Buon Primo Maggio.
Soprattutto a quei lavoratori del
commercio che oggi scioperano per protestare contro l’apertura dei centri
commerciali in una giornata come questa (e altre). I padroni hanno risposto
assumendo dei crumiri, ossia dei poveri giovani che magari costretti dal
bisogno si prestano a sostituire i loro colleghi per un giorno. La legislazione
vigente lo permette. Non voglio esprimere giudizi su questi crumiri, penso che
la definizione basti, quali che siano le loro ragioni.
*
Prendendo spunto da un post di Luca, ripropongo un mio post di quasi due anni fa (28 luglio 2012) dal titolo: Più mitili per tutti.
Ho scritto altre volte che il voto
a Grillo e al suo Movimento può sembrare il male minore ma in realtà non porterà
a nulla di concreto. Primo, perché la sua proposta è povera, fatta di ritocchi;
secondo, perché la politica nazionale, al punto in cui siamo, può poco; poi, per
il motivo già detto tante volte, ossia la quantità di tutto ciò che ci viene
imposto e inflitto ha già superato la soglia oltre la quale il riformismo possa
portare a un cambiamento effettivo senza rompere violentemente con i vecchi equilibri.
Un esempio? Il post che pubblica
il sito di Grillo oggi. A scrivere è uno degli Amici di Grillo a Taranto. Dopo
averci raccontato un po’ di questo e un po’ dell’altro, conclude
immancabilmente e democristianamente:
Ora c’è necessità di cambiare il tutto, di ripensare a un nuovo modello,
che dia la possibilità di vivere agli abitanti senza dover scegliere tra lavoro
o salute e non è più tempo di verificare se uno stabilimento vetusto possa
continuare a marciare ancora per qualche anno prima di spegnersi “naturalmente”.
Noi siamo con i cittadini e con gli operai, con i mitilicoltori e con gli
allevatori. Solo unendoci potremo ottenere il rispetto del territorio, degli
abitanti e il recupero della dignità. Lavorando insieme per costruire il nostro
nuovo futuro.
C’è da aggiungere altro? Sono con
tutti e contro tutti. Dicono: Oggi tutti hanno imparato che atteggiamenti
omertosi non bastano ad assicurarci la felicità. Torniamo a discutere insieme
in piazza e in rete.
La felicità? Qui si tratta di
decidere sulla più grande acciaieria d’Europa, se deve continuare o chiudere. C’è
poco da discutere, devono dire in concreto cosa propongono di fare ora. L’acciaio
o i mitili non inquinati? Entrambe le cose, subito, non si possono avere.
E allora incalzano il ministro: Quando Clini afferma che l'Ilva di Taranto
potrà adattarsi alla normativa europea in 4 anni, sembra più il ministro del
Lavoro con allo sviluppo economico che il ministro dell'Ambiente. Noi siamo
convinti che in 4 anni si possano realizzare e costruire alternative alla
grande industria molto importanti e dare lavoro a tutti i lavoratori dignitoso
e sano.
Quali alternative alla grande
industria? La pesca dei mitili, l’agricoltura, l’edilizia e i lavori pubblici?
Altro caporalato e immigrazione, ancora corruzione! Cosa ci può far credere che
le cose cambieranno? E soprattutto nei quattro anni in attesa della redenzione,
cosa si fa? Sussidi, risarcimenti, corsi e “perfezionamenti”. Troppe volte si è
visto come i piani di riconversione (su cosa?) hanno portato solo sperpero di
risorse. Chi ha votato per tanti decenni la classe politica locale e nazionale,
in cambio di cosa l'ha fatto? A Taranto avrebbero dovuto tenere dapprima
efficienti e pulite le strade, il bilancio comunale in pareggio, ecc.. Piccole
cose, ma sarebbe stato un buon inizio di "normalità".
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