lunedì 21 maggio 2012

I migliori



A Brindisi «stanno lavorando le migliori energie e menti investigative del Paese, la magistratura è unita». È dal 1969 almeno che leggo di queste frasi. Sembra che in Italia le migliori intelligenze siano tutte al servizio dello Stato e infatti i risultati sono noti. Come dimenticare, nel 1975 al processo di Catanzaro per la strage di Piazza Fontana, le facce migliori di Miceli, Maletti, Tanassi, Rumor, Andreotti?

Ricordo come fosse ora uno scambio esilarante di battute tra il presidente del tribunale e l’ammiraglio Eugenio Henke, già direttore dei servizi segreti della Difesa (SID), a proposito di una lettera recante la sua firma. Il presidente: “Ammiraglio, è sua questa firma?”; Henke, dapprima titubante: “Sì è la mia”; presidente: “Quindi lei autorizzò!”; Henke: “Sì, presidente, ma se lei nota, la mia firma è solo una sigla piccolina [testuale], segno che non ero molto d’accordo con il contenuto di quel documento”.

I filmati di quel processo, la Rai, non potendoli distruggere come ha fatto per quelli del biennio di lotte 1968-’69, non li ritrasmette mai.

L’ammiraglio Eugenio Henke divenne capo di stato maggiore della Difesa nel 1972.

* * *

Anche a Camp David hanno lavorato le migliori menti, quelle dell’establishment politico mondiale. Doveva essere il summit più importante degli ultimi trent’anni, quello che ci dovrebbe tirare fuori dalla crisi e invece è stato solo chiacchiere e distintivo, un pourparler sul fatto che crescita e consolidamento dei bilanci devono andare di pari passo.

Se tre anni fa per tenere fuori la Grecia dal baratro occorrevano alcune decine di miliardi, ora non ne bastano trecento. In un sistema finanziario dove chiunque può comprare dei credit default swap puntando sul fallimento di uno Stato, è chiaro chi abbia guadagnato da questa situazione. Anche da noi non mancano enti pubblici che stipulano contratti di derivati scommettendo sull’insolvenza dell’Italia. Se a Brindisi si tende a far passare l’attentato come il gesto individuale di un folle, per quanto riguarda la finanza internazionale si tratta, di là di ogni ragionevole dubbio, di un manicomio criminale in piena regola.

Il mondo è in mano a gruppi di gangster la cui falsa coscienza si esprime sempre nell’ideologia della rapina, del profitto ad ogni costo. Le ultime vicende della JP Morgan lo dimostrano. I media ne parlano come se si trattasse di metafisica, di qualcosa che non ci riguarda. Ed è proprio quando servirebbe l’intelligenza per capire con rapidità cosa c’è dietro ogni menzogna propinata che le migliori menti latitano. Chissà perché.

3 commenti:

  1. ...le migliori menti non hanno scoperto i mandanti per le bombe di Piazza Fontana, di Piazza della Loggia, del treno Italicus, della Stazione di Bologna e quelle del 92'\93'.
    ...le migliori menti hanno guardato dal lato sbagliato quando vennero uccisi Pio La Torre, Rocco Chinnici, Livatino, il Generale Dalla Chiesa, Falcone e Borsellino.
    ...le migliori menti, nel 2008, dissero che la crisi non esisteva, che era limitata al settore finanziario speculativo, che era una cosa superabile, che bisognava porre dei limiti alla finanzia.

    Olivier

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  2. l'attentato di bridisi : un messaggio forte e chiaro a chi deve capire.......per il popolino il gesto di un folle

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