L’impatto delle infamie ci riduce all’impotenza. I miei post si ripetono e mi dispiace: succede quando le parole non bastano più per dire ciò che è al di là di noi e resistere inafferrabile. L’incubo della Storia si ripete e non si vive più come prima. La guerra in Ucraina, i massacri in Israele e a Gaza, il riarmo e ciò che ci aspetta. La tormentata consapevolezza delle minacce che stanno distruggendo il mondo.
Commedia intellettuale e stravagante è quella dei nostri rapporti con il mondo e ciò che vi accade. Perciò la mia è una fobia o roba paranoica? Attenzione allora, la vostra potrebbe essere non solo impotenza, pari alla mia e di chiunque altro, ma reale indifferenza. Fino a che punto siamo preoccupati? Clima e pandemie, neoliberismo ed economia schiavista, sorveglianza digitale e potere dell’intelligenza artificiale, senza trascurare l’idiozia naturale che dovrebbe preoccupare anche di più. Non siamo diventati sopravvissuti della nostra stessa civiltà?
Una merdaccia come Barbara Stiegler dice che bisogna adattarsi al neoliberismo. Il mondo è andato così a destra che i neofascisti quasi ci fanno simpatia. Non a me, chiaro. Né a Luciano Canfora, che nulla ha a che spartire con Stiegler e l’idiozia liberista e filoatlantica, di quelli a cui va bene tutto, finanche il genocidio purché resti salda la centralità e il potere dell’occidente democratico su tutto il resto.
Il professor Canfora però ripropone, in un suo articolo del 23 ottobre sul CdS, la leggenda dell’anticapitalismo fascista (fosse pure quello socialisteggiante del “diciannovismo” o l’ancor più teorica forma “socializzatrice”, come scrive, della RSI), e viene il sospetto che trascuri la reale natura dei rapporti sociali borghesi (la loro crisi) dai quali promana l’ideologia fascista nelle sue forme dottrinali del passato e nelle sue, forse più rozze, versioni attualizzate.
Dunque, una legge per il “salario minimo”, l’affidamento alle organizzazioni proletarie degne moralmente e tecnicamente della gestione delle industrie e dei servizi pubblici”, così come l’assicurazione sull’invalidità e la vecchia, l’imposta straordinaria sul capitale, un programma che secondo Canfora “vanificherebbe la generica visione del fascismo come dittatura”. Ricordo che nel 1924 ci sarebbe stata la firma del patto di palazzo Vidoni tra Confindustria e sindacati fascisti. Siamo sicuri che tale passepartout non possa, almeno sulla base di tali enunciati riformistici, essere rilasciato anche al nazismo?
La mia sarà pure una visione en gros del fascismo, per dirla con il filologo barese, ma ci sarà stato un motivo, tanto per dire, per cui la neonata Confindustria finanziava i fasci ad onta della loro “dottrina” primigenia, scambiata da Canfora per anticapitalista o almeno per “socializzatrice”, nell’errata convinzione che il rapporto tra base economica e “sovrastruttura” non sia di tipo dialettico ma causale.
Forse non è stato il tanto vituperato George Soros, insieme ad altri miliardari, a dichiararsi contrario a quelli che chiama “fondamentalisti del mercato” e a invocare più tasse sul capitale? Sansepolcrista anche Soros?
Ci sono le parole e ci sono i Fatti:
RispondiEliminaCol passaggio dagli Assolutismi, in cui il popolo era PLEBE, alle democrazie, il POTERE è stato costretto a fingere, attraverso il suffragio universale(il voto anche alle donne diomio) e la scuola, che la plebe fosse diventata POPOLO. Ma il controllo sociale e politico continua ad essere ottenuto con la violenza, oggi fascismo, e con l’ottundimento di menti e coscienze attraverso “festa, farina e forca”.
Israele ha ucciso 7 volte più bambini in un mese di guerra di quanti ne siano morti in due anni di guerra in Ucraina e questo senza nemmeno considerare che molti bambini ucraini sono stati uccisi dagli ucraini stessi. I morti civili complessivi sono praticamente identici ed i feriti sono il 50% in più in Palestina che in Ucraina, nemmeno un mese contro due anni.
RispondiEliminaSecondo l'ONG European-Mediterranean Human Rights Watch Israele ha sganciato oltre 25mila tonnellate di bombe su Gaza, il potenziale complessivo di due bombe
atomiche.
In questi giorni, in Bangladesh, si stanno
RispondiEliminasusseguendo violente manifestazioni dei lavoratori e delle lavoratrici del settore dell’abbigliamento, soprattutto nelle città industriali di Gazipur, Ashulia e
Hemayetpur, poco lontano dalla capitale Dacca, in Bangladesh.
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