Robert Kennedy, allora
segretario alla giustizia nell’amministrazione del fratello, al ritorno da un
viaggio in Asia, raccontò, nel corso dell’annuale banchetto dell’Associated Press, un episodio della sua
visita in Indonesia, poi riportato anche dal New York Times il 24 aprile 1962.
Dopo un suo discorso, nel
corso di un’affollata riunione di studenti, uno di questi definì gli Stati
Uniti d’America un sistema di capitalismo monopolistico. Kennedy affermò di
aver risposto così: «Bene, vediamo dunque
di chiarirci le idee. Come rappresentante degli Stati Uniti ti prego di
spigarmi che cosa vuoi dire con l’espressione capitalismo monopolistico. Che
cos’è che giustifica questa tua definizione, che cosa intendi per capitalismo
monopolistico?».
E poiché, proseguì Kennedy, il giovane non rispondeva, soggiunse: «Bene, c’è qualcuno tra coloro che hanno battuto le mani, che hanno applaudito quando questo giovane ha adoperato quella espressione, che sia capace di spiegarmi qual è il significato che voi date all’espressione capitalismo monopolistico?». Nessuno si fece avanti, asserì Kennedy tra gli applausi dei pezzi di merda che lo stavano ascoltando.
Immaginiamoci questa
scena trasposta ai giorni nostri, in una nostra aula universitaria. Saprebbero
gli studenti rispondere? Sono passati più di 40anni da allora, c’è stato il
Sessantotto e altre cose ancora, esiste un’imponente pubblicistica
sull’argomento, perciò è da ritenere che gli studenti saprebbero ben rispondere
a una simile domanda, specie quelli che frequentano le facoltà di economia. Del
resto, lo studente indonesiano, se avesse voluto rispondere a tono, avrebbe
potuto dire: «Signor Kennedy, in che cosa
non la convince lo studio di Lenin dal titolo L’imperialismo, fase suprema
del capitalismo?».
Gli studenti
fecero bene a non rispondere al tronfio e spocchioso “rappresentante degli
Stati Uniti”, e avrebbe fatto ancora meglio a disertare quell’incontro.
Immagino invece che essi fossero dei bravi figlioli della borghesia
indonesiana, altrimenti a disertare l’incontro sarebbe stato il rappresentante
del capitalismo monopolistico americano.
*
Google, Facebook, Twitter
ecc., hanno messo a disposizione i loro megadati delle agenzie di spionaggio
Usa, vale a dire i dati e le comunicazioni dei cittadini di tutto il mondo.
Ora, con una faccia tosta degna di banditi da strada, i caporioni di queste
società, hanno chiesto a Barak Obama che la NSA e le altre agenzie governative
non s'avvalgano più di tali metadati a fini di spionaggio ai danni di cittadini
americani e di altri paesi, Italia compresa. Non bastava non metterli a
disposizione? Evidentemente c’era una contropartita.
Queste società, comprese
Amazon e Apple, quotate in Borsa, vendono pubblicità e altri servizi, sia in
Italia che in altri paesi. Solo che fatturano in Irlanda e Lussemburgo dove
l'IVA è molto più leggera (la chiamano Unione Europea!), poi usano
triangolazioni per dirottare i profitti negli Stati Uniti lasciando briciole di
tassazione nel nostro paese, con un danno erariale di miliardi di euro l'anno.
Altro che Imu …
Queste società, sia
eludendo le imposte, sia detenendo il monopolio nel loro settore, godono
di vantaggi competitivi che le
rendono invincibili, e in tal modo usano gli extraprofitti passati e attuali
per garantirsi anche quelli futuri. Quando hanno appreso che la commissione
Bilancio della camera aveva approvato due emendamenti alla legge di Stabilità
riguardanti la tassazione delle web
company straniere alla stessa
stregua di quelle italiane, Google e le altre multinazionali hanno armato i
propri amici, quelli sulla rete e negli altri media e
tra i soliti asettici opinion maker,
facendo credere persino che l’introduzione di tale norma fermerebbe per sempre
lo sviluppo dell'industria digitale nel nostro paese. Anche Matteo Renzi, non avendo altro di cui occuparsi, si è dichiarato a sfavore della norma.
Vorrei vedere se delle
società europee, con gli stessi metodi, non versassero al fisco americano il
dovuto!
Questo conferma, ancora una volta, che quelli del PD, tutti, vecchi e giovani, sono al sevizio delle oligarchie finanziarie e multinazionali anglo-americane.
RispondiEliminaBuona giornata
XXX
ho letto cose tipo "la webtax è iniqua e illegale"
RispondiEliminaSono fuoritema, e conosco il tuo punto di vista sul M5S, ma sono agghiacciato dalla crudezza di quanto trasmesso qui in un documentario fatto da Jeremy Irons:
RispondiElimina"Fino a venerdì La Cosa trasmetterà il film "Trashed" in esclusiva ogni giorno alle 21."
Naturalmente non sono d'accordo sulle prospettive di soluzione che si avanzano...ma la capacità di descrizione della vastità e gravità del problema ha effetti...agghiaccianti.
Te lo segnalo, quasi per dovere, ma in fin dei conti non so se augurarmi che tu lo veda perchè non ti lascia in...buone condizioni.
ciao, gianni
scusa Gianni, ma cos'è la Cosa? e dove dovrei sintonizzarmi? grazie e ciao
Elimina
EliminaCiao olympe, buuona giornata.
La Cosa è il canale tv in rete del blog di grillo. Se digiti La cosa ti esce.
Se lo fai stasera verso le 21, un po' prima per verificare che tutto funzioni, c'è questo documentario di Jeremy Irons sul problema dei rifiuti, affrontato a livello globale, nei paesi e oceani del mondo.
Ma te lo dico è terribile. Non che siano cose che non si sappiano, ma viste tutte insieme e da vicino, con gli effetti sulla gente e gli altri esseri viventi è veramente terribile.
Il cinismo criminale, l'insipienza nel non voler padroneggiare i mezzi materiali per usarli al fine della riproduzione e conservazione della vita, il lasciarli in balia dell'unica legge del mercato e del profitto, dà veramente la misura di quanto siamo già dentro il baratro.
Intelligenti sono anche le prime immagini in cui si rovescia l'abituale occultamento delle visione del reale.
A presto, gianni
molte grazie, saluti a te Gianni
Eliminadebbo, colpevolmente ancora vedere il filmato. ho troppe cose (in cucina) in questo momento ma lo farò. scusa se ho mancato di darti risposta
EliminaMi piacerebbe conoscere più nei dettagli questo meccanismo di elusione delle imposte, non solo delle multinazionali del web, ma anche delle altre. Mi risulta, che pure gli ipermercati, la grande distribuzione quindi, non emettono scontrino fiscale giusto? e dove pagano le tasse altrove? Quando faccio la spesa alla Conad, o alla Coop, questi pagano il fisco italiano?
RispondiEliminaEsiste nella UE una Proposta di direttiva del Consiglio, del 16 marzo 2011, relativa a una base imponibile consolidata comune per l’imposta sulle società (CCCTB).
RispondiEliminahttp://europa.eu/legislation_summaries/taxation/fi0007_it.htm
Ma per variare le norme riguardanti i problemi fiscali ci vuole l'Unanimità dei componenti,quindi: campa cavallo che l'erba cresce!