L'amministrazione Obama non ha alcuna intenzione di indagare
su ciò che è avvenuto presso Ghouta. Ha anche detto di non volere un’inchiesta
delle Nazioni Unite o la raccolta di elementi di prova prima di procedere con i
suoi piani di guerra. Ma chi ha imbastito una menzogna palese come quella
dell’eccidio di Ghouta? Gli stessi che hanno imbastito la menzogna delle armi
chimiche di Saddam. Il copione è lo stesso, scritto dalle stesse canaglie
angloamericane.
Quale bisogno ha Bashar al-Assad di usare gas sarin contro la popolazione inerme
a pochi chilometri da Damasco? Zamalka e Ein Tarma, dove si sarebbe verificata
la strage, sono poco distanti dalle zone residenziali principali della
capitale, abitate per lo più da siriani filogovernativi, e dove c’è l'aeroporto militare di Mezzeh. È
sufficiente guardare Google maps per rendersi conto che si tratta di quartieri
metropolitani posti a un paio di chilometri dal centro di Damasco! E
sufficiente vedere le immagini dei soccorritori, in maniche corte, per rendersi conto che non di gas
nervino si può trattare.
Assad è forse uno dei maggiori imbecilli del
pianeta? Possibile che si scrivano e si credano tante sciocchezze senza che
nessuno provi vergogna? Il diplomatico svedese ed ex ispettore Onu, Rolf Ekeus,
ha dichiarato alla Reuters: «Sarebbe
molto strano se fosse stato il governo a fare questo nel momento esatto in cui
gli ispettori internazionali entrano nel paese [...] per lo meno, non sarebbe
molto intelligente».
È da oltre un anno che ci riempiono di balle sull’uso
di armi chimiche in Siria, è esattamente dal 20 agosto dello scorso anno che il
vigilante dei diritti umani su scala planetaria, il premio Nobel per la pace
(sic!) Barak Obama, ha tracciato la famosa “linea rossa” oltre la quale gli
imperialisti anti-Assad si ritengono autorizzati ad agire militarmente. Il
regime di Assad non ha alcun motivo di effettuare un attacco del genere. Le sue
forze stanno sconfiggendo le milizie dell'opposizione appoggiate dagli USA
senza l'utilizzo di armi chimiche. A causa della loro mancanza di sostegno
popolare e le ripetute sconfitte che hanno subito, le milizie e l’opposizione
si stanno disintegrando in bande di saccheggiatori e assassini.
L'esperto nel campo delle armi non convenzionali Gwyn
Winfiled, in un'intervista a Repubblica il
22 agosto esclude il gas sarin e sostiene che «L'attacco con agenti tossici
ieri in Siria sembra avere tutte le caratteristiche di un nuovo incidente del
Tonchino: un casus belli creato ad arte per giustificare
un'escalation militare delle potenze straniere, come quello che nel '64
autorizzò l'intervento americano in Vietnam». Secondo Winfield, «è difficile
credere che il regime di Assad lanci un'offensiva del genere in simultanea con
l'arrivo a Damasco degli ispettori Onu incaricati delle indagini sulle armi
chimiche». Egli propende non per il sarin ma per l'uso di agenti antisommossa
molto potenti contenuti in munizioni. E la strage «non giova certo al regime,
che in ogni caso verrà incolpato, perché quella sostanza è prodotta dalle forze
armate del regime. È probabile che sia stata catturata dai ribelli
dell'Esercito libero siriano, gli unici altri in grado di lanciare quegli
agenti con l'artiglieria. E a loro sì, che giova: otterranno le armi e
l'intervento promessi da Washington».
Jean Pascal Zanders, esperto in armi chimiche e
biologiche per l'istituto dell'Unione europea per la sicurezza, rileva che i
soccorritori e le altre persone che circolano nel video non portano tute speciali:
se si trattasse di sarin – specifica – sarebbero già tutti morti (www.contropiano.org).
Insomma a scatenare disordini e guerre sono sempre le
solite cricche criminali atlantiche (in questi giorni ricorre il 60°
anniversario del colpo di stato angloamericano che destituì il troppo
indipendente primo ministro dell'Iran, Mohammad Mossaddegh). Il Medio Oriente
possiede più del 48% delle riserve di petrolio, un motivo di forte richiamo per
certi vampiri. Ma hanno fatto male i loro conti. Come scrivevo nel post di ieri
ci troviamo in un mondo quasi quotidianamente
scompaginato da eventi sempre più inaspettati e di difficile valutazione, perciò
ritengo assai difficile l’intervento diretto minacciato da Obama, troppe
incognite l’aspetterebbero e l’esperienza afghana dovrebbe aver insegnato molto
in tema di alleanze con certe fazioni islamiche. La vera spina nel fianco
resta comunque l’Iran .....
RispondiEliminaPurtroppo lo scopo delle guerre americane non è più il controllo degli stati e del territorio.
Lo scopo è la distruzione degli stati e creare una perpetua instabilità in cui i cittadini non possano più riconoscersi (sempre relativamente) nei governi che, per gli interessi ormai multinazionali, sono solo impacci limitanti. L'iraq, la Libia, l'Afganistan non sono sconfitte degli usa ma esattamente quello che si prefiggevano e continuano ad alimentare con il terrorismo delle bombe nei luoghi pubblici e il tenere bordone a miriadi di bande criminali che distruggono qualsiasi tessuto sociale. In questi tre paesi, con i contractors, prendono ciò che gli interessa (petrolio, droga, materie prime) e tutto il resto può andare in culo. E prendono talmente tanto senza nessun controllo che per avere dati in materia si può solo guardare ai bilanci delle loro mutinazionali.
E' vero la spina nel fianco è quella, e la sparizione di qualsiasi governo in Siria gli permetterà di avvicinarsi con truppe e terrorismo al confine iraniano.
Non comprendo la strategia russa e cinese (perchè una ce l'hanno) che, dal di fuori, sembra molto arrendevole.
grazie per il prezioso riepilogo dei dati, un po' di terraferma nel mare della disinformazione.gianni
ciao gianni. gli usa hanno grossi problemi con l'influenza iraniana nell'area. vedi cosa sta succedendo nel libano. prevedo altra guerra civile.
Eliminarussia e cina non sono arrendevoli, hanno letto Sun Tzu.
EliminaHai ragione a prevedere un'altra guerra civile in libano. Dopo che Hezbollah sono entrati in siria per dar sostegno ad assad la medicina è subito arrivata: bombe nei luoghi pubblici.
buona giornata, gianni
P.s. Bacchettata d'avvertimento al pregiudicato: mediaset -6
Direi che il primo obiettivo per gli americani in assoluto sia la televisione e i mezzi d'informazione, poi il resto, ormai dobbiamo farcene una ragione, è più di un anno che si capiva dove si sarebbe andati a parare ma evidentemente ci vuole tempo per preparare il tutto...
RispondiEliminaIndignato anche io, non che Assad sia uno stinco di Santo ma perché ci prendono per i fondelli