La psicotizzazione di massa e con essa il nostro infinito servilismo non ci ricordano niente? Eppure sono passati solo due anni dall’esacerbarsi di una fobia: vivevamo rinchiusi e separati, con guanti di lattice, le donne private di un parrucchiere (che non è cosa da poco), e perfino persone preoccupate che pulivano le banconote e monete con acqua e candeggina e le asciugava sul termosifone. Caso limite questo, certo, ma ancor oggi vi sono persone che indossano la mascherina passeggiando in solitudine per strade deserte o alla guida della propria auto.
Eravamo ognuno l’untore dell’altro, e un po’ lo siamo ancora. Non ci rendiamo conto di aver già sostituito la minaccia del virus con quella del prossimo nostro, per dirla evangelicamente. Martedì, entrando in farmacia, tutti i presenti mi rivolsero uno sguardo di rimprovero perché non indossavo la mascherina. E ancor oggi non puoi mandarli cortesemente a cagare perché ufficialmente ci sono un centinaio di morti il giorno. A forza di essere comunicata, la morte è diventata noiosa, ma c’è. Morti con covid o per covid? Nei numeri assurdi c’è già la risposta, come c’è sempre stata.
Un mondo destinato al panico. La reclusione avrà pure posto in evidenza che molte persone si erano dimenticate di vivere la propria vita, e ci hanno pure fatto credere che fermando e vietando tutto l’avremmo recuperata, ma ciò non è avvenuto. Anche se è stato messo a nudo il dispositivo che ci tiene in perenne servitù, esso ne è uscito rafforzato. L’operazione farmaco-oligarchica su scala planetaria ha avuto pieno successo, ci siamo prestati come dei porcellini d’India, obbedienti a questa totale privazione di libertà che è il sogno degli specialistici della cibernetica (e non solo il loro).
(I titoli degli articoli qui sopra sono tratti questa mattina dalla pagina on-line di un quotidiano).
In questo post mi sembra di cogliere qualcosa che merita una riflessione.
RispondiEliminaFra l'accenno che fai alla "perenne servitù", alla "totale privazione della libertà" in cui ci avrebbero costretto le oligarchie farmacologiche e la denuncia della incontrollata licenza di armarsi negli USA, c'è forse un collegamento. L'insofferenza verso le regole collettive e la denunce di violazioni della libertà individuale per l'obbligo di precauzioni sanitarie ha forse un substrato comune: la difesa ad ogni costo delle libertà individuali, anche contro il bene pubblico. Che poi, portata alle estreme conseguenze, è la stessa intolleranza alle regole che può portare alla lobby delle armi e all'assalto a Capitol Hill.
Se il blog fosse mio, risponderei: ma va' in mona. Ma il blog non è mio, quindi ritiro: non andare in mona, principe.
Eliminain Oklahoma ora hanno una regola in più
Elimina"Venezia retrocesso in serie B con due partite di anticipo"
EliminaNon andare in crisi, erasmo
Erasmo, tu dici che se il blog fosse tuo l'avresti mandato in mona. Non esiste solo la mona.
EliminaGli umani, effettivamente, hanno due orifizi in zona, ma i pennuti da cortile uno solo.
Eliminae tu erasmo, quanti ne hai ?
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