domenica 11 novembre 2012

Il suicidio



Non si era mai visto il direttore della Cia costretto alle dimissioni sulla scorta di un dossier dell’FBI – reso pubblico – sulle sue scappatelle extraconiugali. Petraeus e la Clinton ne hanno combinate delle belle e Obama ha solo atteso l'esito delle elezioni. Chi pronostica un futuro – almeno come candidata democratica – della Clinton alla Casa bianca, credo si sbagli.

Non bisogna credere che il volto vero di Obama sia quello pubblico, lacrimevole o sorridente al bisogno. Ciò che il premio Nobel per la pace aveva annunciato nel celebre discorso de Il Cairo nel 2009 è stato attuato ed è in via di attuazione. Obama è un tipo concreto, spregiudicato, molto efficace dal punto di vista dei grandi interessi Usa (vedi il suo intervento a favore delle Banche, della General Motors, della Chrysler, ecc). In politica estera non decide solo per il M.O. e per il Nord Africa, ha ben in mente anche l’Europa e l’Italia. Perciò stiano tranquilli tutti, si fa come dicono gli americani.

Alle elezioni presidenziali americane, del 2008, i settori che contano della classe dirigente degli Stati Uniti avevano deciso di appoggiare Obama sulla scia della crisi finanziaria scoppiata con il crollo di Lehman Brothers. I loro calcoli si basavano sul fatto che Obama – un presidente non bianco e democratico – avrebbe fornito un buon paravento all’ondata di ostilità popolare contro l'amministrazione Bush e Wall Street. Non si sbagliarono.

Tuttavia, quattro anni dopo, la disillusione è sempre più diffusa, non tanto per quanto riguarda Obama, come invece dicevano i media prima delle elezioni, ma per quanto concerne la crisi negli Stati Uniti e nell'economia globale. Più in generale, la serie di misure messe in atto dai governi e dalle autorità monetarie in tutto il mondo per evitare un tracollo finanziario e la depressione hanno raggiunto la fine della loro efficacia limitata.

La domanda depressa non può continuare all'infinito e l’indicatore degli investimenti rimane su livelli storicamente bassi, registrando crescite – al netto della pur debole inflazione – vicino allo zero. Nel corso degli ultimi quattro anni, la Federal Reserve ha immesso enormi quantità di denaro in aiuto delle società finanziarie e delle banche, ma l'adrenalina (l’eroina monetaria) di stimolo finanziario sta perdendo la sua efficacia. In Europa è accaduta la stessa cosa, ma la crisi economica è drammatica in paesi come la Spagna, Grecia, Portogallo, e ora sia abbatte  su Italia e Francia, ma si fa sentire anche in Germania.

Il programma di tutti i governi e organismi capitalisti è quello di recuperare le spese enormi a sostegno delle banche attraverso programmi di austerità radicali diretti a tagliare la spesa sociale e quindi a impoverire le classi salariate. Tuttavia, ciò nonostante, i livelli di debito aumentano, come dimostra anche quello italiano nonostante la cura “tecnica”. I cosiddetti keynesiani, ma anche altri, si stanno rendendo conto che anche un cammello, alla lunga, deve bere per sopravvivere. E non saranno – da soli – i cosiddetti Bric a risollevare le sorti sempre più incerte del capitalismo. Nei prossimi mesi ne avremo la conferma con l’aumento della disoccupazione e l’entrata a pieno regime delle misure di austerità.

È interessante, al riguardo, registrare quanto scrive un sito – non certo su posizioni marxiste – come Phastidio:

… se il debito cresce più della ricchezza prodotta; se pensare di risanare tagliando anche tutto il welfare è illusorio sul piano numerico, perché non sarebbe comunque sufficiente, se la contrazione prosegue; se pensare di ridurre il debito privatizzando nel bel mezzo di una crisi finanziaria è un miraggio; se cancellare il debito acquisito dalle banche centrali rischia di aprire il vaso di Pandora dello scardinamento del valore della moneta; come gestire questa inarrestabile marea montante di debito? A noi al momento difetta la fantasia, quindi non abbiamo risposte.
E l’unica e solita risposta è: il capitalismo è fallito, ma non è morto. Ci vuole suicidare.

1 commento:

  1. "Profitto" ed "approfitto" sono praticamente la stessa cosa. Trarre vantaggio a discapito di qualcuno. Ogni logica che presupponga un "profitto" crea un danno a tizio ed un vantaggio a caio. Vale quindi la legge del più forte. Come tra gli animali. L'uomo dunque non si è mai evoluto superando la sua natura animale.
    E' come una pianta che non ha mai fatto sbocciare alcun fiore.
    L'uomo è una patata. E la donna una patatina! (dai scherzo)

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