Ci sono favole per ogni età. Per i giovani la favola
della democrazia e del voto è tra le più coinvolgenti, un innamoramento che
lascia il segno per un pezzo. C’è chi se la porta appresso, come un peluche,
fin dopo la maturità, anche nell’ospizio. È come con babbo natale, non ci crede
più ma spera in qualche regaluccio.
Tutti siamo stati giovani e abbiamo coltivato
speranze e illusioni. Con una differenza. I giovani attuali – che già in genere
non se la passano bene – non possono sperare in una vecchiaia serena, almeno
dal punto di vista economico. Se avranno una pensione, sarà così misera che non
gli consentirà di sopravvivere con un minimo di dignità. Non lo dico io, è nei
numeri. Lo sa bene la Fornero Elsa che delle pensioni ha fatto la famosa
“riforma” che a molti appare in definitiva tanto “perequativa”. Lo sa bene,
dicevo, perché è tra quelli che ha, in precedenza (2009), promosso la
collocazione sul mercato di “prodotti finanziari” come il prestito vitalizio ipotecario. Diceva l’attuale ministra:
Se la formazione è importante per i giovani, per gli
anziani è essenziale la disponibilità di rendite il più possibile economiche,
semplici e sicure, così da incoraggiare l’assicurazione contro il rischio idiosincratico di longevità. In questo caso,
occorre sviluppare e rendere più appetibili prodotti, quali il prestito vitalizio
ipotecario, per rendere maggiormente liquido il valore dell’abitazione che di
solito rappresenta la parte di gran lunga preponderante del patrimonio degli
anziani.
Diventare vecchi è un rischio, idiosincratico per
giunta!
In sostanza si tratta di questo: molti dei giovani
attuali (ma vale anche per i vecchi di oggi), se avranno la fortuna di essere
proprietari dell’alloggio in cui abitano, acquistato con sacrificio oppure
ereditato dai genitori, quando saranno anziani, in considerazione della loro
condizione economica determinata da pensioni di fame, si vedranno costretti a
chiedere un prestito vitalizio ipotecario. In soldoni vuol dire che si faranno
iscrivere un’ipoteca sull’alloggio dove continueranno a vivere in cambio di una
somma tra il 20% e il 50% del valore stimato dell’immobile. Di solito le stime
sono molto basse, bassissime per le vecchie case, specie se non sono in zone
centralissime. E comunque non facciamoci ingannare dalle parole: un prestito è
un debito da saldare. A provvedere saranno gli eredi, in tre modi: pagandolo a rate con nuovi interessi, vendendo la casa, rinunciando
all’eredità. Se scrivessi su Phastidio potrei dire che si tratta del “reverse mortgage”.
Quando propongo – ahimè invano – la decollazione senza remore, si tratta appunto di un rimedio contro l’idiosincrasia di classe di certi soggetti.
Io, per cominciare, mi accontenterei di uno sonoro schiaffo. Ma forte, così forte, idiosincratico.
RispondiEliminaNapoli, ministro Fornero in città
RispondiEliminascontri tra manifestanti e polizia
I manifestanti hanno cercato di forzare il blocco degli agenti e raggiungere la sede dell'incontro intergovernativo Italia-Germania dedicato al lavoro. Tafferugli e lanci di petardi e pietre. Cariche di alleggerimento delle forze dell'ordine.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11/12/napoli-scontri-tra-precari-e-forze-dellordine-per-visita-della-fornero/411157/
sia tu, Luca, che i manifestanti napoletani, siete i soliti moderati
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