martedì 19 novembre 2013

Fortuna che i lese la gazeta e i sa tuto de Baloteli quei là


Nel corso della trasmissione televisiva Il tempo e la storia, condotta da Concita De Gregorio con la presenza in studio del professor Tullio De Mauro, è stato chiesto a degli alunni di un liceo quale libro stessero leggendo attualmente: panoramica della telecamera sui ragazzi e ... mutismo assoluto. Allora viene chiesto da De Mauro se , caso mai, visto che non leggono un cazzo, stanno leggendo dei fumetti: manco quelli erotici, roba d'altri tempi!

Dopo qualche imbarazzo, viene chiesto ai giovani virgulti se leggono dei giornali. Domanda appropriata a cui segue risposta affermativa. In studio si torna a respirare normalmente, evitata in corner figura di palta (pensano e sorridono). Ebbene sì, alcuni di loro leggono la Gazzetta dello sport.

A forza di insistere, viene fuori che una ragazza starebbe leggendo anche Il ritratto di Dorian Gray. Evviva, seguono commenti di viva e commossa soddisfazione.



Al pubblico viene data notizia che l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) ha diffuso i risultati del nuovo rapporto Piaac sulle competenze alfabetiche (e altro ancora) degli adulti tra i 16 e i 65 anni di età. Siamo al 24° posto, ci rivela Concita De Gregorio. Su 24 paesi presi in esame, precisa De Mauro che non sa starsene zitto.

Dal Rapporto: nella media dei paesi considerati il 7 per cento della popolazione non capisce o non sa scrivere una breve frase, però in Italia questa percentuale sale al 33% e percentuali maggiori hanno difficoltà anche nella comprensione di testi orali !!! La classe politica e digerente italiana può star tranquilla, non solo un terzo degli italiani non capisce un tubo di nulla di quanto gli raccontano, ma anche per quanto riguarda gli altri si possono stappare bottiglie di sciampagna. E i laureati? Beh, quelli faranno parte della futura classe digerente. Scrive il citato Rapporto a pagine 33:

«Even more striking is that, on average, Japanese and Dutch 25-34 year-olds who have only completed high school easily outperform Italian or Spanish university graduates of the same age».

E a pagina 37 troviamo qualcosa che ha a che fare con le responsabilità dell’euro:

The economic implications of this inactivity can be significant. For example, less than 5% of Italy’s workforce attains Level 4 or 5 in literacy proficiency, and yet close to one in four Italian adults with that level of proficiency does not participate in the labour market at all – and another 5% are unemployed.

Oh ies!

6 commenti:

  1. I risultati di questo rapporto mi erano passati sotto gli occhi già qualche tempo fa. A parte la tristezza infinita che mi pervade ogni volta che ci penso, mi rimane sempre la curiosità riguardo all'interpretazione di questi dati. Mi colpisce in particolare questo dato

    <>

    Ma non avevamo il miglior sistema scolastico del mondo, UNA VOLTA?? Io ho avuto la "gioia" di farmi tutte le riforme scolastiche fino a quella universitaria di Berlinguer (e non faccio commenti che è meglio), ma credo che per la mia leva (1981) il sistema scolastico italiano abbia funzionato tutto sommato ancora bene... onestamente, non mi sento così una capra!!! :D Eppure intorno a me, e anche nei colleghi più anzianotti (diciamo sui 40 anni), rilevo un'ignoranza e una superficialità a dir poco disarmanti.

    Le cause di questa situazione sono senza dubbio molteplici e tra loro strettamente correlate, ma a me rimane il dubbio che una causa importante di questa situazione sia la teledipendenza da prodotti televisivi di infima qualità (quando va bene) oppure volutamente pensati allo scopo di rincitrullire gli ascoltatori. L'ignoranza e la stupidità in fondo possono essere "allenate"... a forza di pupe, secchioni, marie de filippi, bagaglini, veline, gabibbi (devo andare avanti??...)....

    Ciao
    Marco

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    1. mi commento da solo....... come mai si è perso IL DATO tra virgolette??? vuoi vedere che sono savvero una capra???? :S

      comunque il dato cui alludevo è

      "Even more striking is that, on average, Japanese and Dutch 25-34 year-olds who have only completed high school easily outperform Italian or Spanish university graduates of the same age"

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  2. LA SCUOLA è sempre stata uno strumento per il controllo del potere
    Il ministro della P.I. BACCELLI nel 1894 nel fare il programma sulla nuova
    "Riforma della Scuola così si esprimeva nel suo preambolo:
    "... bisogna insegnare solo leggere e scrivere, bisogna istruire il popolo
    quanto basta, insegnare la storia con una sana impostazione nazionalistica, e ridurre tutte le scienze sotto una......unica materia di
    "nozioni varie", senza nessuna precisa indicazione programmatica o di testi,
    lasciando spazio all'iniziativa del maestro e rivalutando il più nobile e
    antico insegnamento, quello dell'educazione domestica; e mettere da
    parte infine l'antidogmatismo, l'educazione al dubbio e alla critica,
    insomma far solo leggere e scrivere. Non devono pensare, altrimenti sono guai!”

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  3. Provo a suggerirli io alcuni dei motivi per i quali siamo arrivati a questi livelli da settimo mondo, visto che in una scuola ci sto lavorando come supplente di Scienze

    1) quando c'è un insegnante totalmente incompetente o totalmente svogliato o entrambe le cose NESSUNO fa niente per toglierlo di torno. NESSUNO ripeto NESSUNO, soprattutto chi potrebbe fare qualcosa... e qui mi cheto, indovinate voi di chi sto parlando, premesso che la scuola è ormai strutturata come un'azienda nel bene e nel male. Ovvero: gli insegnanti non vengono valutati e/o controllati da NESSUNO, con la SCUSA di FINTA-sinistra della libertà di insegnamento (come se leggere la gazzetta dello sport invece di fare lezione fosse una cosa non opinabile). In questo modo la scuola è diventata un luogo dove i tanti che vogliono lavorare bene per i ragazzi vengono screditati e distrutti nel loro lavoro quotidiano da certa gentaglia che semplicemente RUBA LO STIPENDIO ALLA COLLETTIVITÀ

    2) prima si fanno le mega selezioni, poi si lasciano a casa i mega selezionati e li si fa sorpassare da cani e porci con concorsi riservati, perché COSÌ ALLE PROSSIME ELEZIONI certi partiti hanno il "voto di scambio" assicurato

    3) i ragazzi sono M A L E D U C A T I non solo nei confronti del professore ma nei confronti di CHIUNQUE, e tenere il livello di attenzione elevato in classi di 30 persone, ripeto TRENTA, non è semplice, anche mettendoci tutta l'anima e la passione del mondo, utilizzando anche strumenti pagati non poco di tasca propria tipo videoproiettori e materiale vario per la sperimentazione.
    La maleducazione viene vista (perdonami la battuta, Olympe) come un PLUSVALORE da tutta la comunità. A volte viene da pensare che un pò di educazione civica non faccia male. Sono ragazzi è giusto che scherzino e tante cose, ma certi atteggiamenti sono veramente ripugnanti.

    .... E chi parla non ha ancora raggiunto 30 anni quindi non è un vecchio babbione ma un giovane volenteroso e appassionato, che ha rinunciato a offerte di lavoro importanti nel privato per poter fare un lavoro creativo e cercare di far appassionare i ragazzi alle tematiche scientifiche

    4) se provi ad innovare i metodi didattici, a cambiare un po le carte in tavola, i colleghi e il personale tecnico ti guardano come un pazzo appestato che vuole turbare l'ordine precostituito e tendono, chi più chi meno, a ghettizzarti (lo chiamavano il Frattale Italia)

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    1. cose che purtroppo conosco, e le prime due e l'ultima sono antiche. le ho conosciute dapprima come studente e poi come genitore. ne ho viste di tutti i colori, credimi, fino al punto di non fare più distinzioni tra l'insegnante "bravo" e gli altri. tuttavia il discorso è più generale, come solito.

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