venerdì 28 marzo 2014

Il dio vero


Il dio straniero è stato in visita dal demiurgo di quel padreterno che ha creato cento miliardi di galassie per il gioco degli astronomi, quello stesso falso dio precipitato nella polvere da quando l’umanità ha scoperto l’unico dio vero, quello che le fa sognare la felicità hic et nunc:  il denaro.

Leggo che al ricevimento in chiesa c’erano circa cinquecento di quegli osceni mantenuti che non fanno nulla per migliorare se stessi, ritenendosi già perfetti, e non possono fare nulla per migliorare il resto perché sono solo delle furbe marionette oziose in fiera. Se vedessero con i loro occhi le sofferenze e le ristrettezze nelle quali è precipitata molta gente, forse alcuni di loro resterebbero rattristati; solo che non le vedono perché sono distanti ed estranei alla vita comune.

*

La razionalità moderna ha stabilito che l’uomo può essere felice, e tuttavia se ciò non accade le cause non vanno cercate in cielo ma negli uomini. Marx ha tolto anche questo velo d’ipocrisia idealistica, è andato alla radice, ha svelato che le cause non stanno semplicemente negli uomini, nei loro peccati o nella loro malvagia natura, ma le cause della miseria e dell’infelicità stanno nella natura di determinati rapporti sociali, anzitutto di quelli economici.

Senza dimenticarci che la violenza stessa è una forza economica, tanto è vero che guardando il dio straniero in visita a Roma, il colore della sua pelle, dovrebbe venire alla mente che la decimazione e l’assoggettamento nella schiavitù della popolazione africana, la sua deportazione, il seppellimento di quest’ultima nelle miniere o il suo sfinimento nelle piantagioni, sono stati i tratti distintivi dell’alba dell’età capitalistica, così come la trasformazione dell’Africa in una sorta bazar delle materie prime continua ad essere condizione per i superprofitti delle potenze ex coloniali.


I padroni bianchi l’hanno messo a garanzia dei loro patrimoni additandolo come il simbolo della loro democrazia, e dio solo sa quanta ce n’è in Usa o nel Sudafrica dopo l’apartheid.

5 commenti:

  1. Segnalo questo sulla situazione economica globale, perchè mi conferma l'idea che l'attuale apparente calma contenga un mucchio di energie che si stanno accumulando...e che quando scivoleranno di mano ai funamboli e faranno il botto, la crisi del 2008 sembrerà un periodo per cui avere nostalgia.

    http://www.wallstreetitalia.com/article.aspx?IdPage=1681643

    Ciao, gott e obama mit uns: che culo! g
    Ps. ho guardato le foto del castello del duca di sassonia:1800 persone al lavoro per più di 20 anni...e il duca che a 50 anni mette incinta l'amante di 18...mi ricorda...che cosa...?

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    1. la realtà è una sola, lasciamo alla fisica teorica immaginare mondi paralleli e altre cazzate. la fisica teorica del XX secolo e di questo inizio è la nuova teologia, un mucchio di panzane che non hanno alcuna corrispondenza con l'universo reale.
      quanto alle ipotesi economiche questi economisti sono come i fisici teorici, cioè altri teologi, vedono il capitalismo in crisi ma non capiscono perchè
      anche a me ricorda qualcosa ...

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    2. Oppure capiscono fin troppo bene e allora cominciano a parlare di teologia economica.

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  2. da -wall street italia di A. Fugnoli-

    Non so dove abbia visto 'tutte' vetture di alto margine a Mosca e S.Pietroburgo. Quelli che hanno i soldi, as usual.

    E di Kazhakstan non ne parla: da cinque anni e più hanno girato oleodotti anche verso la Cina. Petrokazhakstan è passata ai cinesi. Kashagan ('the world's biggest oil discovery in 35 years- Reuters).

    Faranno... faremo il botto, non amano la solitudine. Chi lo piglia nella fabbrica del cacao sono sempre i soliti.

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