sabato 26 marzo 2022

Future War: preparati!

 

Effetti della guerra: oltre ai rincari sul Prosecco, in questi giorni sono arrivate le bollette del gas e molti hanno abbassato ancora di più il riscaldamento perché non hanno scelta. È sempre così: i poveri sono uniti loro malgrado alla miseria del mondo. Per gli altri, la solidarietà resta comoda.

La nostra coscienza civica è pronta a soffrire, è lei che si esprime sui social, ma la nostra parte egoistica resiste e si aspetta molto dal riscaldamento globale.

Ci avevano assicurato che i russi non sarebbero arrivati a Venezia prima della primavera del prossimo anno. Fake news. È pieno di donne che parlano slavo e più ancora di cinesi.

Una colonna di blindati russi è già alle porte di Milano. Severgnini, in diretta streaming, ha mostrato un cartello con scritto: “Alt. Prima vaccinatevi!”. Ha chiesto resistenza, ma con modestia, ammettendo che quando sei a New York è facile.

Il caffè mi sta scaldando. Fino a quando non sarà razionato, resta un rimedio efficace al sonno della ragione. Ho aggiunto un cucchiaio di miele di un vicino che ha alveari. Le sue api resistono al freddo, ai pesticidi, ai calabroni asiatici, ai russi. Alla radio, una voce femminile ha detto che un missile ha colpito la Lanterna di Genova, e che gli oligarchi russi si stanno comprando la città.

Ho guardato una foto di Genova sul mio computer e l’ho immaginata senza Lanterna. Una stretta al cuore: dopo i Benetton, i russi!

Vado in bagno. Non ha un buon odore: per risparmiare acqua, scarichiamo il water solo due volte al giorno: la mattina dopo che tutti sono passati, la sera quando l’ultimo va a letto. Questo è ciò che la siccità provocata da Putin ha fatto di noi.

Mario Draghi, ancora ricoverato in una clinica omeopatica di Bruxelles, si è congratulato per la vittoria dell’Italia sulla Macedonia del Nord. Quest’uomo ci dà morale.

Ricordiamo di quando parlò di bazooka nel 2011? Aveva già previsto tutto. Anche lui come Cassandra figlio di Ilio. 

La Russia si candida per l’europeo 2028 con sedi a Kiev, Varsavia e Berlino.

Sono passate le tre. Torno a letto, a sognare il 2019.

Ripeto, quest’uomo di pace non finirà di stupirci (non tutti, ovvio).
Dirà a Bergoglio che il 98% del Pil non avrà un destino bellico.
A Putin leggerà il Mercante di Venezia.

7 commenti:

  1. Quando parlò di bazooka nel 2011?
    Ohibò, nun me lo ricordo proprio!

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    1. In effetti, non parlò di bazooka nel 2011. E' del 2011 il celebre e minaccioso promemoria al governo Berlusconi, che servì per insediare Monti, il quale NON, ripetesi: NON lo mise in pratica, se non per porzioni insignificanti.
      Poiché la ginnastica mentale è di giovamento, ecco il promemoria BCE:

      [segue nel prossimo commento]

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    2. Francoforte/Roma, 5 Agosto 2011
      Caro Primo Ministro,
      Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea il 4 Agosto ha discusso la situazione nei mercati dei titoli di Stato italiani. Il Consiglio direttivo ritiene che sia necessaria un'azione pressante da parte delle autorità italiane per ristabilire la fiducia degli investitori.

      Il vertice dei capi di Stato e di governo dell'area-euro del 21 luglio 2011 ha concluso che «tutti i Paesi dell'euro riaffermano solennemente la loro determinazione inflessibile a onorare in pieno la loro individuale firma sovrana e tutti i loro impegni per condizioni di bilancio sostenibili e per le riforme strutturali». Il Consiglio direttivo ritiene che l'Italia debba con urgenza rafforzare la reputazione della sua firma sovrana e il suo impegno alla sostenibilità di bilancio e alle riforme strutturali.

      Il Governo italiano ha deciso di mirare al pareggio di bilancio nel 2014 e, a questo scopo, ha di recente introdotto un pacchetto di misure. Sono passi importanti, ma non sufficienti.

      Nell'attuale situazione, riteniamo essenziali le seguenti misure:

      1.Vediamo l'esigenza di misure significative per accrescere il potenziale di crescita. Alcune decisioni recenti prese dal Governo si muovono in questa direzione; altre misure sono in discussione con le parti sociali. Tuttavia, occorre fare di più ed è cruciale muovere in questa direzione con decisione. Le sfide principali sono l'aumento della concorrenza, particolarmente nei servizi, il miglioramento della qualità dei servizi pubblici e il ridisegno di sistemi regolatori e fiscali che siano più adatti a sostenere la competitività delle imprese e l'efficienza del mercato del lavoro.

      a) È necessaria una complessiva, radicale e credibile strategia di riforme, inclusa la piena liberalizzazione dei servizi pubblici locali e dei servizi professionali. Questo dovrebbe applicarsi in particolare alla fornitura di servizi locali attraverso privatizzazioni su larga scala.

      b) C'è anche l'esigenza di riformare ulteriormente il sistema di contrattazione salariale collettiva, permettendo accordi al livello d'impresa in modo da ritagliare i salari e le condizioni di lavoro alle esigenze specifiche delle aziende e rendendo questi accordi più rilevanti rispetto ad altri livelli di negoziazione. L'accordo del 28 Giugno tra le principali sigle sindacali e le associazioni industriali si muove in questa direzione.

      c) Dovrebbe essere adottata una accurata revisione delle norme che regolano l'assunzione e il licenziamento dei dipendenti, stabilendo un sistema di assicurazione dalla disoccupazione e un insieme di politiche attive per il mercato del lavoro che siano in grado di facilitare la riallocazione delle risorse verso le aziende e verso i settori più competitivi.


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    3. 2.Il Governo ha l'esigenza di assumere misure immediate e decise per assicurare la sostenibilità delle finanze pubbliche.

      a) Ulteriori misure di correzione del bilancio sono necessarie. Riteniamo essenziale per le autorità italiane di anticipare di almeno un anno il calendario di entrata in vigore delle misure adottate nel pacchetto del luglio 2011. L'obiettivo dovrebbe essere un deficit migliore di quanto previsto fin qui nel 2011, un fabbisogno netto dell'1% nel 2012 e un bilancio in pareggio nel 2013, principalmente attraverso tagli di spesa. È possibile intervenire ulteriormente nel sistema pensionistico, rendendo più rigorosi i criteri di idoneità per le pensioni di anzianità e riportando l'età del ritiro delle donne nel settore privato rapidamente in linea con quella stabilita per il settore pubblico, così ottenendo dei risparmi già nel 2012. Inoltre, il Governo dovrebbe valutare una riduzione significativa dei costi del pubblico impiego, rafforzando le regole per il turnover (il ricambio, ndr) e, se necessario, riducendo gli stipendi.

      b) Andrebbe introdotta una clausola di riduzione automatica del deficit che specifichi che qualunque scostamento dagli obiettivi di deficit sarà compensato automaticamente con tagli orizzontali sulle spese discrezionali.

      c) Andrebbero messi sotto stretto controllo l'assunzione di indebitamento, anche commerciale, e le spese delle autorità regionali e locali, in linea con i principi della riforma in corso delle relazioni fiscali fra i vari livelli di governo.

      Vista la gravità dell'attuale situazione sui mercati finanziari, consideriamo cruciale che tutte le azioni elencate nelle suddette sezioni 1 e 2 siano prese il prima possibile per decreto legge, seguito da ratifica parlamentare entro la fine di Settembre 2011. Sarebbe appropriata anche una riforma costituzionale che renda più stringenti le regole di bilancio.

      3. Incoraggiamo inoltre il Governo a prendere immediatamente misure per garantire una revisione dell'amministrazione pubblica allo scopo di migliorare l'efficienza amministrativa e la capacità di assecondare le esigenze delle imprese. Negli organismi pubblici dovrebbe diventare sistematico l'uso di indicatori di performance (soprattutto nei sistemi sanitario, giudiziario e dell'istruzione). C'è l'esigenza di un forte impegno ad abolire o a fondere alcuni strati amministrativi intermedi (come le Province). Andrebbero rafforzate le azioni mirate a sfruttare le economie di scala nei servizi pubblici locali.

      Confidiamo che il Governo assumerà le azioni appropriate.
      Con la migliore considerazione,
      Mario Draghi, Jean-Claude Trichet

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    4. in effetti era il 2012.
      il bazooka fu metafora giornalistica

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  2. I banchieri, se non ci fossero bisognerebbe inventarli. Credono alle loro stesse cazzate.

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    1. Non credono neanche alla loro mamma quando gli assicura che non praticava la professione più antica. E fanno bene.

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