Se n’è parlato meno di ora, ma abbastanza
perché sappia come sono andate le cose,
e tu che sai tutto sei certo infornato.
A. Moro, lettera a Flaminio Piccoli, resa nota nel settembre 1978
Metter insieme alcuni chili di esplosivo, tritolo, e farli brillare, non è cosa tecnicamente facile, così come non è semplicissimo procurarseli. Se poi si vuole far saltare un manufatto, bisogna avere anche altre competenze, non è questione di miccia corta e miccia lunga. Concediamo invece che premere il pulsantino del timer può farlo chiunque, anche un bambino, un analfabeta, un picciotto che fuma e lascia le cicche sul posto.
Procurarsi seicento chili di tritolo, senza lasciare tracce, non è cosa semplice nemmeno per un’organizzazione criminale di alto profilo. Non bastano le cartucce d’innesco e l’occorrente per farli esplodere nello stesso istante, servono degli specialisti, di quelli molto bravi. Per collocare l’esplosivo non è sufficiente “metterlo” dentro un tunnel, bisogna posizionarlo a dovere, stimare il quantitativo necessario secondo certi calcoli non elementari. Anche qui serve gente con esperienza, che sa cosa fare e che non può sbagliare. Per sapere quando passa “chiddu” sopra quel tratto di autostrada, non basta aspettare la luna piena.
Per raggiungere lo scopo, bisognava ripetere l’impresa poche settimane dopo, e quindi fu necessario aver predisposto tutto prima. E questo non è dettaglio.
Insomma, sarebbe ingiusto e ingeneroso attribuire tutte queste cose ai soliti personaggi, seppur necessari per pentirsi delle cicche. Ciò che cambia, a volte, sono gli obiettivi, invece non cambia mai lo scopo, qualunque sia lo spettacolo messo in scena. E lo scopo, in questi casi, non è mai quello dichiarato.
Presto tornerà dappertutto il tempo dei disordini a turbare i sonni delle classi dominanti, e già ora i patetici ideologi in cerca d’idee s’accorgono che il pubblico li sta abbandonando. E anche i difensori di questo vecchio mondo, estremisti del consenso, sotto il cui comando finora hanno trovato impiego, dovranno lasciare la toga e le loro trite banalità e trovarsi in fretta un nuovo padrone e giurare su una nuova fede.
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