venerdì 17 settembre 2021

Ciao, stefano feltri

 

In una celebre canzone del dottor Vincenzo Jannacci avrei aggiunto: “Quelli che ... se non fanno colazione con uova e bacon, la giornata non comincia bene”.

A tale riguardo mi viene in mente una frase di un russo vissuto qualche tempo addietro: “Ognuno di noi è responsabile di tutto davanti a tutti”, ma non vorrei dare troppo peso, per ciò che sto per dire, alla colazione abbrustolita.

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Secondo i dati che ricavo dallo specifico link de Il Sole 24ore:

i ricoveri tra i 60-79enni, nel periodo 23 luglio-22 agosto, in numeri assoluti sono stati: vaccinati 607; parzialmente vaccinati 195; non vaccinati 1.562; pertanto un terzo dei ricoverati per questa fascia d’età è vaccinato o parzialmente vaccinato;

i ricoveri tra gli over 80, nel periodo 23 luglio-22 agosto, in numeri assoluti: vaccinati 875; parzialmente vaccinati 50; non vaccinati 565; quasi i due terzi dei ricoverati over 80 è vaccinato o parzialmente vaccinato.

Qualche domanda ce la possiamo porre a riguardo di queste fasce d’età, in attesa dei dati di settembre? Domande del tipo: se questi dati saranno confermati per la coorte 80+, come tutto fa ritenere, quanto incide la comorbilità nella contabilità dei ricoveri, terapie intensive e decessi? Non solo la contabilità di oggi, ma anche il panico seminato a piene mani nel 2020.

Cosa risaputa, diranno i soliti umanisti sfaccendati.

È lecito inferire che se non si è in salute l’efficacia vaccinale decresce in presenza di serie patologie e con l’età? Anche questo è risaputo e perfino banale. È azzardato allora dire che in generale la letalità di questo virus non è molto dissimile di quella delle epidemie influenzali più gravi del passato, e che anzi rispetto a quelle tristemente note del secolo scorso la letalità riguarda prevalentemente le persone più anziane e malate e incide molto meno in quelle progressivamente più giovani e sane? Anche questa è un’evidenza, ma gli “esperti” hanno già il ditone verso e segnalano la ressa negli ospedali a causa del virus.

“Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione; un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato” (oggi è l’anniversario di chi disse questa frase, ricorderebbe Luigi).

C’era anche allora e molto più acuto il problema dei decessi e dei ricoveri ospedalieri, con la differenza, grazie alla nuova epoca, che puntiamo tutti a diventare centenari non rinunciando a uova e bacon.

Grazie alla madonna che prega per noi, il vaccino c’è, ma non sarà la soluzione. Anche perché restano da vaccinare almeno 4-5 miliardi di persone, senza contare la necessità d’iniettare terze e quarte dosi, eccetera. Grazie ai santi apostoli quello dei vaccini è anche un grande affare, ma già questa considerazione ci porta a meno di un metro dalla sindrome cospirazionista.

“Non è il possesso della verità che fa l’uomo di scienza, ma è la ricerca inquieta e continua della verità, che in modo definitivo non raggiungeremo mai” (Ciao, stefano feltri. Con sottofondo di Modest Mosorgkij, Quadri di un’esposizione).


6 commenti:

  1. Occhio che c'è qualcuno, dalle parti di Tabacci e Bonino, che ti vuole sfamare col piombo.

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  2. https://youtu.be/ikKIb7aY0SM

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    1. viviamo in un paese dove la tragedia finisce in farsa.
      questa farsa me ne ricorda un'altra di 43 anni fa.

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