Oggi negli Stati
Uniti d’America è grande festa, quella del giorno del ringraziamento, Thanksgiving Day. Protagonista sulle
tavole americane, come tutti sanno, sarà un grasso tacchino ripieno di frutta
secca e prugne, accompagnato da salse e altre … (fate voi, i gusti degli altri non
si discutono, basta evitarli).
Secondo il Rapporto
annuale del New York City Coalition
Against Hunger, nella capitale economica e culturale degli Usa un bambino
su cinque non viene nutrito a sufficienza. Dice il Rapporto: “Mentre i benestanti hanno a disposizione
cibo più raffinato che mai, un nostro vicino su sei sta combattendo contro la
fame. Il recente taglio federale ai buoni alimentari peggiorerà la situazione”.
Tra il 2010 e il
2012, circa mezzo milione di bambini della città non hanno avuto
un’alimentazione sufficiente, il 10% in più del periodo 2006-2008. In generale
è successo a 1,3-1,4 milioni di newyorchesi. I problemi peggiori riguardano il
Bronx, dove il 36% dei residenti e il 49% dei bambini non si è nutrito in modo
adeguato, ma anche a Brooklyn e Manhattan i numeri sono in crescita.
*
Mentre l’Italia era
distratta a metà da un’altra festa e l’altra metà piangeva a dirotto, il governo
ha provveduto ad aumentare salari e stipendi e molto di più le tasse.
Secondo Il Sole
24ore, in busta paga troveremo 3,5 euro (tre euro e mezzo) in più al mese per
chi dichiara 15mila euro l'anno, e vantaggi
discendenti man mano che ci si
allontana, in alto o in basso (!!) da
questa fascia. Si tratta di aumenti quasi
al netto. Una cuccagna.
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