sabato 4 novembre 2023

Arrivano troupe da tutto il mondo

 


Per chi voglia vedere le cose nella loro realtà storica, i veri antisemiti sono i sionisti di Erez Israel. Semiti sono anche gli arabi, mentre i sionisti hanno sviluppato una coscienza di “essere diversi” dagli altri, e non solo dagli altri semiti. La correlazione tra le divisioni sociali e il background etnico ha generato la loro coscienza etnica, il loro effettivo razzismo.

Questo processo è stato caratterizzato da un rifacimento e da una ricreazione di un passato per gran parte idealizzato, di modo che la maggior parte degli israeliti sono diventati dipendenti da simboli e attributi culturali di quel passato. In Palestina questa trasformazione e appropriazione storica dei sionisti mirava a contrastare i palestinesi nella cultura e nella società israeliana, dando luogo ad una società dualistica.

In tal modo il rapporto tra i sionisti e gli altri semiti, ossia gli arabi, veniva visto alla luce della loro storia passata, così che il loro rapporto conflittuale e antagonistico appariva come una vendetta nei confronti del passato e a prevalere era il concetto politico-religioso di Erez Israel, la grande Israele. Di ciò è segno il dualismo interno alla stessa società israeliana, una società composta da due gruppi distinti, uno che aspira a una società occidentale liberale mentre l’altro trae la sua identità dalle tradizioni e dai costumi passati dell’ebraismo.

Le radici delle divisioni interne attuali vanno ricercate già nei primi anni dello Stato israeliano, quando la maggior parte delle persone che emigravano non erano motivate da ideali sionisti, ma erano costrette a farlo a causa delle continue persecuzioni che avevano subito nei loro paesi d’origine. Il resto è stato causa della questione dei territori occupati e della reazione palestinese. Il risultato attuale è dato da una maggioranza della popolazione israeliana composta da persone che credono in un sionismo religioso piuttosto che politico, e del resto un dibattito sulla definizione dell’identità israeliana non è mai stato messo in discussione, né in Israele né altrove (e con chi, con degli orchi strabici?).

Prigionieri di questo retaggio storico non si va da nessuna parte. I palestinesi continueranno a lottare per la loro autodeterminazione e contro l’apartheid israeliano, mentre gli israeliani continueranno a vendicarsi presentandosi come le vittime del conflitto.


20 commenti:

  1. L'antisemitismo (i.e. il nome che lorsignori danno all'antisionismo i.e. l'antifascismo) è l'unico razzismo che muove l'apparato a una posa d'indignazione. Il motivo (la convenienza) lo hai illustrato molto bene bene in tutti i tuoi post dell'ultimo mese.
    Pietro

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  2. https://www.officinadeisaperi.it/agora/il-senso-delle-parole/muoia-sansone-con-tutti-i-palestinesi-da-il-manifesto-e-officina-dei-saperi/

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  3. So che mi muovo su un terreno pericoloso, ma già nel mondo antico civiltà e culture non certo primitive avevano raccolto il disprezzo degli ebrei, cordialmente ricambiati.
    Vorrà dire qualcosa? (Cit.)
    Massimo

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  4. https://jazztrain1.wordpress.com/

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  5. Lei ha coraggio: concordo al 100% con quello che scrive e dialoga con uno come Erasmo che è un sostenitore ad oltranza della politica di Israele contro i Palestinesi. Per esperienza so che è impossibile dialogare con lui. Me lo spiega coma fa a farlo ragionare?

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    1. Erasmo con me si è sempre comportato correttamente ed è uno dei pochi che commenta frequentemente. Sul fatto che poi possa essere filoisraeliano o filopalestinese, le dirò che nessuno di noi è perfetto.

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    2. Ciao jazztrain. Scusami se ti scrivo qua ma non sapevo come altro fare per poterti contattare... Sai dirmi per favore dove posso scriverti in privato per chiederti delle cose sulla dama internazionale? Grazie mille
      Paolo

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  6. La ammiro sinceramente: condivido al 100% quello che lei afferma sulla Palestina e nello stesso tempo, la ammiro ancora di più riesce a dialogare con uno come Erasmo difensore a spada tratta della politica di Israele. Come fa? Dialogare con lui è semplicemente impossibile perché non tollera il dissenso, per non parlare del contenuto ambiguo delle sue risposte quando lo costringi a prendere posizione. Cordiali Saluti Jazztrain. Non riesco ad accedere con il mio avatar JT

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    1. Eppure a me sembra semplice. Si clicca su "commenta" e appare una schermata che propone alcune alternative. Si clicca su "nome-URL" e si compilano i campi desiderati.
      Direi che è a prova di scemo, ma lei sa che sono molto attento a non offenderla.
      Ah, dimenticavo: dopo che ha fatto quelle cose, dia in invio. Bravo.

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    2. Non mi risulta che tu sia il titolare della piattaforma, non ho chiesto un tuo parere su questo.

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    3. Però lo hai seguito.

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    4. Niente affatto, lo avevo fatto stamani alle 8.19 ben prima della tua precisazione, solo che non essendo esperto della piattaforma ne ho postato un altro successivo alle 8.35 come anonimo. Non ti assumere meriti che non ti spettano. Alla gentile titolare, con lei Erasmo si comporta correttamente, con me no; non me ne faccio un cruccio, si comporta così: fa parte del carattere del personaggio.

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    5. Hai ragione e faccio ammenda. Però tu capisci che la scenetta dei De Rege è tentazione irresistibile. Sono anni che funziona.

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    6. Non ho alcun problema a chiedere scusa alla titolare, sapevo che se avessi citato Erasmo avrei scatenato la sua reazione. Faccio ammenda anch'io, non ho interesse a lanciare in cauda venenum frecciatine, quelle lasciano il tempo che trovano e darei eccessiva importanza a chi non merita. Rinnovo la mia stima per la titolare e per la qualità dei suoi articoli. La leggerò con l'attenzione che merita JT

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    7. Vedi a lamentarti dello scarso numero di commenti cosa hai scatenato. Meglio noi, che siamo tanti, che leggiamo , facciamo ampi cenni di assenso con la testa e morta li

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  7. Il sionismo ha quale unica arma ideologica il vittimismo pertanto i fanatici d'Israele hanno un disperato bisogno degli antisemiti. C'è anche l'utile risvolto che più cresce la paura degli ebrei fuori da Israele più è probabile che vi sia un flusso di immigrati verso Israele, Paese in difficoltà demografica come tutto l'Occidente.
    Tuttavia ciò che sta accadendo in Palestina in queste settimane sta cambiando il modo in cui Israele e purtroppo anche l'ebraismo sono visti nel sud del mondo: i Palestinesi, vittime delle vittime come li definì Edward Said, sono riconosciuti come i nuovi martiri ed il loro sangue macchierà per sempre i loro carnefici.
    Temo che l'unica soluzione che hanno in mente i sionisti ed i loro padrini è un vero conflitto armato regionale che faccia apparire Israele nuovamente un fiero Davide minacciato da selvaggi Golia. Sarebbe però un azzardo pericolosissimo.
    (Peppe)

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    1. Caro Peppe, i fatti sono testardi, ma sembra che non interessino chi procede per tesi precostituite negando l'evidenza

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