Dopo aver derubricato i violentatori in tonaca a semplici “malati”, Ratzinger ha detto che le "immense sofferenze" causate dai preti pedofili alle loro vittime fanno parte delle "prove e tribolazioni" che ci sono "nella vita della Chiesa" tra cui quelle dei "martiri di ogni tempo".
Come a dire che si tratta di "prove" inevitabili per chi testimonia la propria "fede", e "martire" è, per definizione, colui che le accetta. Si dà il caso, invece, che la maggior parte delle vittime siano degli adolescenti affidati, incautamente per la verità, alla tutela della chiesa.
Contro questo briccone è in corso una grande manifestazione a Picadilly [qui].
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