 2014 e preparata ancor prima, sono considerati pretestuosa propaganda russa. Che certo ha la sua parte, ma resta la sostanza storica degli avvenimenti che hanno portato alla situazione attuale.

A fomentare e decidere di questa guerra è Washington. Finalmente la faccenda è chiara a tutti, o almeno dovrebbe esserlo. Il segretario alla Difesa, Lloyd Austin, ha dichiarato il piano americano: mettere la Russia in condizioni di non nuocere per il futuro. Tradotto significa una cosa sola: annientare la Russia come potenza militare e dunque come nazione indipendente.

C’è un termine, un neologismo mutuato del francese, che esprime bene il concetto alla base di questa strategia: degagismo.

La dichiarazione di Austin ha fatto eco alla dichiarazione dell’ex comandante dell’esercito americano in Europa, Ben Hodges, secondo cui gli Stati Uniti devono mirare a “spezzare la schiena alla Russia”. Non più in servizio attivo, Hodges può dire apertamente ciò che pensano tutti da quelle parti.

In altre parole, l’amministrazione Biden (e chi vi sta dietro) sta guidando consapevolmente la popolazione di Ucraina, Russia, Stati Uniti e del mondo lungo un sentiero dove il rischio di una guerra mondiale diventa un evento da prendere in seria considerazione.

Il vice ministro della Difesa britannico, James Heappey, ha dichiarato che è legittimo per l’Ucraina colpire la Russia e anche farlo con le armi fornite dal Regno Unito. Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha messo in guardia sul rischio di un’escalation, affermando che “i rischi ora sono considerevoli”. Lavrov ha concluso: “La NATO, in sostanza, è impegnata in una guerra con la Russia attraverso un procuratore e sta armando quel procuratore. Guerra significa guerra”.

La riunione di ieri a Ramstein-Miesenbach, sede della 435th Air Base Wing e dell’unità di trasporto aereo pesante 86th Airlift Wing, ha proprio questo significato: la partita mondiale è aperta. La partecipazione di Liberia, Marocco, Kenya, Tunisia e altre nazioni che da un punto di vista militare contano meno di zero, ha proprio questo scopo: mostrare solidale uno schieramento il più vasto possibile come segno di forza.

Bisogna tener d’occhio tutta la scacchiera. Con il cambio della guardia in Germania, si è reso finalmente possibile passare al gioco d’attacco, sia sul piano economico che su quello propriamente bellico. Per avere le mani libere contro il nemico principale, la Cina, è necessario per gli USA mettere fuori gioco il pezzo d’appoggio più pregiato su cui può contare Pechino: la Russia di Putin.

6 commenti:

  1. Sarebbe interesse primario di Pechino, stringere apertamente alleanza politico/militare/economica con Mosca. Pena poi altrimenti, il ritrovarsi da sola contro il moloch statunitense e paesi occidentali satelliti.
    A me di segnali in tal senso tra Russia e Cina, non sono noti.
    Saluti

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  2. Che la Russia esca sconfitta come nazione "indipendente" o vincente come nazione "sovrana", cosa cambierebbe a livello di quel conflitto che si tiene dietro le quinte chiamato conflitto di classe che finora sta combattendo una sola parte, quella capitalista?
    Vale lo stesso con la Cina.
    Dal mio punto di vista e giusto per parlare, se ci fosse un solo imperialismo alla fine dei conti non sarebbe altro che una semplificazione della realtà, senza i "nazionalismi" e con sostanzialmente niente altro che il conflitto di classe.
    Certo, tutto questo evitando un conflitto nucleare.
    Qualcuno non aveva affermato qualche tempo fa "proletari di tutto il mondo, unitevi?"
    Sarebbe forse meglio avere a che fare con un solo impero per poter vedere realizzato in qualche modo quel vecchio auspicio.
    Poi diciamocelo, la Russia di Putin non è un esempio da prendere a modello, per quel paese sarebbe certo meglio avere qualcosa di più di un'autocrazia al potere che finanzia direttamente o indirettamente i vari gruppi di tipo fascista o reazionario che sono in giro per l'Occidente, tipo in Italia o in Francia per fare qualche esempio.
    Perché in Ucraina ci sono i gruppi nazisti, ma i nazionalisti russi in fondo non sono molto diversi. E' come scegliere tra due caccole, una finta "libertà di scelta".
    Saluti,
    Carlo.

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    1. sono in gran parte d'accordo, vorrei dire totalmente d'accordo con te. tuttavia bisogna fare i conti con una situazione che non lascia scampo. Restare completamente equidistanti non paga, anzi. ciao

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  3. Le lobby italiane delle armi festeggiano l’affare della guerra in Ucraina. 230 miliardi di fatturato, rialzi in Borsa. Lobby guidate da personaggi vicini al partito democratico come Alessandro Profumo.

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  4. A proposito di forze che dovrebbero prendere posizione in questo momento, sarebbe interessante sapere cosa ne pensano quelli di Lotta Comunista, Loro si vantano di avere la migliore organizzazione in Italia, selezionata e temprata nei decenni. Parlano sempre di opposizione all'imperialismo europeo che al momento mi sembra molto sottotono se non addirittura assente. Che hanno intenzione di fare sul terreno di quella lotta di classe che, come ha detto qualcuno in un commento precedente, sta combattendo una parte sola?

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  5. Se qualcuno interviene nella situazione in Ucraina dall'estero, la risposta sarà "veloce", ha detto mercoledì il presidente Vladimir Putin, in un incontro con i membri del Consiglio legislativo del parlamento del Paese. " La nostra risposta ai contrattacchi sarà fulminea . Abbiamo strumenti che nessun altro ha. Li useremo", ha assicurato, aggiungendo che "tutte le decisioni sono già state prese al riguardo"....
    https://www.controinformazione.info/putin-se-qualcuno.../

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