Che le idee dipendano dal corso delle cose è faccenda
ancora dura da digerire. Per esempio, è passata finalmente l’idea che la
produzione sia sottoposta a leggi economiche, tuttavia resta salda la
convinzione che per quanto riguarda la distribuzione della ricchezza, questa
dipenda dall’influenza che esercita la politica sulla società e fattori
consimili. Ecco che la crisi del capitalismo viene in generale intesa essenzialmente
come il portato di scelte politiche sbagliate o sbilanciate. Ha un bel sottolineare
Marx che egli concepisce lo sviluppo della
formazione economica della società come processo di storia naturale (Pref. al Libro I).
Questo non esclude che
determinate situazioni e personaggi non possano giocare un ruolo nella storia,
ma non c’è da farsi illusione alcuna per quanto riguarda la leadership europea
attuale. E del resto la crisi dell’Europa, economica, politica, sociale,
demografica deve essere considerata in una prospettiva storica completamente
diversa da com'è rappresentata, in generale, dai media.
Joshka Fischer, ex leader dei Grunen ed ex ministro degli
esteri tedesco, in un’intervista al Corriere
della Sera di tre giorni fa lucidamente osservava:
«Sono stato
spesso a Venezia, ma solo alcuni mesi fa, per la prima volta ho dormito in
laguna. Un’esperienza indimenticabile: alle sette della sera, la città era
vuota, nulla sembrava vivo. E allora ho pensato alla Serenissima, alla grande
potenza che ha dominato il Mediterraneo e parte del Medio Oriente, esercitando
per secoli una forte egemonia economica, politica e culturale, ridotta a un
bellissimo museo deserto. Vogliamo che anche l’Europa diventi questo? Non
credo, ma potremmo esservi molto vicini».
Non dipende più da noi.
...oltre al riferimento a Venezia, vi è anche questo passaggio:
RispondiElimina"Per due volte, nel XX secolo, la Germania con mezzi militari ha distrutto se stessa e l'ordine europeo. Poi ha convinto l'Occidente di averne tratto le giuste lezioni: solo abbracciando pienamente l'integrazione d'Europa, abbiamo conquistato il consenso alla nostra riunificazione. Sarebbe una tragica ironia se la Germania unita, con mezzi pacifici e le migliori intenzioni, causasse la distruzione dell'ordine europeo una terza volta. Eppure il rischio è proprio questo".
Olivier
Marx concepisce lo sviluppo della formazione economica della società come processo di storia naturale, credo che ciò abbisogni di spiegazioni cara Olympe.
RispondiEliminaSaluti
Mimmo
quali spiegazioni?
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