Questa mattina, a
distanza di più di trent’anni, stavo rileggendo alcune pagine di Bachtin in Rabelais e la cultura popolare, nelle
quali si dicono molte cose interessanti e originali a proposito del carnevale e
delle feste nel Medioevo e nel Rinascimento. Feste che noi non siamo più in
grado di comprendere nei loro significati autentici e profondi, basti pensare
che il carnevale non conosceva distinzioni tra attori e spettatori, e ad esso
non si assisteva, e soprattutto va sottolineato che in tale periodo era
impossibile sfuggirvi poiché non esisteva
altra vita che quella carnevalesca, ed era dunque una festa dell’insieme
del popolo e senza alcun confine spaziale. Viceversa, per noi oggi le feste
sono il prodotto di una concezione e condizione miserabili, piegate agli scopi
pratici del grande consumo e al bisogno fisiologico di riposo periodico.
Scrive Bachtin che il
carnevale non era una forma artistica di spettacolo ma piuttosto una forma
reale della vita stessa, che non era semplicemente rappresentata sulla scena,
ma che era in un certo qual modo vissuta. I buffoni e gli stolti sono i
personaggi caratteristici di questo genere di feste e dunque della cultura
comica medievale. “Costoro – scrive – sembrano essere dei portatori permanenti,
consacrati, del principio del carnevale nella vita comune (non carnevalesca)”.
Non erano degli attori che recitavano sulla scena il personaggio del buffone e
dello stolto, essi rimanevano stolti e buffoni in tutte le circostanze della
vita, “e come tali erano portatori di una
forma particolare di vita, reale e ideale nello stesso tempo. Essi erano ai
confini tra la vita e l’arte (in una specie di sfera intermedia): non erano semplicemente dei personaggi
eccentrici o stupidi, né attori comici”.
*
E dunque dapprima hanno scritturato Aldo, Giovanni e Giacomo, e siete tutti passati a Wind, e oggi con Panariello state pensando di ripassare a Tim. E a proposito di attori comici, sarà poi per questo che la Chiesa cattolica s’è affidata a un situazionista come Bergoglio mettendo in aceto Razinger. In questo modo hanno sputtanato il gioco delle parti, spiazzando gli atei razionalisti nel loro orgoglioso compiacimento di superiorità, e ciò non è leale secondo il sillabo dell’autorità garante della concorrenza.
*
Per ora basta così, non
posso distrarvi più a lungo con chiacchiere e puttanate, ché al mattino, di
lunedì poi, si deve lavorare, altro che carnevale!
io lavoro, giurin giurello, ma vogliamo un attimo parlare di questa cosa???
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/economia/finanza/2014/01/26/news/fiat_verso_la_quotazione_a_new_york_la_sede_del_nuovo_gruppo_sar_in_gran_bretagna-76968067/
e come se non bastasse ci prende pure per il CXXX con questa precisazione
<>
Peccato che pagheranno solo le tasse sul lavoro.... mica sui profitti
a loro non si può dire nulla, siamo in democrazia, quella che ha tra i suoi miti fondativi il lavoro e le tasse in senso progressivo
Eliminanon so come mai non mi ha incollato la "precisazione"... ci riprovo:
RispondiEliminaAl pressing della stampa, già in occasione del salone di Detroit Marchionne aveva giocato sulla difensiva, precisando che anche con la sede in Gran Bretagna, Fiat pagherebbe "le tasse nei Paesi in cui opera.
Per gli stabilimenti e insediamenti italiani paghiamo e continueremo a pagare le tasse in Italia".
non so a cosa ti riferisci, mi spiace se qualcosa del tuo commento è andato perduto. per quanto mi riguarda non posso alterare il contenuto dei commenti, li posso solo pubblicare o no. e rammento che in quattro anni ne ho censurato solo uno, dandone ragione. ciao
EliminaOlympe non ti preoccupare, equivoco :D Intendevo dire che non capivo come mai un parte del mio commento fosse sparita, ma me la prendevo con il PC, non con te.. peraltro credo di aver capito il problema, avevo inserito il testo citato, invece che tra virgolette, tra minore e maggiore ( < > )... il problema è che così secondo me il sistema automatico di blogger lo ha interpretato come un comando HTML e quindi lo ha tagliato.. (piccola enciclopedia dell'informatica, vol.1 !... :P )
EliminaCiao e buona giornata!
purtroppo , mia cara Olympe , la vis comica di Bergoglio non siamo in molti ad averla - apprezzata - . La gente sta attendendo l'innovazione del niente , se ne accorgeranno ? boh . del resto se persino la politica riesce ad essere una questione fideistica (basta vedere Berlusconi e l'esercito di SIlvio ....) figuriamoci quando parliamo di Spirito Santo ....che non mi chiedere che è perchè è la domanda più difficile che mi possano fare !!!!
RispondiEliminaSul Corriere della Sera di ieri c'era uno straordinario articolo, anzi un'"analisi" - ho dimenticato il nome dell'estensore - nella quale si diceva, tesuale, che con la crisi le cose sono molto migliorate in Italia. Non solo va tutto bene, ma va a meraviglia: torniamo ad essere appetibili per gli investitori esteri. Un grafico mostrava gli eccellenti indicatori di Irlanda, Spagna e perfino Italia. Crescita dappertutto, dopo le fantastiche "riforme".
RispondiEliminaPeccato che di crisi ce ne siano così poche, insomma. Ci vorrebbero un crac finanziario e un governo di austerity all'anno. Certo, il meglio sarebbe un bel regime fascista e/o dei colonnelli. Ma in mancanza di quel rosolio possiamo accontentarci della troika.
ma come, non ti eri accorto che va benone?
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