mercoledì 2 settembre 2020

Philippe Daverio


In evidente conflitto d’interessi quando parlava della cosiddetta arte concettuale, non ignorava che in gran parte il buon gusto è scaduto a causa del mercato. Per contro è stato un amante e divulgatore dell’arte del passato a un certo grado di qualità. Sciorinava con passione e tranquillo, simpaticissimo e con gran garbo (a differenza di altri). Generoso anche con la forchetta, prima del guaio alla prostata, se l’è goduta. I soliti idioti della Rai gli tolsero “Passepartout”, preferendo don Matteo per allevare debosciati. Una classe politica e dirigente che ormai non può essere definita se non negativamente.

 

Arrivederci all’inferno.

5 commenti:

  1. Alcune delle cose che ho visto sono state su sua indicazione: Bayeau, Colmar, Galatina.

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  2. Da profano..

    Quasi tutte le espressioni artistiche ,sono legate a dei periodi storici.
    Philippe Daverio in molte occasioni, quasi sempre introduceva le opere che andava poi a commentare in tal " guisa".
    Proprio per questo era piacevole all'ascolto al contrario dei senza garbi.

    caino

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  3. Io ho amato Passepartout e Daverio e quando ho appreso la triste notizia mi sono sentito come graffiato dentro.
    Ammetto però di amare anche Sgarbi quando parla solo di Arte
    Se avessimo che ne so..10 programmi culturali Tv di alto livello tra cui scegliere sarebbe anche divertente poi soppesare le differenze...

    Roberto

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    1. non mi pare sia stato dato molto peso nei social alla sua morte, o mi sbaglio? e tutto neanche alla tv. ciò la dice lunga

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