«If Berlusconi had any shred of honour he
should now resign», scriveva ieri il Financial
Times.
Un
individuo del genere non ha mai avuto onore, né si può pretenderlo dalla corte
di mantenuti ed eversori che gli fa da claque e che solo grazie a lui siede in
parlamento, occupa cariche di governo e vive un'esistenza dorata.
Ma
soprattutto – ed è ciò che conta più di ogni altra cosa – non ha onore chi sta
al governo con gentaglia così spregevole. Del resto, nessuna persona onesta che
avesse caro il proprio decoro e credito, oserebbe – a qualunque titolo o sotto
pretesto d’obbligo – avere rapporti con tali inverosimili individui.
Governare
assieme alla banda di cui è capo un bandito, rende complici dei suoi delitti.
Non
c’è ragion di stato che tenga per tenere in piedi un governo sotto la minaccia portata
dai prestanome di un individuo amico di condannati per mafia, con una fedina
penale e un curriculum giudiziario da cui risulta, per essere molto sintetici, già
amnistiato per falsa testimonianza, prescritto due volte per corruzione
giudiziaria e cinque per falso in bilancio e una per rivelazione di segreto,
tuttora imputato per corruzione di senatori e indagato per induzione alla falsa
testimonianza, nonché condannato in primo grado a 7 anni per concussione e
prostituzione minorile, quindi condannato in via definitiva per frode fiscale.
Troverà
la faccia il ministro guardasigilli del governo Letta per apporre il proprio
parere favorevole alla domanda di grazia che senz’altro uno della cerchia del
malfattore presenterà ai sensi di legge? E, in tal caso, il presidente del
consiglio non avrà nulla da obiettare? E il presidente della Repubblica si
limiterà a prendere atto del parere favorevole e firmerà l’atto di grazia?
Se
c’è chi pensa che la crisi politica italiana sia una crisi di uomini, ossia l’assenza
o la marginalità di uomini d’autorità intellettuale, e quindi causa del
prevalere di personaggi senza prestigio ed onore, senza contegno e decenza, non
di rado delittuosi, insomma di quel tritume umano del quale siamo ogni giorno spettatori,
non si sbaglia. E tuttavia siamo a una crisi sociale ampia, profonda e gravissima
che non è data solo da tali aspetti d’ignominia, peraltro non nuovi.
Declino
industriale, debito pubblico, disoccupazione, andamento demografico,
corruzione, criminalità molto qualificata, eccetera. I relativi numeri sono
alla portata di tutti, non c’è bisogno di commentarli. La svolta riformistica
non c’è stata e non potrà esserci dato l’intreccio di solidissimi interessi, e pure
la novità del voto protestatario si è rivelata alla prova dei fatti
inconsistente per conto proprio e velleitaria per difetto dei suoi capi. Pertanto, ciò che ci aspetta non è determinabile nei dettagli ma senz’altro
pronosticabile sul piano dell’insieme, e in un tempo in cui i fatti possono
farsi molto affrettati, non è difficile che ad approfittarne siano, ancora una
volta, i masnadieri e i farabutti di fuori e di dentro, palesi e occulti,
soprattutto questi ultimi.
Forse, dato che quella di merda ce l'hanno già.
RispondiEliminaBoutade a parte, grande ricapitolazione della situazione (come sempre).
questi, tutti, pur di salvare il culo sono disposti ad affogarci tutti
Eliminadov'è il "popolo" di sinistra, dove sono gli intellettuali di punta, possibile che solo B. riesca a mobilitare i suoi? questo governo, questo pasticcio camorrista, non doveva nascere. ed ecco il risultato. grillo, dove sono le tue legioni? in frigorifero!
Leggo questa dichiarazione di Montezemolo: "Berlusconi può uscire bene da questa vicenda se saprà mantenere i nervi saldi,continuare a sostenere il governo Letta lealmente (come ha fatto finora con persino maggiore convinzione del PD) e lavorare alla rifondazione di un'area liberale e moderna di centro destra, di cui l'Italia ha grande bisogno".
RispondiEliminaLei chiede se ritroveranno la faccia!
A questo punto io chiedo : " siamo in Italia o in un ospedale psichiatrico".
Buona giornata, Annick.
da questa fottutissima alleanza il PDL non ha nulla da perdere ,anzi, ha potenziato il suo consenso . qualcuno riuscirà a far capire a quelli del PD che questa mossa ha sancito il loro suicidio ? la necessità di questo sacrificio contro natura era l'urgenza della riforma elettorale e loro , senza scrupoli, l'hanno rinviata a ottobre . povero PD ...... come dice il mio amico farmacista, sfoderando un improbabile dialetto marsicano-romano, ciao olympe
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