sabato 28 luglio 2012

Più mitili per tutti


Ho scritto altre volte che il voto a Grillo e al suo Movimento può sembrare il male minore ma in realtà non porterà a nulla di concreto. Primo, perché la sua proposta è povera, fatta di ritocchi; secondo perché la politica nazionale, al punto in cui siamo, può poco; poi, per il motivo già detto tante volte, ossia la quantità di tutto ciò che ci viene imposto e inflitto ha già superato la soglia oltre la quale il riformismo possa portare a un cambiamento effettivo senza rompere violentemente con i vecchi equilibri.

Un esempio? Il post che pubblica il sito di Grillo oggi. A scrivere è uno degli Amici di Grillo a Taranto. Dopo averci raccontato un po’ di questo e un po’ dell’altro, conclude immancabilmente e democristianamente:

Ora c’è necessità di cambiare il tutto, di ripensare a un nuovo modello, che dia la possibilità di vivere agli abitanti senza dover scegliere tra lavoro o salute e non è più tempo di verificare se uno stabilimento vetusto possa continuare a marciare ancora per qualche anno prima di spegnersi “naturalmente”. Noi siamo con i cittadini e con gli operai, con i mitilicoltori e con gli allevatori. Solo unendoci potremo ottenere il rispetto del territorio, degli abitanti e il recupero della dignità. Lavorando insieme per costruire il nostro nuovo futuro. 

C’è da aggiungere altro? Sono con tutti e contro tutti. Dicono: Oggi tutti hanno imparato che atteggiamenti omertosi non bastano ad assicurarci la felicità. Torniamo a discutere insieme in piazza e in rete.

La felicità? Qui si tratta di decidere sulla più grande acciaieria d’Europa, se deve continuare o chiudere. C’è poco da discutere, devono dire in concreto cosa propongono di fare ora. L’acciaio o i mitili non inquinati? Entrambe le cose, subito, non si possono avere.

E allora incalzano il ministro: Quando Clini afferma che l'Ilva di Taranto potrà adattarsi alla normativa europea in 4 anni, sembra più il ministro del Lavoro con allo sviluppo economico che il ministro dell'Ambiente. Noi siamo convinti che in 4 anni si possano realizzare e costruire alternative alla grande industria molto importanti e dare lavoro a tutti i lavoratori dignitoso e sano. 

Quali alternative alla grande industria? La pesca dei mitili, l’agricoltura, l’edilizia e i lavori pubblici? Altro caporalato e immigrazione, ancora corruzione! Cosa ci può far credere che le cose cambieranno? E soprattutto nei quattro anni in attesa della redenzione, cosa si fa? Sussidi, risarcimenti, corsi e “perfezionamenti”. Troppe volte si è visto come i piani di riconversione (su cosa?) hanno portato solo sperpero di risorse. Chi ha votato per tanti decenni la classe politica locale e nazionale, in cambio di cosa l'ha fatto? A Taranto avrebbero dovuto tenere dapprima efficienti e pulite le strade, il bilancio comunale in pareggio, ecc.. Piccole cose, ma sarebbe stato un buon inizio di "normalità".

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