Ieri sera, nella trasmissione
televisiva di Michele Santoro, s’è assistito a un dibattito surreale, come
spesso accade, e per fortuna che oltre a Landini che qualche cosa di sensato ha
provato a dire, c’era la moglie di un operaio dell’acciaieria di Piombino che
ha dato una lezione di buon senso pratico a Zingales. C’era anche il critico d’arte
Philippe Daverio, il quale ha sostenuto a spada tratta un concetto di per sé
giusto, ossia che il nostro patrimonio artistico, monumentale e paesaggistico
andrebbe meglio tutelato e meglio valorizzato. Poi da critico d’arte s’è
improvvisato altro, sostenendo che dovremmo lasciar fare l’industria a chi la
sa fare, cioè ai tedeschi, e noi italiani, invece, dovremmo dedicarci al
turismo, agricoltura e affini. È arrivato a dire che un napoletano ha più
attitudine di “fare il barista, non l’operaio”. Ha citato anche la solita merda
weberiana per avvalorare la sua tesi, ossia che sarebbe il protestante a
incarnare meglio lo spirito del capitalismo. Evidentemente questo scapigliato
egocentrico non ha letto, per esempio, Raymond De Roover, e possiede un
concetto di stampo fisiocratico dell’economia politica e nozionistico della
storia. Del resto da un che si crede un mostro sacro della critica
d’arte e che porta in palmo di mano la cosiddetta arte concettuale cos’altro
aspettarsi? Chiedo: con il lavoro e il sudore di chi l’Italia è diventata una
delle principali potenze industriali ed economiche mondiali? Milioni di
meridionali, di contadini del Sud e di “baristi napoletani”, sono emigrati
soprattutto nel triangolo industriale, anche con le loro braccia è stato costruito
il “miracolo economico” italiano che oggi stiamo dissipando. Per fare turismo,
per fare cultura, per fare vivere civile, ci vuole un’industria di base, questo
anche un ragazzino di terza media lo capisce. Che poi turismo e tutela siano
ridotti come sono, è tutt’altro paio di maniche. Noi vediamo che cosa costi all’Italia
non avere una propria autonomia energetica, non aver saputo difendere
adeguatamente i propri settori industriali strategici (che la Francia difende
con i denti e che ovviamente la Germania si tiene stretti). Se l’Italia dovesse
vocarsi esclusivamente al turismo e all’agricoltura, lasciando l’industria di base ad
altri, la Spagna che cosa dovrebbe fare? Olivicoltura e pastorizia? Se Enrico
Mattei avesse ascoltato ieri sera le scempiaggini di uno Zingales, che faceva
da spalla a Daverio, lo avrebbe invitato caldamente a restare dai suoi amici a Chicago.
Non se ne può più. Ovvero, io non ne posso più.
RispondiEliminaA latere alcune osservazioni:
RispondiElimina- suppongo sia 'quasi' un obbligo per chi redige il blog informarsi e sottoporsi alle sevizie televisive e giornalistiche. Per chi legge, adottare quel minimo di 'class action' è ancora possibile per abbassare lo share e non consegnare l'euro e venti a De Benedetti per leggere le ultime novità del direttore ombra vetustà Eugenio. Ripete ormai le medesime cose, come del resto appartiene all'età,e medesime sono le critiche. Come bersaglio sta diventando l'alter ego del berlusca.
- Philippe Daverio con il farfallino alla Le Corbusier è notoriamente un grande borghese snobbone. Gli va dato merito con la sua rubrica Passepartout ,non particolarmente criptica, di aver tentato di avvicinare le masse all'Architettura e all'Arte; poi sarà opportuno controllare lo share in proposito. Di 'Non è mai troppo tardi' alla Alberto Manzi per molti settori culturali ne avremmo totale necessità, poi bisognerà capire come distribuirli tra uova strapazzate degli aspiranti cuochi e un brano sinfonico di Raul Casadei.
Per la storia degli operai sudisti, abitando nel centro milanese non ha
mai frequentato le periferie torinesi negli anni '50/'60/'70.
- Arte retinica o Arte concettuale ? Rischieremmo di trasformare i temi del blog. E' ovvio che l'arte concettuale si presta al bluff con disinvoltura, ma - volando basso - poi bisogna individuare quanto di concettuale ci sia nell'arte figurativa. Parliamo di Merisi che sta diventando la mascotte del blog : in S.Luigi dei Francesi c'è solamente lo studio della pennellata,della figura e della luce per gli apprendisti direttori della fotografia di Cinecittà?
Posseggo tre quadri del socialismo reale sovietico dove Lenin arringa gli astanti e i temi sono unicamente didattici, ma là c'è stato anche il Vchutemas miseramente cassato.
Picasso, Braque ? Allora Sironi perchè fascistone alle ortiche ?
Discorso lungo.
- Se si potessero monetizzare i tempi dei dibattiti,libri e convegni sui temi città/campagna e agricoltura/industria , ora ci saremmo ripagati il famoso debito nazionale. Quale dovrebbero essere le linee guida della nostra politica energetica ? Cosa ma soprattutto quanto dovrebbe produrre la nostra industria? Facciamo tutto da soli in concorrenza a tutti o ci coordiniamo con il resto d'Europa ? ........... dove ognuno pensa per sè.
Forse sarà opportuno richiudere in fretta il portone della stalla per lasciar fuori i cinesi in marcia.
grazie per il commento davvero interessante. a suo tempo ho difeso la trasmissione di daverio:
Eliminahttp://diciottobrumaio.blogspot.it/2011/09/requiem.html
Seguo il blog da Dicembre. Come naturale e ovvio non si può essere piattamente concordi (ho applicato infatti a Sironi il commento a suo tempo utilizzato per Ungaretti - pur non impazzendo per lui). Tele (se non per documentari) e giornali stop, con rincrescimento anche il Manifesto. Solo web, e infatti dopo l'uso diventa molto,molto difficile digerire un qualsiasi giornale senza un adeguato epatoprotettore, tv non parliamone neanche. Ammiro sinceramente la grande costanza nel seguire Santoro e compagnia bella, anche il cilicio intellettuale porterà sicuramente dei vantaggi. Biografia finita.
RispondiEliminaBonne continuation, monsieur/madame.
Ho assistito anch'io ad una parte del programma... Ma perché se uno sa fare un programma di arte divulgativo ma intelligente che può incuriosire non si limita a quello? Altro che etica protestante, qua siamo al solito esibizionismo all'italiana condito- nel caso di Daverio- da un conformismo e da una spocchia imbarazzanti. Certo, facciamo a meno delle acciaierie, tutti a raccogliere pomodori per Farinetti in concorrenza l'uno con l'altro e che schifo Piombino: radiamola al suolo perché tanto oscura l'isola d'Elba... Zingales mi sembrava la controfigura infastidita dell'americano con la k: per fortuna che qualcuno- la moglie di uno degli operai in studio gli ha spiegato la differenza tra lavorare con un contratto collettivo di lavoro e lavorare a chiamata sperando nelle mancia... Non credo che abbia capito, comunque, avrà interpretato l'intervento come lesa maestà..
RispondiEliminaMa scenette a parte un altro commento potrebbe essere quanto scava nel senso comune l'idea che si possa vivere solo di turismo, di cibo, di sole e di mare: certi spunti presi dalla decrescita uniti agli argomenti ormai spuntati del neoliberismo e mixati ad una spocchia borghese che fa guardare gli operai come gli esploratori inglesi guardavo le curiose usanze indigene in Africa o in Oceania fanno veramente una miscela esplosiva....
Daverio per non mi ha mai convinto fino in fondo e poi De Chirico a me non piace: narcisismo per narcisismo molto meglio Bonito Oliva....
commento puntuale, come solito. ciao
EliminaSe effettivamente il signor Mirco Rami è un rappresentante sindacale e pure candidato nelle liste del PD, nella trasmissione Servizio Pubblico, avrebbe dovuto essere presentato in questa veste e non solo e solamente come "operaio della Lucchini",in quanto in questo caso il suo intervento assume una diversa valenza essendo stato fatto da una persona oggettivamente "di parte".
RispondiEliminaSe effettivamente il signor Mirco Rami è un rappresentante sindacale e pure candidato nelle liste del PD, nella trasmissione Servizio Pubblico, avrebbe dovuto essere presentato in questa veste e non solo e solamente come "operaio della Lucchini",in quanto in questo caso il suo intervento assume una diversa valenza essendo stato fatto da una persona oggettivamente "di parte".
RispondiEliminanon è casuale che nel mio post non citi l'intervento di quell'urlatore
EliminaPerò Olympe, a onor del vero, bisogna dire che Santoro, ha detto chiaro e tondo a Daverio, che quella sui napoletani era una balordaggine bella e buona. E non sto a difendere Santoro, che considero uno che tutto sommato, difende lo status quo (suo e del sistema sociale).
RispondiEliminaLuigi
Milioni di meridionali, di contadini del Sud e di “baristi napoletani”, sono emigrati soprattutto nel triangolo industriale, anche con le loro braccia è stato costruito il “miracolo economico”
RispondiEliminaforse le sfugge il fatto che quelle milioni di braccia andavano a lavorare in fabbriche che c' erano gia' e che soprattutto " marxisticamente" ci andavano per " calmierare" i salarii di quelli che in quelle fabbriche gia ci lavoravano ? :-)
Comunque con lo stesso praradigma di qui sopra si potrebbe pure dire che "milioni di braccia" affricane stiano adesso arrivando per ripetere lo stesso "miracolo" di allora ma...
....sfortunatamente le fabbriche nel suddetto " triangolo " non ci son piu'.... avendo gli stessi " padroni" stavolta preferito ,chissaperche' , fare emigrare "fabbriche" invece che " braccia" ...:-)
ws