Oggi è il 4 maggio, nel caso fosse fuggito. Vladimir ed Estragon, due redneck, sono e restano in attesa, passando il tempo a togliersi le scarpe e masticando carote, ravanelli, a volte anche rape. Dopo essere stato annunciato e atteso da tempo, anche per oggi “non verrà, ma verrà domani”. Chi? Il default della Russia, ovvio.
C’è un momento, molto bello, in cui Vladimir dice: “Troviamo sempre qualcosa che ci dia l’impressione di esistere”. Estragon risponde: “ Sì, sì, siamo maghi”. È una scena dove la follia è calma e le cazzate sono vaste e dolci. L’attesa dei due è rivolta solo a se stessa.
Ciò non significa che Godot/default non verrà, poiché rientra nel novero delle possibilità. Solo ciò che è possibile, per definizione, può diventare realtà. L’attuarsi di questo o quell’effetto possibile è oggettivamente casuale; casualità indubbiamente determinata da una legge, cioè dal grado della sua probabilità.
Quanto sia probabile l’arrivo del Godot/default della Russia lo sanno solo gli esperti, ossia quelli che non sbagliano mai nel prevedere questo e quello con esattezza. Nella vita reale non ho mai incontrato uno solo di quegli esperti, ma nella bolla virtuale ne sono riconoscibili alcuni, di quelli che usano l’arguzia come una frusta, frustando però solo da un lato.
Non ridono di tutto, giammai di se stessi, e infine diventano banali come tutti gli altri. Si può entrare in sintonia con simili personaggi solo quando ti mostri d’accordo al 101% con la loro aggressività morale, la loro militanza canaglia, in breve quando si è disposti a sottomettersi al medesimo background.
Fanno bere l’oceano delle loro vanità e molti ingoiano con voluttà fino all’ultima goccia. Mio dio, che gente ci fai detestare!
P.S.: la Russia il mese scorso ha usato una banca non sanzionata, Bank Dom.RF JSC, per effettuare i pagamenti. Bank Dom.RF ha poi passato i fondi alla Bank of New York Mellon e quest’ultima, ottenute le garanzie adeguate dai regolatori, ha inoltrato il pagamento a Citigroup. Pensate che basti? Figuriamoci. C’è chi si rode: “Vedremo se quella trasmissione di fondi arriverà ai creditori in tempo per la deadline di domani ma questa condotta di Mosca suscita perplessità, per la sua apparente irrazionalità. Perché mai i russi improvvisamente sono disposti a privarsi delle riserve in valuta occidentale che sono sfuggite ai sequestri?”. Potremmo chiederlo a Lavrov, prima che Putin decida di far eliminare anche lui.
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