giovedì 25 aprile 2024

Più morti, più morti

 

Un bel problema se ottant’anni dopo il 28% non è antifascista. Le buone abitudini non si possono perdere. A sentire che cosa dicono certi ministri (e altre glorie surrealiste) c’è da pensare che certe insolenze gratuite e imbecillità, il gusto per l’involontario paradosso, distinguano i fascisti (se preferite: i fascistoidi) da chi fascista non è.

Ma che cosa significa essere antifascisti in un paese in prestito alla Nato come l’Italia? Non si può avere simpatia per gli stronzi, ma neanche per la melma di certo antifascismo selettivo e a geometria variabile. Di quelli che non spendono una parola per le stragi a Gaza, per esempio. Gli implacabili filosofi del liberalismo che salutano con giubilo e senza nessun punto interrogativo l’invio di missili a Kiev. Dove vogliono che arrivino i missili, a Mosca? Ok. Poi, di rimando? Su twitter e altro non smettono mai di congratularsi a vicenda, ma saranno i primi a imboscarsi quando tutto andrà storto.

3 commenti:

  1. https://www.officinadeisaperi.it/agora/politica-e-cultura/la-nuova-sfida-dela-liberazione-da-il-manifesto/

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  2. O. T: non mi ci raccapezzo. Come si fa a festeggiare il giorno della Liberazione con i fascisti al governo? (quelli dichiarati ovviamente. Poi ci sono i sedicenti sinistrati che son peggio di quelli che stanno al governo)

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