martedì 8 maggio 2012

I conti della serva



Segnalo un post da un blog finanziario: questo. Niente paura, parla di “conti della serva” e li illustra anche in una tabella che appunto una qualsiasi anima comune è in grado di comprendere bene. Non lo segnalo perché dice sostanzialmente le stesse cose che vado ripetendo da anni, facendomi sentire meno il peso della solitudine, ma perché sostiene esattamente ciò che scrivo nel blog da mesi: Monti non capisce un cazzo di economia reale (o fa di tutto per farcelo cedere). Naturalmente nel post il linguaggio è un po’ più raffinato, si dice che Monti “viene da Marte” e “questo insieme di tecnici e professori che formano il governo, viste le idee che circolano nelle loro menti e le convinzioni che hanno e che sembra non conosca i dati …, porterà l’Italia al disastro irreversibile”. Non è solo l’Italia a essere in tali condizioni, se ciò serve a consolare.

Segnalo il post anche per un altro motivo, perché all’inizio in esso è descritta in modo molto chiaro la trattativa in corso tra il segretario al tesoro Usa Timothy Geitner  e le autorità cinesi in tema di regole del WTO. Quelle regole che sono all’origine del disastro.

Come scrivevo il 7 marzo scorso, in Asia vive quasi il 60% della popolazione mondiale, con aree come l’Indonesia e la costa cinese dove la concentrazione è di 1.000 ab/km2. Una riserva illimitata di manodopera e di potenziali consumatori. In base agli accordi internazionali WTO questo pianeta è entrato in concorrenza a costi irrisori con paesi come l’Italia, dove l’unica risorsa sono le braccia di chi lavora. Crediamo realmente – come sostengono certi furfanti – che ci si possa salvare dal disastro sul piano della competizione?

O dobbiamo – aggiungo – dar retta alle farneticazioni di Scalfari e alla sua teoria dei vasi comunicanti, in attesa che si raggiunga un livello di equilibrio economico e sociale tra oriente e occidente? Anche se si arrivasse a questo, sarebbe a babbo morto.

10 commenti:

  1. Infatti se non ci fossero stati i lavoratori del sud, manodopera a basso costo indigena, quelli del nord la "fabbrichetta" se la potevano pure scordare.

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  2. Ho letto il post della serva (grazie per la segnalazione). Quello che non capisco - e lo dice uno che di Monti pensa tutto il male possibile - è perché ce la si debba comunque prendere con lui, dal momento che non può fare nulla di diverso da quello che sta facendo. Non può non solo perché non è strutturalmente in grado di pensare a soluzioni diverse, non solo perché di soluzioni al problema non ce ne sono al di fuori di una rivoluzione mondiale che naturalmente non verrà, ma anche perché non potrebbe neanche se volesse. Oltretutto non è nemmeno un politico professionista eletto da gonzi che dovrà rimangiarsi il programma per i gonzi fino al penultimo capoverso, come Hollande. L'autore del conto della serva sembra alludere ad un'implosione dell'Europa delle banche come all'unica possibile via d'uscita dal tunnel verso il disastro. Ma non ci sarà alcuna implosione, il sistema non è (ancora) sufficientemente instabile.
    mauro

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  3. caro Mauro, molte domande. vedo di rispondere.

    monti ha delle responsabilità precise, per le scelte che ha fatto. ma anche non segliere comporta delle responsabilità. fare il premier non è un obbligo, farlo a certe condizioni e non ad altre, è un'opzione.

    è vero, come ho scritto più volte la soluzione non sta in monti o nella merkel.

    chiaro che sul piano delle soluzioni e delle questioni strategiche io la pensi diversamente dall'autore del post segnalato. ciò non significa che neghi valore ad alcune sue riflessioni e che non riconosca dignità a chi la pensa diversamente. come la penso io è ampiamente documentato nel blog. qualche volta la mia posizione piò apparire contraddittoria, nei dettagli o su alcuni aspetti. il fatto è che mi sforzo di non avere idee fisse.

    grazie per le osservazioni. ciao

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  4. Ho letto "i conti della serva" tuttavia mi rimane una domanda negli altri costi e' compreso nei conti? e quando aumentera' non cambiera' quei numeri a favore delle produzioni locali?

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  5. Se Monti fosse stato un bravo economista, come qualcuno lo decanta, di certo il disastro a cui siamo destinati non avrebbe motivo di verificarsi. Come Travaglio suggeriva in un suo articolo , un gruppo di casalinghe al posto dello staff di Monti avrebbe fatto meglio dell'attuale Governo. Se l'Europa, o meglio dire, se i leaders europei non provvederanno subito a rendere l'Unione più salda salvaguardando gli interessi dell'intera comunità, penso che le riflessioni di gaolin sui conti della serva si verifcheranno esattamente come descritti.
    Speriamo di no.

    Buona Serata Olympe

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  6. la tabella è solo indicativa. in realtà il costo del lavoro italia - cina risulta solo 2,5 più favorevole per la cina. in realtà il costo del lavoro in cina è 7-8 volte inferiore (nella più favorevole – per noi – delle ipotesi). In India può arrivare a 30 volte. perciò non c'è compensazione "altri costi" che tenga.

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    1. mmmh la tua risposta non mi convince granche' devo dire. La mia idea e' che la funzione altri costi - i.e. spostare una merce dalla CIna all'Italia per esempio - e' funzione diretta del costo del petrolio, e in realta' lo e' gia' visto che la Fiat produce le 500 in Serbia e non in India. Per cui non penso si possa liquidare la faccenda in maniera cosi' semplicistica discutendo solo del costo del lavoro, che poi e' pure una argomentazione capziosa.

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  7. Purtroppo, nonostante le chiarissime semplificazioni, credo che il conto della serva sia davvero fedele alla realtà.
    Tralasciando per un attimo la fase di reazione fermandoci solo alla critica, ritengo che Mario Monti non possa essere assolto in nessun modo nel suo operato. Nonostante anche lui sia servo di se stesso, delle sue idee che continua e continuerà ad insegnare come la verità rivelata alla Bocconi, trasmettendo il germe a generazioni di futuri dirigenti, non posso credere che una persona della cultura di Monti non abbia coscienza dell'assoluta fallacia delle sue cure.
    Questo, purtroppo, lascia spazio a svariate teorie di complotto ( che complotto non è, in quanto tutto alla luce del sole) su cui i superficiali si fiondano e su cui il sistema sguazza per delegittimare le pur giuste proteste.
    Per quanto concerne la mia personalissima opinione, credo che il sistema non sia ancora saturo e maturo perché si verifichi un implosione. Anche se coscientemente non vedo alternative all'implosione, visto che ogni forma di riformismo verrà inglobato e funzionalizzato dal sistema vigente. Purtroppo l'Evoliano "cavalcare la tigre" sembra diventato più caro alla sinistra riformista che alla destra sociale. Purtroppo la tigre finisce sempre per mangiare il suo cavaliere! La globalizzazione è ormai in fase troppa avanzata per essere fermata tramite mezzi canonici. Servirebbe "l'evento", ma, come già detto, i tempi non sono assolutamente maturi ( l'avanzata dei cinque stelle ne è una dimostrazione lampante).
    Saluti e complimenti per il blog.

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  8. Che i tempi non siano maturi inizio a temerlo anche io.

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