venerdì 7 marzo 2014

Pane al pane e vino al vino?


La notizia è questa:

Big Pharma pensa a incassare miliardi, non a guarire i malati. Due colossi mondiali del farmaco, Roche e Novartis, si sono messi d'accordo per spartirsi i miliardi dalla vendita di due farmaci identici ma con nomi diversi (Avastin e Lucentis) e soprattutto a prezzi diversi. A danno dei malati, del servizio sanitario pubblico, delle assicurazioni private. A danno di tutti gli altri, insomma.

Chiedo: per quale motivo le multinazionali farmaceutiche dovrebbero “pensare a guarire i malati”? Scopo fondamentale di qualsiasi attività economica privata, non meno che per una multinazionale del farmaco, è fare profitti. Dice l’articolo di Repubblica: “a danno dei malati”. È però tutto da dimostrare l’eventuale danno a carico della salute dei malati. Sicuramente si tratta di un danno economico cagionato ai singoli e soprattutto al servizio sanitario nazionale, ossia a carico della collettività.

E allora far pagare una penale, ancorché milionaria, a chi ha estorto fraudolentemente miliardi di euro, non basta. E qui la questione, come diceva Mimmì Metallurgico, diventa politica.

Godetevi, se non l’avete letto, questo illuminante articolo.

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La truffa è l’arte del commercio, con danni collaterali importanti anche a carico della salute.

Faccio un esempio del tutto banale ma credo pregnante: questa mattina al mercato di un paese del Veneto che si crede ad alto tasso di civiltà e probità, vendevano pesce sicuramente decongelato senza alcuna specifica per il cliente. Poco male per la salute. Non per il portafoglio. Vendevano anche del pesce palesemente non fresco, ma soprattutto del pesce proveniente da allevamenti extra UE sui quali le autorità sanitarie nostrane non hanno alcun controllo e sul quale pesce non sono eseguite analisi adeguate perché troppo costose. E questo non succede solo per gli allevamenti extra UE, ma anche per la pesca di molluschi italiani. In tal caso alcuni tipi di analisi per individuare la presenza di certi inquinanti chimici persistenti sulle vongole pescate in aree vietate, non vengono effettuate (mi risulta almeno fino a epoca recentissima) per gli alti costi.


E ciò che vale per il pesce vale anche per tutti gli altri settori merceologici, come quello della carne, dei formaggi, dell’olio, degli ortaggi, e … del pane. Sapete come e con che cosa viene prodotto il pane (non sempre quotidiano)? Se non lo sapete è meglio, così restate innocenti come agnelli. Ah, dite che mangiate solo prodotti forno al Kamut®? Ma allora la sapete lunga. E del vino, cosa sapete? Bevete quello biodinamico?! Allora immagino che usiate anche solo patate al selenio e siate contro gli OGM (che sono sterili, come sostengono certi mattacchioni alla Grillo, e costringono i poveri contadini del terzo mondo a dipendere dalle multinazionali). Fenomeni!

1 commento:

  1. La truffa, più che l'arte, è l'anima del commercio. Così come il profitto è mero arricchimento a danno del prossimo, la solita rapina che toglie ai poveri per dare ai ricchi. Se in natura nulla si crea e nulla si distrugge allora una grande ricchezza deve matematicamente corrispondere ad una grande povertà. Ad ogni villa con piscina corrisponderà qualche migliaio di favelas. Il profitto è per sua natura illecito così come il commercio è per sua natura truffaldino. Che si tratti di farmaci, pane, vino, latte, olio ecc. non fa tanta differenza. Per aumentare il profitto non basta dare più frustate agli schiavi e pagarli sempre meno o niente; ci vuole anche la solita frode rubando sul prodotto venduto (scarsa qualità, sofisticazioni etc.). Trovo inoltre che un commerciante che vende a 100 un paio di scarpe comprate a 10 è la figura più inutile del pianeta (in particolare di questi tempi). A che serve rivendere e distribuire quando tutti hanno l’auto per andare a comprare il prodotto alla fonte o su internet? I negozi di rivenditori (cioè quelli che non trasformano il prodotto ma lo rivendono e basta) sono retaggi del passato, tenuti in vita dall’ignoranza.
    Mi piacerebbe che al posto dei centri commerciali ci fossero spacci comunali dove lo scopo non sarebbe quello del profitto ma solo di guadagnare il giusto per pagare stipendi e sostenere la struttura. E farei anche delle mense comunali ad ogni angolo di strada. Trovo inutile cucinare ognuno nel proprio cucinino brodini e paste al sugo sciupando energia e tempo. E potrebbero anche fare consegne a domicilio (in particolare per gli anziani) selezionando le migliori materie prime, massima igiene etc. E si darebbe lavoro a tante persone. Ma è solo teoria.
    Continueranno a venderci fischi per fiaschi. Il popolo è ancora troppo fesso ed il 50% ama alla follia Berlusconi e Renzi che assicurano tanti loro tanti Suv, evasione a go go e profitti milionari. Le elezioni ormai sono completamente inutili dal momento che destra e sinistra faranno a vita le larghe intese per una equa spartizione del bottino. Renzi avrà vita lunga nonostante i già numerosi autogol. E quando lo cacceranno (ma solo per rispetto periodo alternanza dx e sx) tornerà Berlusconi o i suoi figli o Verdini o Casini o Montezemolo. O farà fare alla Pascale il presidente del consiglio quale riparazione per il mancato matrimonio con la medesima perché è troppo vecchio. Ciao cara.

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