Solo
chiacchiere e distintivo. È questo lo spettacolo offerto ieri sera dalla “più
grande democrazia” televisiva del mondo (da noi lo spettacolo politico è anche
più scadente). Le domande che reggono il confronto tra i due contendenti
offrono sempre uno stesso punto di vista, come del resto, nella loro
inevitabile sostanza, le risposte che ricevono. Nel quadro
esistente, ossia quando l’alienazione e l’oppressione sono pianificate in tutte
le varianti, quale autentico interesse, quali competenze specifiche, può
vantare, per esempio in tema di politica estera, la plebe che assiste sul
divano di casa rimpinzandosi di schifezze e bevande zuccherate? È un mach come
un altro, con relativo tifo, pagato in gran parte dagli inserzionisti, cioè
dagli stessi Simpsons che vi assistono da casa. Oltretutto, quando nella “più
grande democrazia” viene a prevalere l’insoddisfazione e la perdita di senso,
quando cioè almeno la metà dell’elettorato non partecipa al voto, nonostante il
bombardamento mediatico, significa che s’è capito quanto sia truccato il gioco.
Liberati
così da ogni responsabilità diretta, da ogni decisione sull’organizzazione
della vita sociale, inibito il rovesciamento di prospettiva e perciò un radicale
cambiamento, la metà degli elettori statunitensi si recherà in auto alle urne
per pigiare un pulsante e poi, compiuto il loro dovere di bravi cittadini
americani, andranno, di nuovo in auto, a sgranocchiare qualcosa per ammazzare
il tempo, quello della loro inutile vita, insomma a ripetere i gesti quotidiani
della schiavitù capitalistica. E già il giorno dopo il gusto della falsa novità
che per un attimo aveva illuso la vita infelice di questa gente, sarà scivolato
via.
Riducendo tutto ad una partita di ping-pong, hanno accontentato il popolo che ama vedere i combattimenti in tv come un tempo i gladiatori nel Colosseo. Per poi ripetere, pedissequamente, la medesima lotta-competizione nella vita di ogni giorno, al lavoro, in chiesa, con i parenti, con gli amici, con la moglie e con i figli.
RispondiEliminaA chi ce l'ha più grande!
Un meccanismo oliato e soddisfacente.
Un algoritmo perfetto ed impenetrabile.
Il solito spartito per una perfetta esecuzione.
In omnia secula seculorum. Amen.
Ciao.