È sicuramente significativo, nell’ordine emblematico di quest’epoca, ossia in attesa della catastrofe prossima ventura, causata da un meteorite o dal crollo delle banche, che una coppia americana – scrive Le Monde diplomatique – si vanti di aver sistemato in un nascondiglio del proprio giardino viveri per cinquant’anni (da consumarsi preferibilmente entro il 2062, evidentemente) e venticinquemila munizioni, queste ultime da usarsi contro la minaccia degli “zombie-disoccupati” che non mancheranno di arrivare dalle grandi città. Si tratta della “ricollocazione strategica”, della vita post-apocalisse, di imparare a far crescere fagioli, cavoli o rape svedesi, ovviamente farsi il pane, allevare polli e cucinare marmellate a fuoco lento, nonché curarsi con l’aloe, ma quella vera! La freschezza e i sapori del bel tempo antico, antichissimo.
Naturalmente è gente coalizzata e organizzata quella che si sta preparando al peggio puntando ad una vita in stato di grazia, come James Wesley Rawles, ex impiegato che vende le sue opere sul tema della risorgenza di una mentalità agraria in diverse centinaia di migliaia di copie, vivendo il nuovo stile con la famiglia in un ranch segreto. Non mancano le offerte di carte sulle “attività terroristiche sospette”, nonché le istruzioni per realizzare il vostro bunker e su come si organizzano i turni di guardia.
Che essi stessi siano consumatori compulsivi, non li sfiora nemmeno il dubbio. Continuano ad acquistare derrate alimentari e farmaci (che hanno pure una scadenza), vestiario e soprattutto armi e munizioni, attrezzature ed equipaggiamento di ogni genere. Insomma, non ci si accontenta del minimo vitale, ma si vuole essere assicurati anche sul piano accessorio. Ai più pessimisti, sono venduti dei set da “nove mesi per quattro persone”. Ma vuoi mettere la soddisfazione di accendere un fuoco senza fiammiferi o farsi da soli il sapone con gli ingredienti in commercio, quali borato, carbonato di sodio e grattugia, venduti nel vicino supermercato?
Naturalmente girano anche le analisi sulla situazione finanziaria, dal cui tracollo ci si aspetta la prima causa di catastrofe e dalla quale potranno salvarsi pochi eletti, quelli che ad essa si sono predisposti di tutto punto da tempo, senza speranza che il mondo possa proseguire dopo il capitalismo, cioè un mondo cupo e primordiale dove non esiste la carta di credito ma solo il baratto tra fagioli e patate.
Parliamo di cose serie:
RispondiEliminaIrisbus, D’Alema: “Se mandiamo affan… Marchionne poi quello chiude”.
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/07/23/irisbus-dalema-faccia-faccia-operai-catene-davanti-montecitorio/202228/
E questi due:
RispondiEliminahttp://qualenergia.it/articoli/20120719-arriva-il-soccorso-ai-cicli-combinati-a-gas-danneggiati-dal-fotovoltaico
http://qualenergia.it/articoli/20120723-le-rinnovabili-italiane-e-il-nodo-dei-sistemi-d-accumulo