domenica 11 gennaio 2015

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Mi aspettavo riprodotte sui più importanti quotidiani e trasmesse dai TG le famose vignette che sono costate la vita ai loro autori. Oggi i 45 capi di stato e di governo che sfileranno a Parigi avranno in mano una copia della rivista? Ipocriti. Vorrei vedere la reazione dei cosiddetti organi competenti se un vignettista italiano facesse lo stesso tipo di satira su Napolitano. Ipocrisia al cubo.




Mi ricordo quando i media discettavano in lungo e in largo sul nuovo ordine mondiale. È dunque questo? Non si sente un solo mea culpa tra i responsabili economici e politici di questo disastro. O sono dei grandi coglioni, oppure ci coglionano alla grande. Senza escludere la terza ipotesi.




Sul Fatto quotidiano, il profilo di Loretta Napoleoni, scritto da sé medesima, recita: “Sono tra i massimi esperti mondiali di terrorismo”. Esperta di terrorismo? E chi è, la sorella di Bin Laden?


3 commenti:

  1. La cosa più straordinaria, nell'ipocrisia che adesso vediamo per il caso francese, è la padronanza totale nel rimaneggiare e rimuovere anche la memoria più recente.

    Do you remember Dieudonné? g

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  2. Chi cercasse una risposta alla domanda "com'è che la gente non si ribella" la può trovare nei due milioni di persone per strada a Parigi a far da corteo ai politici a libro paga di quello stesso grande capitale che precarizza, licenzia e ammazza.

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  3. Ottimo commento. Ad ogni attentato si ricompatta la ciurma tra le braccia del padrone. Ha buon gioco la tirannide. Ad ogni 11 settembre scatta il bonus per il re. Tutto uniti a fare la ola al boia per la perfetta affilatura della lama della ghigliottina.

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