mercoledì 27 gennaio 2016

Il "socialismo democratico" di Bernie Sanders


La campagna elettorale presidenziale negli Usa rivela ciò che già si sapeva da tempo, ossia la crisi del sistema politico americano. A ravvivare la patetica scena dei candidati è arrivato il settantacinquenne senatore del Vermont Bernie Sanders, il quale si è autodefinito come un democratico socialista, raccogliendo un certo consenso che sta crescendo. In un sistema dove il capitalismo è stato sempre bandiera, e l’antisocialismo una religione, dove certe idee sono state perseguitate ed escluse dal dibattito politico e bandite dai media, la cosa incuriosisce.

Sanders nella sua sfida all’ex segretario di Stato Hillary Clinton ha fatto proprio il tema della disuguaglianza sociale e le macchinazioni di Wall Street. Tale atteggiamento ha suscitato una risposta popolare superiore a quanto ci si attendeva, segno che la crisi che ha devastato la classe media americana sta producendo effetti anche a livello ideologico e politico.



Sia ben chiaro, il socialismo con questa gente non c’entra nulla, si tratta solo di nostalgia per i bei tempi andati, quando la classe media americana poteva contare su opportunità di lavoro e redditi elevati. E tuttavia questo interesse è nondimeno reale e segnala come le persone si stiano interessando di questioni sociali ed economiche fondamentali, laddove esse sperimentano che le loro condizioni di vita sono peggiorate a vantaggio di un’aristocrazia capitalista criminale, e che gli Usa stanno combattendo, nonostante le promesse di Obama, una guerra perpetua.

Tuttavia nulla ancora porta queste persone a considerare la questione in modo più radicale, cioè a considerare che il progresso compiuto dal capitalismo consiste nell’aver cambiato le forme dell’asservimento. Per arrivare a questa consapevolezza è necessario da un lato che le loro condizioni di vita peggiorino ancora e coinvolgano sempre più ampi strati sociali, e dall’altro lato si venga a formare un movimento di opinione che abbia per obiettivo della sua opposizione i fondamenti stessi del sistema economico-sociale e politico americano.

Tutto ciò trova, tra l’altro, una difficoltà oggettiva nel ruolo internazionale degli Usa, sotto il profilo strategico-militare, economico e della moneta. Un ruolo dominante che consente loro di drenare risorse dall’estero e di distribuirle in varie forme all’interno, controllando che i livelli minimi di sussistenza delle classi proletarie non scendano sotto una certa soglia.

Le idee economiche di Sanders si rifanno a quelle di un ex gestore di hedge fund, Warren Mosler, propugnatore della cosiddetta Teoria della Moneta Moderna, una serie d’idee che si concentrano sull’aspetto della circolazione monetaria e sulla tassazione, con un’incredibile concezione del ruolo della moneta, del credito e del debito pubblico. Con ciò eludendo le contraddizioni reali e oggettive del sistema, che fanno capo anzitutto al modo di produzione capitalistico. Questa teoria “moderna”, se presa sul serio, escogita una serie di trucchi, che chiamare “contabili” non è improprio, per aggirare gli effetti della crisi. Per certi aspetti può ricordare le iniziative finanziarie di quel furbacchione di Hjalmar Schacht.


Sanders è solo un altro imbonitore e millantatore che non può spiegare come il suo “socialismo” possa trovare spazio anzitutto nell’ambito di un partito politico che è controllato dalla grande finanza. Le sue proposte, come la rottura con le più grandi banche (vedi una legge che vada ben oltre la Dodd-Frank del 2010 e dunque il ripristino della legge Glass-Steagall), introdurre una tassa sulle transazioni di Wall Street, università gratuita, assistenza sanitaria universale, 15 dollari per il salario minimo, credito facilitato per le persone in difficoltà, non sono compatibili con l'attuale assetto economico e politico, anche se non è da escludere che talune di queste misure possano trovare una qualche applicazione. Sanders, se in buonafede, è solo uno specchietto per le allodole, per attirare degli sprovveduti e degli illusi al voto.

5 commenti:

  1. http://www.msn.com/it-it/notizie/video/i-robot-sostituiranno-5-milioni-di-lavoratori-entro-il-2020/vi-BBowkG7?ocid=spartandhp

    Tanto per aggiungere..

    Caino

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  2. "Rottura con le grandi banche/ Tassa sulle transazioni":-))))
    Sanders fai attenzione che ti ribalti con la golfcar
    nel primo laghetto disponibile dopo la prima buca.

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  3. In termini marxiani, la Teoria della Moneta Moderna si configura come un superamento del capitalismo in quanto essa ridefinisce il cosiddetto "esercito industriale di riserva" (=i senza lavoro) trasformando i disoccupati in occupati e rendendo quindi l'esercito industriale di riserva un VERO "esercito industriale di riserva" per mezzo del LAVORO GARANTITO (="JOB GUARANTEE"). Qui di seguito breve video di spiegazione di cosa sia il LAVORO GARANTITO:

    https://www.youtube.com/watch?v=KAcDY2L-yUo

    Un saluto,

    Fra

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  4. Io dubito che:
    1) il miliardario "socialista" sia un buonafede
    2)Se comunque la (1) fosse falsa egli possa concludere qualcosa di diverso dal fare "la fine dei gracchi " ( o dei kennedy :-) )
    3) la MMT possa funzionare fuori dai limiti posti appunto dal "furbacchione" cioe':
    a) riservare allo stato l' esclusiva della creazione del credito (altrimenti non ci sarebbe poco di diverso da adesso).
    b) creare solo credito equivalente alla produzione REALE stimolabile ( altrimenti si avrebbe solo l' "effetto zimbawe")

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  5. "...Con ciò eludendo le contraddizioni reali e oggettive del sistema, che fanno capo anzitutto al modo di produzione capitalistico..."

    No, qui c'è una visione di fondo sviante su cosa sia la MMT.

    La MMT è solo uno STRUMENTO. Punto. Uno strumento in grado di descrivere la "PARTE SIMBOLICA" (spiego più sotto) dell'economia. In altre parole si tratta di uno STRUMENTO utile a comprendere il funzionamento di ogni tipo di sistema economico in cui sia presente lo strumento monetario, che sia un'economia monetaria di produzione (=capitalismo), un'economia di piano, etc. Ergo la MMT è in grado di descrivere dal punto di vista "economico-simbolico" sia i sistemi capitalisti che quelli comunisti. In quanto si tratta di uno STRUMENTO. Uno strumento di descrizione della "PARTE SIMBOLICA" dell'economia: moneta, debito pubblico, deficit e surplus, debiti e crediti, etc cioè tutto ciò che riguarda l'economia è che è esclusivamente un costrutto simbolico umano.

    Il "COME" produrre, cioè le modalità di produzione, sono invece qualcosa che riguarda la "PARTE REALE" dell'economia.

    Non so se mi sono spiegato: la MMT non è che "eluda" il tema, semplicemente la MMT è nata con un'altra funzione. Una funzione di descrizione della "PARTE SIMBOLICA" dell'economia.

    Ed è fatta apposta così. Sarebbe come lamentarsi di una bicicletta per via del fatto che non ha il motore. E' ovvio che non ha il motore: è una bicicletta!

    La MMT può essere utile alla costruzione di una visione socialista, ma non può essere essa stessa identificata come una visione di società in quanto non lo è. Si tratta di uno STRUMENTO, che in quanto tale può essere utilizzato per raggiungere quegli obiettivi che noi ci poniamo come società, ma la MMT non dà degli obiettivi. Gli obiettivi sono invece il frutto di una visione "politica".

    Ad esempio, si veda questo spot di Bernie Sanders che si chiama "AMERICAN HORIZON":

    https://www.youtube.com/watch?v=ZpGqLSAaOw0

    Lo spot si apre con Sanders che dice:

    "There are those who say we cannot defeat a corrupt political system and fix a rigged economy, but I believe we need to lift our vision above the obstacles in place and look to the the American horizon."

    ("Ci sono quelli che dicono che noi non possiamo sconfiggere un sistema politico corrotto e dare una sistemata a un'economia truffaldina, io però credo che dobbiamo innalzare la nostra visione sopra ogni ostacolo e guardare all'orizzonte dell'America.")

    ...e poi Sanders spiega quali sono gli obiettivi che si pone: copertura sanitaria per tutti, università gratuita per tutti, etc. In altre parole qui Sanders sta enunciando degli OBIETTIVI.

    Pertanto: questi sono OBIETTIVI, che si pone Sanders, il quale evidentemente utilizzerà tutti gli strumenti di cui dispone (tra cui anche la MMT) per raggiungere tali obiettivi.

    ...E ho scritto appositamente "tra cui anche la MMT" in quanto ridurre il pensiero economico di Sanders alla sola MMT sarebbe un errore. La visione economica di Sanders è molto più vasta, ed essa comprende temi che non fanno parte della MMT.

    PS

    Invece, se si vuole approfondire il pensiero di Warren Mosler, il quale non si è mai definito "socialista" (né, a quanto mi risulta, ha mai preteso di esserlo), e che è considerato essere uno tra i creatori della MMT (insieme a Bill Mitchell, Randall Wray, Mathew Forstater, Stephanie Kelton, etc) qui c'è un'intervista atta a tale scopo:

    http://bottegapartigiana.org/progresso-sociale-e-prosperita-per-tutti-intervista-warren-mosler/

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