martedì 17 luglio 2012

Il nome delle cose


Sono passate un paio di settimane da quando ho scritto dell’ennesimo scandalo finanziario, quello del Libor, e ora finalmente anche la grande stampa e i blogger d’accompagno si stanno accorgendo di cosa si tratta effettivamente. Salvo dire che “è esattamente proprio il capitalismo che non vogliamo”. Qual è allora il capitalismo che piace? Ah, già, quello delle regole, quello dello Stato che sa tenere a freno gli antagonismi di classe ma che per regola è lo Stato della classe più potente ed economicamente dominante che, proprio per suo tramite, può tenere sottomessa e sfruttata la classe dei salariati.

Non si rendono conto che abbiamo di fronte un capitalismo che non si occupa più della produzione delle merci, ma solo dello scambio, e nemmeno più dello scambio materiale delle merci. Questa classe sociale, senza avere parte qualsiasi nella produzione o circolazione materiale delle merci, è posta alla direzione della società nel suo complesso e ne assoggetta, non solo economicamente, i produttori. Una classe di parassiti, di veri e propri truffatori, che si fa passare per utile e indispensabile, che con l’estorsione di quote considerevoli di ricchezza sociale determina crisi che mettono in ginocchio la società. Che cos’altro sono oggi un banchiere e una banca? Vogliamo chiamarli con il loro nome?


Tenuto conto che le vere notizie sono segrete e tutto il resto è chiacchiera, vediamo come da un lato la Germania stia giocando sporchissimo con lo spread, in tal modo attira capitali e finanzia la sua economia gratis, e dall’altro vi sono paesi che stanno procedendo a uno smantellamento del welfare senza precedenti, salvaguardando naturalmente alcune spese come quelle degli armamenti, svendendo i beni pubblici e regalando quelli demaniali come le spiagge e le acque. Tutto secondo i dettami del neoliberismo. Questo è il capitalismo, caro Gilioli, non ne conosciamo altri, né il capitalismo si fa scrupolo di noi e delle nostre idee in merito.

9 commenti:

  1. perfetta descrizione del " capitalismo oggi".

    ma per fronteggiare questa bestia si deve fare prima di tutto piazza pulita delle solite " anime belle" che ogni volta ,davanti ai soliti disastri, scoprono con " amara maraviglia" che " lo scorpione punge"
    ws

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  2. I recently came across your blog and have been reading along. Nice blog. I will keep visiting this blog very often.

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  3. Sbaglierò, ma secondo il mio modesto parere, il capitale è per sua natura ...liberista. Quindi parlare di neoliberismo, è forse fuorviante. Saluti

    F.G.

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    1. Caro FG, c'è un motivo, c'è un motivo storico per cui si parla di neoliberismo e non semplicemente di liberismo. non voglio toglierti il piacere di scoprirlo da te. cari saluti

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    2. Qualche indizio cara Olympe?

      F.G

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    3. http://www.pbmstoria.it/dizionari/storia_mod/l/l070.htm

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  4. Eh ma qua ci sono dei geni che hanno capito tutto, Madame Olympe, che ne sai lei... Si faccia due risate: http://www.lettera43.it/economia/macro/italia-serve-la-bancarotta_4367557970.htm

    Saluti

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