«L'Europa persegue una linea del rigore cieco in una situazione in cui il problema numero uno dovrebbe essere la disoccupazione», sostiene l'ex-leader di Rifondazione Comunista Fausto Bertinotti (che darà vita a un confronto pubblico con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti).
Per uno che passa il suo tempo nei grandi salotti mondani come battuta non è male. Probabilmente Tremonti gli spiegherà, a Cernobbio, che il problema numero uno è il livello troppo alto delle tutele sindacali e sociali, motivo tra gli altri per cui si fanno investimenti in Serbia o in Cina ma non a casa nostra. Ovvero, come ama ripetere sempre più spesso Eugenio Scalfari, il livello insoddisfacente dello sfruttamento della manodopera nelle “società opulente”. Insomma, per dirla tutta in termini padronali, il livello giudicato troppo basso di remunerazione del capitale [vedi qui].
Comunque Bertinotti caverà utile da questo dibattito: un week-end “a gratis” in riva al lago.
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