martedì 26 maggio 2015

L’unità sindacale che piace a Renzi: l’agenzia di viaggio



Ha dunque ragione Giuliano Ferrara quando, sorridendo beffardo, denuncia che i dati sulla disoccupazione sono gonfiati perché esiste molto lavoro nero? Come se dovessimo rallegrarci di tale situazione di meno disoccupati e più schiavi senza contratto. Anzi, prevalentemente si tratta di schiave, di decine di migliaia di donne che lavorano in agricoltura nelle condizioni che sono descritte in questa eccellente inchiesta. Da ciò che emerge, quindi, non si tratta nemmeno di lavoro nero, bensì regolarizzato, ipersfruttato e truffaldino. Non ho nulla contro le fragole, che hanno pure un bel colore, e nemmeno contro l’impiego delle gibberelline, ma a me fanno venire l’orticaria per più di un motivo. E non solo le fragole, naturalmente. Anche Ferrara e quelli come lui. Queste situazioni di sfruttamento all’osso sono molto più diffuse di quanto si dice, non solo in agricoltura, ma anche nell’edilizia e nelle manifatture più varie.

Per quale motivo dovrebbe essere preferibile un sistema sociale come questo a un sistema dove ognuno ha un lavoro regolare, tutelato e retribuito, dove non esiste la disoccupazione e le condizioni di lavoro e il suo prezzo non sono decise tra il padrone e il caporale? Il motivo è molto semplice: in tal caso non sarebbero più necessari i padroni e i caporali, e i Ferrara e i Renzi per guadagnarsi da vivere dovrebbero lavorare.

7 commenti:

  1. ma attualmente sono i renzi a lavorare in nero, al buio, senza sindacati, negoziando il proprio salario con caporali e padroni, menando le minoranze alla bisogna, facendo gli sbruffoni in piazza la sera. Credono, obbediscono, twittano.

    RispondiElimina
  2. Il vicepresidente dell'agenzia interinale che, alla fine dell'articolo, si duole dell'utilizzo di caporali da parte di due dipendenti ed afferma che "invece la nostra presenza doveva servire a regolarizzare situazioni off limits", è emblematica.
    "Regolarizzare situazioni off limits": così parla il caporalato 2.0.
    Brutti tempi anche per i "vecchi" e classici caporali, che vedono aumentare a dismisura la concorrenza con i nuovi contratti di lavoro e questi "regolizzatori dell'off limits".

    "Debellare la mafia dal corpo sociale", blatera la borghesia ad ogni retorica commemorazione.
    Intanto produce e riproduce un corpo sociale radicalmente e patologicamente mafioso, non potendo altrimenti.

    RispondiElimina
  3. Quando invece hai parlato di Astrazione,invece penso proprio che ti riferissi al metodo scientifico applicato da Marx e da Engels ,nella decifrazione dei fatti,una cosa che per un verso è da un lato capibilissimo ,ma per converso non di facile fruibilità per le masse di cui sopra.
    Ti riporto in merito un" suntito" che non ricordo più dove aver letto. ma che avevo annotato tempo fa : "Se si comincia con il reale ,si ha solo una rappresentazione caotica dell'insieme ma, precisando più da vicino,si perviene ad astrazioni sempre più sottili,fino a giungere alle determinazioni più semplici.Da qui poi si tratta d'intraprendere il viaggio all'indietro,fino ad arrivare di nuovo al reale,ma questa volta non con una caotica rappresentazione di un insieme,bensì come ad una totalità ricca...
    Tutto sommato penso, (correggimi se sbaglio) che a grandi linee ,questo sia stato il percorso usato dai "vecchiotti" per giungere a definire, non senza fatica alcune delle leggi fondamentali,che tu molto chiaramente hai citato e ricitato,ai fini di spiegare di come stanno le cose realmente e di cosa muove in ultima analisi le odierne "convulsioni.
    Molti commentatori ,pur non diconoscendo del tutto queste analisi, e come potrebbero,tentano di confutare i risultati che alcune "applicazioni"di tali leggi ,hanno portato e mi riferisco alla Rivoluzione di Ottobre e al Leninismo, facendo un unico fascio del prima del durante e del dopo..e quale brillante risultato finale altro non hanno di meglio, che attaccare l'unico testo che è il meno scientifico del lavoro dei" vecchiotti" e cioè il" Manifesto" ,che era ed è evidente, solo una proposta politica, un phamplet di battaglia immediata,per i proletari del tempo.Si sono accorti da tempo della "privatizzazione della Politica"e persistono indefessi nel reclamare un ritorno alla sua autonomia,rifiutando il dato ,come se le sorti della Democrazia e le decisioni fossero realmente in mano alle masse che decidono nelle urneMi sembra il tutto una sorta di Schizofrenia acuta,a meno che non mi si dimostri che le tesi di fondo di Marx ed Engels, siano completamente errate,ma mi sembra che ci girino ben alla larga,tutt'alpiù altro non hanno (o gli resta) che riferirsi a Popper,con il suo meccanico a spizzico, e il suo zizzagare,(tra l'altro anche zizzagando ,si può finire in un burrone)..Se la storia insegna qualche cosa ,se la vadano a ristudiare.Non parlo poi dei Niciani di sx ,dei seguaci di Focault e similia,di cui molta cultura della sx antagonista è ancora pregna.Concludendo questo lungo pistolo di cui mi scuso,l'ultimo tuo post , altro non fa che richiamare una legge chiara,"oggi e da tempo è in corso la vera grande guerra che si stia combattendo in questo momento, e cioè la guerra contro i Salari, difficile però da comprendere.
    Attendiamoci però disastri.
    Seconda parte

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sul Manifesto non sono d’accordo: è sì un pamphlet divulgativo ma è già una prima descrizione del movimento storico sviluppata con il metodo del materialismo dialettico.

      Elimina
  4. Cara Olympe,
    intanto ho commesso un errore che vado a correggere,poiché il pezzo sull'astrazione era preceduto da questo,che propongo in quanto perso nei meandri del mio pc :
    Cara Olympe.
    scusa se mi riferisco ancora al vecchio post ,l'Intimo Arcano,ma in quel testo ,tu hai citato due parole chiave ,che sono :"Astrazione" e "Politica intesa come rapporto dialettico con il potere economico".
    In particolare poi, rispetto al lato politico dei recenti avvenimenti della Grecia,e alle elezioni in Spagna e Polonia,non è necessario essere dei grandi intenditori o studiosi di "cose internazionali", per dedurre che almeno per il momento, si assiste ad una divaricazione delle tendenze elettorali tra Nord e Sud Europa ,nel caso si faccia riferimento ai resti dei partiti tradizionali che hanno dominato la scena del 900.Tuttavia ,un dato, sembrerebbe predominare sia che si tratti di DX (xenofoba e razzista),che di Sx antagonista," dato" ,che apparentemente accomuna le vittorie elettorali e cioè il tentativo di rifiutare la UE e la sua politica economica,accompagnato anche dall'altro tentativo di recuperare spazi di manovra nazionale da spendere sul piano di un futuro quanto mai incerto quadro di rapporti con le altre Potenze ,fuori UE.In questo panorama è da notare anche che esiste una profonda divaricazioni di interessi ,per esempio tra Nord e Suda,vedasi il caso del caso "Donbass,Ucraina e Russia, laddove il Sud Europa digerisce malamente le sanzioni contro la Russia ,mentre al Nord prevalgono istinti secolari aggressivi ,verso il mondo slavo in genere,anche in prospettiva dello scontro che si va prefigurando contro l'altro Mondo ,quello Cinese.Dove porterà tutto questo,non è dato di prevedere,ma di sicuro non vedo "nulla di buono all'orizzonte",considerati anche i precedenti storici.
    Di sicuro però, stiamo assistendo ad un momentaneo "impasse",del processo di integrazione e dico" momentaneo" proprio in considerazione del "principio dialettico".Di questi fatti se ne stanno accorgendo un pò tutti,e quando dico tutti, mi riferisco ai soli addetti ai lavori,poichè sperare per il momento in un salto di qualità nel pensiero delle "masse rincitrullite" è pura utopia,la consapevolezza ,oltre l'orticello ,lo sguardo oltre l'orizzonte del campanile....
    Prima parte

    Ps- In merito al Manifesto,lungi da me negare il suo valore,la mia considerazione era espressa nel senso della "critica " di coloro che accettando molte categorie marxiane, ne criticano le previsioni in esso contenute,per es sulla proletarizzazione e sulle due classi.
    Tipico ancora è poi legare il tutto ai risultati del cosiddetto socialismo reale , o stalinismo,facendo quasi tutt'uno tra Lenin e Stalin,senza prendere in considerazione la categoria del capitalismo di Stato


    RispondiElimina