A leggere i giornali e a sentire i commentatori, dopo
le elezioni di ieri in Francia, è netta la conferma di avere a che fare, nel
caso dei giornali, con gentaglia che mente per contratto e, nel caso dei
commentatori, con dei servi che devono ripetere convinti che ha vinto uno di
sinistra, sia pure riformista.
La sinistra riformista, intrallazzata con il modo
economico e finanziario, serve per mantenere in piedi la roulette delle
elezioni e della democrazia truccata. Ha vinto con la parola d’ordine che “l’austerità
non diventi un destino ineluttabile”. Dopo le elezioni legislative di giugno,
Hollande dovrà gettare la maschera e procedere a ristrutturazioni del modello
sociale francese molto profonde. Tra cinque anni le fazioni della borghesia se
la giocheranno di nuovo, magari scaricando Hollande così come ora hanno mollato
Sarkozy.
Racconteranno d’intese tra Francia-Germania e Italia
sulla crescita, su questo e quell’altro. Cazzate. La politica è l’espressione
concentrata dell’economia. Il modello economico dominante è quello della
Germania, orientato all’esportazione e al suprlus commerciale. Strauss Khan su
questo punto, pochi mesi prima dello scandalo, era stato molto chiaro quando
definì la Germania come “arcipeccatrice”.
La crisi del debito ha rivelato la debolezza
dell’Europa dell’euro, le tensioni sociali che si profilano sempre più aspre
faranno il resto. Il Sud Europa è spacciato se resta nella moneta comune e
anche per la Francia le cose non andranno meglio, ma sia la Germania che la
Francia non possono permettersi che la seconda potenza commerciale del
continente, l’Italia, esca dalla prigione dell’euro.
L’ampiezza del mutamento in atto, la profondità del
declino economico, sociale e politico, non rendono credibile che le vecchie
strutture di governo nazionali e comunitarie possano in qualche modo invertire decisamente la tendenza.
Anche per quanto riguarda una politica estera se non comune ma almeno
allineata, la recente vicenda libica ha parlato chiaro: la UE è un fallimento
completo. Intanto il dibattito politico in Italia prosegue sulle percentuali
elettorali del “virgola qualcosa”.
Gentile Olympe,
RispondiEliminaSulla frase "la politica è l'espressione concentrata della politica" mi è venuto in mente un dado per la minestra.
A proposito di elezioni. In un altro post consigliava l'astensione dalle urne (a me farebbe piacere vedere l'ostensione delle urne). Ancora non ho capito a che servirebbe non andare a votare.
Se gli imbianchini le consentono, mi illumina?
Saluti cordiali,
Ettore.
caro Ettore, non ho scritto che la politica è l'espressione concentrata della politica", ma invece che La politica è l’espressione concentrata dell’economia. la minestra non è la stessa.
RispondiEliminaper il resto, mbianchini permettendo, cosa vuoi che illumini più di quanto non abbia già scritto (vedi il post precedete).
lo so, in generale, non è molto popolare scrivere ciò che le persone non vogliono sentirsi dire e cioè che le elezioni sono un bluff.
molti saluti a te.
Gentile Olympe,
Eliminagrazie per la risposta. Avevo letto bene e virgolettato male, mi scuso. Ho capito che le elezioni servono per battere un poco di (gran)cassa e agli onesti vengono piombate le ali. Rimango col mio dubbio.
Buonanotte.
Le elezioni sono un bluff ma in Italia abbiamo la novità che tutto il mondo ci invidia, il vento rivoluzionario che spazzerà via i vecchi partiti artritici: il fantastico M5S!! Vieni anche tu nel M5S! Hai meno di 40 anni? Sei GGGGGGiovane? Sei tendente a destra, ma anche un po' a sinistra, insomma come ti viene più comodo al momento? Sei per il "popolo"? Sei incensurato? BENISSIMO! Noi puntiamo a "raccogliere tutta la gente che non vota più, i delusi" (cit. grillino). STICAZZI quello che pensi o che pensavi. STICAZZI dei partiti che votavi prima e se hai un'ideologia ben salda. Sei deluso dai politici moderni? Getta alle ortiche la tua ideologia e abbraccia il NUOVO CHE AVANZA, abbraccia il SENZA IDEOLOGIA ma per il POPOLO: unisciti al M5S!!
RispondiEliminap.s.: anticapitalismo NON incluso.