sabato 13 ottobre 2012

Biglietto omaggio



Loro decidono ogni quanto il popolo sovrano andrà a votare e secondo quali regole. Il resto lo fa la libera informazione. Salvo un pertugio, l’opzione di un Messia che via internet ci dice ciò che è meglio e ciò che è male, senza diritto di recesso. Intanto i nostri soldi, la Cassa depositi e prestiti e le sue partecipate diventano bocconi appetitosi per le fondazioni che controllano le banche (*).

Il potere non sta in parlamento e nemmeno in rete. È altrove e ride. Per esempio in coloro che controllano il valore e i flussi della moneta; in chi manovra i tassi del debito pubblico spogliandoci di tutto; in chi esporta i capitali dicendoci che siamo troppo poco schiavi; in chi decide quanto dobbiamo guadagnare e come spendere, sopravvivere e cosa respirare. Cose vecchie, risapute.

Il popolo sovrano conta meno degli “algobots”, un governo nazionale meno di un insieme di stupide macchine che emettono ordini sul mercato, li ritirano, eseguono, cancellano, si infilano dappertutto. Legalmente e in frazioni di attimo. Oggi, sul primo mercato finanziario mondiale, cioè gli Stati Uniti, gli High Frequency Trading (HFT) pesano per circa il 70% delle transazioni. In Europa le percentuali non sono di molto inferiori, e anche in Asia non sono trascurabili. E sono in aumento. Fare utili con gli algoritmi, non con il lavoro. Anzi, succhiando la ricchezza prodotta dal lavoro. Chi parla di “regolamentare” il mercato è un illuso o uno spudorato, chi invoca la Tobin tax un ladro o un ignorante.

Il potere reale è l’economia, non la politica. Finché non ci liberiamo di questa economia e di chi la dirige, l’illusione del cambiamento sarà sempre come il gioco delle tre carte. Il trucco vero non sta nella destrezza, ma nel far giocare i gonzi. Per questo spettacolo la politica offre a ognuno un biglietto omaggio e presta una matita.

(*) Il ruolo di advisor nell'operazione Snam-Cdp-Eni è naturalmente coperto da Goldman Sachs.

1 commento:

  1. Per chi dispone di discreti capitali è abbastanza facile fare ordini in acquisto di titoli impostando prezzi molto bassi (per far scendere il prezzo) e, un attimo dopo, vendere a prezzi molto alti ricavandone cospicui guadagni. Figurarsi le banche!
    L'economia reale ovvero quella produttiva è poca cosa rispetto a quella finanziaria che fa profitti straordinari a tavolino senza muovere un dito. Convengo su tutto. La politica è semplicemente il "braccio armato" di poche famiglie strapotenti che fanno il bello ed il cattivo tempo sul pianeta (ASTOR BUNDY COLLINS DUPONT FREEMAN KENNEDY LI ONASSIS ROCKFELLER ROTHSCHILD RUSSELL VAN DUYN MEROVINGI). Al lato italiano dei Rothschild sembrerebbero appartenere, oltre alla famiglia Agnelli, Santoro, Travaglio, Borromeo (dicono anche Beppe Grillo ma non è sicuro e spero di no) ed altri illustri e famosissimi personaggi che ci ammorbano da mane a sera nella politica ed in tv per fare da "sfogatoio" dei poveracci facendoli stare buoni facendoli sentire "rappresentati". Ciao.

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