mercoledì 25 luglio 2012

La lunga estate

L’art. 658 del codice penale intona: Chiunque, annunziando disastri, infortuni o pericoli inesistenti, suscita allarme presso l'autorità, o presso enti o persone che esercitano un pubblico servizio, è punito con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda da lire ventimila a un milione. 

Ci sono siti internet molto noti e con tutte le caratteristiche della testata giornalistica che scrivono: Ma quanto sono impegnati! Ma quante telefonate! Ma quanti amici... Da Palazzo Chigi è tutto un avvertire: togliete i soldi dai conti correnti, sono cazzi, non si passa agosto! Chi ci rimetterà sono solo i poveri ignari. Sempre più poveri.

Più che l’ansia di perdere denaro è la paura di questi ignoranti – sempre se la cosa corrispondesse al vero – di fare la figura dei fessi. 

Anche Il Sole 24ore non scherza: «Troppe voci, troppo insistenti, parlano in questi giorni di un'ipotesi allo studio per fare cassa: il congelamento delle tredicesime dei dipendenti pubblici e di buona parte dei pensionati». A lanciare l'allarme è la Confesercenti. In una nota, l'associazione chiede quindi «al Governo di smentire tale voce che avrebbe il solo esito di allontanare una qualsiasi forma di ripresa», provocando «un drammatico autogol economico che manderebbe i consumi in tilt».

E che dice il ministro interessato, tale Filippo Patroni Griffi a proposito di tale “notizia”? «L'ho appresa oggi dalle agenzie». Un ministro, degno di tale nome, è tenuto a confermare o smentire queste “notizie”, non a prenderne semplicemente atto. E i partiti che sostengono questa maggioranza? Meglio non parlarne.

Di qui ad agosto, per non parlare poi di settembre, ne vedremo delle belle. Come se non bastassero le dichiarazioni dei caporioni d’oltralpe, puntuali a ogni vigilia nella quale c’è da correre dei rischi. Scrivevo domenica: non è un caso che si aspetti fino a settembre una decisione della corte costituzionale tedesca sui famigerati Ems e il fiscal compat. Nel frattempo, verrà creato il panico ad hoc, non saranno pochi coloro che correranno in banca a prelevare il loro gruzzoletto per metterlo sotto il materasso. I patrimoni hanno già fatto fluire scientificamente i capitali evasi in portafogli sicuri, in tal modo i tedeschi prendono i classici due piccioni con una fava.

Tutto questo a confermare le regole dei dolorosi anni Trenta, cioè gli effetti riuniti della follia capitalistica. È vero che la Finanzkrise del 1929 fu determinata dalla penuria di capitali e che invece questi oggi fanno a gara per raggiungere la Germania, ma ben presto questa dovrà misurarsi con una netta diminuzione degli investimenti industriali e delle esportazioni (il 60% delle sue esportazioni è con l’Europa). Questione di tempo.

Lasciare paesi come la Spagna con le casse vuote è molto pericoloso per la stabilità del sistema, anche se ciò serve allo scopo di purificare gli hidalgo e renderli più docili. Quando un ministro delle finanze dà l’annuncio che non c’è più un soldo, in un mondo dove le parole corrispondessero alla realtà non resterebbe altro da fare che un massacro. E il contagio sarebbe questione di ore.

1 commento:

  1. http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/8141/

    Olympe le segnalo questo editoriale di oggi de Il Manifesto dove si dice con serafica e ignorante tranquillità che un paese con sovranità monetaria "non può fallire". Ma stiamo scherzando? O forse ancora crediamo alla bufala dell'Islanda? Il paese artico, checché se ne dica in giro, pur avendo moneta sovrana (la corona) fu infatti tra le prime vittime della crisi finanziaria del 2008 ed è uscito dalla bancarotta grazie anche agli aiuti del FMI.
    Quindi, questi de Il Manifesto, detto alla romana: "de che stanno a parlà?"

    Saluti

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