sabato 20 aprile 2024

L'anelito

 

Gratta-gratta viene fuori la solita roba: petrolio e gas. Come nel caso del gasdotto Nord Stream 2, quindi del gas e del petrolio statunitense. Come nel caso della Union Oil Company of California (nel 2005 confluita nella Chevron), dell’accordo stipulato a suo tempo coi talebani per il passaggio in Afghanistan di un oleodotto e di un gasdotto. Quell’accordo poi è saltato e i talebani hanno fatto di testa loro. L’Afghanistan è un paese estremamente povero (ma ricco di gas, petrolio e carbone), che, nella carta degli interessi geostrategici, viene a trovarsi nel posto sbagliato nei momenti storici sbagliati.

Vera o solo verosimile la “teoria” delle pipeline, tuttavia i motivi di guerre, invasioni e terrorismo internazionale hanno sempre a che fare con queste cose maledettamente concrete. I fondamentalismi religiosi servono allo scopo. L’Iraq era governato da un tiranno, ma era un Paese laico, così come lo era stato il Libano, la Siria e la Palestina. Lo era anche sostanzialmente la Libia, che oggi non si sa più che cosa sia. Gli unici a non essere “fondamentalisti” siamo noi, sedicenti “occidentali”, laici e ovviamente democratici (abbiamo la stampa libera e le elezioni liberissime).

La Georgia, con il suo anelito di “libertà” e adesione alla UE, è il prossimo pedone. È sufficiente un’occhiata alla carta geografica per capire il “perché” la Georgia, paese caucasico più ad est di Turchia e Siria ed ex repubblica sovietica, con molti meno abitanti del Veneto, aspiri a diventare un paese “europeo” e, guarda caso, aderente alla Nato. Che la Russia non molli la presa mi pare comprensibile (non dico “giustificabile”, termine che non c’entra nulla in queste faccende).

A considerare le cose dal punto di vista della Repubblica dell’Ossezia del Sud e della Repubblica di Abcasia, la situazione è pressocché identica a quella dell’Ucraina e del Donbass (esiste anche un’altra repubblica autonoma, quella dell’Agiara, con popolazione musulmana). Sarà solo un caso? Il cliché è identico: a Tbilisi sfilano alcune migliaia di manifestanti con la bandiera della UE (quella a stelle e strisce è troppo compromettente). Ci sarà anche in Georgia un bagno di sangue? Chi può dirlo. Potessimo dare una sbirciata ai conti correnti di certe “personalità” locali e di certe “fondazioni” capiremmo molto di più.


2 commenti:

  1. https://www.adnkronos.com/internazionale/esteri/ucraina-via-libera-aiuti-usa_nEHuAQrCsnxHV2g0xKBgE

    La guerra continua, fino all'ultimo ucraino!

    RispondiElimina