sabato 26 settembre 2020

Caratteristiche dei deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia


In tal caso, si eguaglierà il numero dell'epidemia del 1957-60, quando allora la popolazione era il 40 per cento dell'attuale.

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Dati aggiornati al 7 settembre.

L’età media dei pazienti deceduti e positivi a SARS-CoV-2 è 80 anni. L’età media dei decessi settimanali è andata sostanzialmente aumentando fino agli 85 anni (1^ settimana di luglio) per poi calare leggermente. L’analisi si basa su un campione di 35.563 pazienti deceduti e positivi all’infezione da SARS-CoV-2.

Il 96,3 per cento dei pazienti deceduti per Sars-CoV-2 presentava patologie pregresse. In particolare il 62,6 presentava 3 o più patologie. Nelle donne il numero medio di patologie osservate è di 3,5; negli uomini il numero medio di patologie osservate è di 3,3.

Incidenza percentuale di alcune patologie nei pazienti:

29,5 diabete mellito-Tipo 2;

16,8 cancro attivo negli ultimi 5 anni;

20,5 insufficienza renale cronica;

28,0 cardiopatia ischemica;

23,4 fibrillazione atriale;

16,0 scompenso cardiaco;

10,6 ictus.

Il 3,8 dei pazienti non riportava patologie.

In 50 casi la diagnosi di ricovero riguardava esclusivamente patologie neoplastiche, in 113 casi patologie cardiovascolari (per esempio infarto miocardico acuto-IMA, scompenso cardiaco, ictus), in 46 casi patologie gastrointestinali (per esempio colecistite, perforazione intestinale, occlusione intestinale, cirrosi), in 125 casi altre patologie.

Questi dati sulla tipologia delle patologie sono stati ottenuti su 4.190 deceduti per i quali è stato possibile analizzare le cartelle cliniche. Il numero medio di patologie osservate in questa popolazione è di 3,4 (mediana 3, Deviazione Standard 2,0).

La percentuale di morti con Sars-CoV-2 è stata, al 25 settembre, dello 0,059 della popolazione.

La frequenza dei decessi causati dai tumori nelle aree italiane coperte dai Registri Tumori (circa 70% della popolazione) è, in media, ogni anno, di circa 3,5 decessi ogni 1.000 uomini e di circa 2,5 decessi ogni 1.000 donne. Quindi circa 3 decessi ogni 1.000 persone, complessivamente circa 175.000. Si può affermare che, mediamente, ogni giorno oltre 485 persone muoiono in Italia a causa di un tumore (calcolate su circa 41 milioni di abitanti).


13 commenti:

  1. Siamo di fronte ad un Virus virulento, non sei d'accordo? Con l'aggravante che le ricerche per affrontarlo e debellarlo sono scoordinate e in ritardo pazzesco ..... GS

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    1. L'influenza 1957-60 fece più morti su una popolazione minore

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    2. Mentre il PIL nello stesso periodo cresceva di oltre il 38%.

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    3. Erasmo eravamo in piena fase postbellica di ricostruzione! GS

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  2. Virus virulento.
    Ma per favore.
    Con età media del morto tripatologico 80-85 anni.
    Fino al 2019 si chiamava infezione opportunistica in malato terminale, e quindi totalmente defedato, e quindi preda di qualunque infezione di passaggio, che si installa in un organismo morente per altri motivi e perciò debolissimo. Cioè il normale corso della vita.
    Infine, l'età media di morte in Italia.
    Fino al 2019, è di circa 80 anni per i maschi e 84 per le donne. C.V.D.

    Nel 2020 invece si chiude il mondo con l'uso oculato del panico animale, come dimostra il primo commento.

    Trobo

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  3. Trobo rilassati, ho detto virulento nel senso di molto contagioso, altrimenti perchè chiudere le scuole e imporre i lockdown?

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    1. Osservate bene che il naso è fatto per portar gli occhiali, e così si portan gli occhiali; le gambe son fatte visibilmente per esser calzate, e noi abbiamo delle calze, le pietre son state formate per tagliarle e farne dei castelli, e così S. E. ha un bellissimo castello; il più grande de’ baroni della provincia dev’essere il meglio alloggiato, e i majali essendo fatti per mangiarli, si mangia del porco tutto l’anno.”
      Olympe mi scuserà, ma era molto tempo che aspettavo l’occasione di citare il Candide. E quando mi ricapita?

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    2. Già, perché? Fatti delle domande senza usare come fonte dati solo le notizie del TG1 e la cavaliera del lavoro stramazzata sulla tastiera, o i 150 medici morti che erano tutti in pensione da vent'anni, trovandosi perciò al momento della morte nella fascia di età evidenziata da Olympe, troverai (forse) delle risposte.
      T.

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    3. Capisco, forse il mio cervello è condizionato oltre misura dall'essere costretto tutte le mattine a prendere mezzi pubblici super affollati. Paese di m....! GS

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    4. Giustamente vanno evidenziate le lacune (per es. settore sanitario inadeguato e arretrato) di un sistema sociale votato unicamente al profitto per cui ne deriva l'utilizzo di espedienti "antistorici" come appunto la chiusura delle scuole e l'allarmismo sociale che impone il distanziamento e le regole lasciate alla responsabilità individuale. Insomma il Collettivo non esiste ma solo il "si salvi chi può!" GS

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  4. Scusate, cosa vorrebbe dire la lista di patologie?
    Che chi ha qualche patologia deve essere costretto a rimanere chiuso in casa o a seguire solo lui delle elementari regole sanitarie, tipo lavarsi le mani col sapone o indossare una mascherina in luoghi chiusi in presenza di altri, mentre i sani o quelli che pensano di esserlo possono fottersene?
    Per capire il senso. Poi sono tutti morti prima del tempo grazie al Covid, e però generalmente ognuno vorrebbe vivere più tempo, mi pare elementare.
    Poi qualcuno può dimostrare che facendo come la Svezia avremmo avuto lo stesso numero di morti e contagiati che abbiamo ora? Con diversa densità abitativa e comportamento sociale diverso? Il nostro sistema sanitario che fine avrebbe fatto? Ci sarebbero stati più o meno morti di persone sotto gli 80 anni? E così via.
    Lo stesso vale per le comparazioni tra periodi storici, tipo il PIL negli anni '50 per forza cresceva in maniera superiore a ora, suvvia, si era nel dopoguerra.
    L'empirismo è un'arma a doppio taglio, attenzione ai paragoni.
    Saluti,
    Carlo.

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    1. caro Carlo, permettimi delle precisazioni:
      1) nel post non cito il Pil;
      2) la lista delle patologie sta a significare quanto sappiamo fin da febbraio: l'infezione è grave o mortale prevalentemente nelle persone molto anziane e con pluripatologie;
      3) muoiono prima, alcuni, perché soggetti a rischio, che andrebbero protetti, per esempio non facendo entrare chiunque nelle case di riposo e nelle RSA;
      4) non ho citato la Svezia, tuttavia Stoccolma e Lugano non stanno su Marte;
      5) il virus, lo vediamo, si sta prendendo la rivincita;
      6) non si va contro le leggi di natura, si cerca di aderirvi a nostro vantaggio, nel senso che non si deve confondere lo stratagemma (lockdown) con la strategia (immunizzazione di massa controllata);
      7) speriamo il vaccino arrivi presto e soprattutto sia efficace nel tempo, altrimenti non ne usciamo più;
      8) su ciò che il governo sapeva e non ha fatto tempestivamente ne riparleremo a tempo debito, e anche per altre cose. oggi siamo un po' tutti tifosi delle nostre tesi.
      grazie per il commento, un cordiale saluto

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