Da
domani prende il via il Word Economic Forum, il meeting che vede radunati
annualmente a Davos 2500 celebrità, quali ad esempio i principali
dirigenti di GM, Google, Alibaba, Microsoft e lo Chief operating officer di
Facebook. Tra le celebrità politiche si segnalano l’estremista di sinistra e
primo ministro greco Alexis Tsipras, che siederà accanto al vicepresidente
americano Joseph Biden, al segretario di Stato John Kerry, al segretario al
Tesoro Jacob Lew, al Segretario al commercio Penny Pritzker e al presidente
della Banca centrale europea, Mario Draghi. Dei multimiliardari, primo tra gli
altri, Bill Gates.
Tema
della riunione è: The Fourth Industrial
Revolution. Quale ruolo questa gente pensi realmente di riservarci nella
loro quarta rivoluzione è reso esplicito in questo articolo, apparentemente
asettico. L’occasione sarebbe peraltro propizia perché fossero i loro schiavi a
far sapere cosa ne pensano, ma tant’è.
In
realtà si riuniscono per discutere dello stato del mondo di cui sono i veri padroni
e i controllori. Un documento della conferenza parla dei "rischi globali
di maggiore preoccupazione" ed elenca le seguenti voci: Disoccupazione e sottoccupazione, shock dei prezzi dell'energia, le crisi fiscali, fallimento
della governance nazionale, profonda instabilità sociale, il fallimento di
meccanismo finanziario, bolla speculativa e conflitto interstatale. Roba da
togliere l’appetito, ma ad ogni modo non rinunceranno alla cena di gala: ogni
bocca circa 1.000 euro.
Questo
meeting si terrà due giorni dopo la pubblicazione del report di Oxam, di cui
tutti parlano sottolineando con enfasi il fatto che nel 2010 bisognava
prendere i 388 miliardari più ricchi per arrivare al patrimonio della metà più
povera del pianeta. Nel 2014 bastava fermarsi all’ottantesimo e oggi sono solo 62.
Tali dati producono prevalentemente dei commenti banali e scontati.
L’attenzione
è tutta puntata sulle “disuguaglianze”, un modo come un altro per sviare l’attenzione
dal tema più importante. Se 62 persone che in cinque anni hanno visto la
propria ricchezza crescere del 44%, oltre 500 miliardi, mentre la metà più
povera del pianeta, 3,6 miliardi, si è impoveriva del 41%, ciò non porta forse
a considerare, a titolo d’esempio, che quel mattacchione di Treviri non solo
aveva visto giusto, ma aveva spiegato esattamente in forza di quali leggi economiche e dinamiche sociali tutto ciò
avviene ed è destinato a perpetuarsi nell’ambito del modo di produzione
capitalistico?
Scrive
Marx a riguardo degli effetti del processo di accumulazione del capitale:
«Questa
legge determina un’accumulazione di
miseria proporzionata all’accumulazione di capitale. L’accumulazione di
ricchezza all’uno dei poli è dunque al tempo stesso accumulazione di miseria,
tormento di lavoro, schiavitù, ignoranza, brutalizzazione e degradazione morale
al polo opposto ossia dalla parte della classe che produce il proprio prodotto
come capitale».
Di
quale legge si tratta? Di quale cazzo di legge si tratta? Di quale stracazzo di
legge si tratta?
Naturalmente
i gazzettieri non ne parlano, per malafede e per ignoranza.
P.S.
: ovviamente si trova sempre pronta la voce dell’imbecille che alza la manina
per dire: “Però i lavoratori stanno meglio oggi di 50 o 100 anni fa....”.
Mi viene in mente che quando si distrugge un formicaio, crepa pure la Regina.
RispondiEliminaCrepi la regina.
caino
Diranno anche questo a proposito della The Fourth Industrial Revolution?
RispondiEliminahttp://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/hitech/2016/01/19/robot-sostituiranno-5-mln-posti-lavoro_1474ea2e-0b49-4fa9-a356-4dde6cb17fb2.html
Saluti.
malafede
Eliminatengono famiglia