giovedì 5 maggio 2022

Con le minacce e con la violenza

 

L’indice Nasdaq è crollato di oltre il 14% nell’ultimo mese, del 26,9 negli ultimi sei mesi e del 23% da inizio anno. Standard & Poor 500, che come dice il nome segue l’andamento azionario dalle 500 aziende statunitensi a maggiore capitalizzazione, ha perso oltre il 13% da inizio anno, dopo aver quasi raddoppiato negli ultimi due anni (il nirvana per gli azionisti e i profitti aziendali americani è coinciso con un calo di quattro decenni dei salari reali della forza-lavoro: questo è il vero totalitarismo). È una tendenza, ancora non preoccupate, comunque un andamento negativo che si sta consolidando.

Nulla fa prospettare in un’inversione di tendenza, tanto più che ieri alla riunione del Federal Open Market Committee della Federal Reserve, Jerome Powell ha annunciato che aumenterà il tasso d’interesse a breve di mezzo punto percentuale, il più consistente aumento dei tassi dal 2000. Il capo della Fed ha affermato che la banca centrale statunitense prevede di aumentare i tassi dello 0,5% in ciascuno dei suoi prossimi due incontri per rallentare l’economia senza portarla in recessione.

Finora la Fed ha prodotto una vera inondazione di liquidità a interesse bassissimo, incentivando investimenti spesso parassitari e comprando titoli di società ad alto rischio (vera e propria spazzatura), ed è questo uno dei motivi della crescita inflazionistica. Inoltre, l’espansione monetaria “a gratis” ha determinato un drenaggio di ricchezza verso chi non ne aveva bisogno (azioni aumentate del 60 e più per cento in pochi anni).

L’obiettivo dichiarato da Powell è riportare l’inflazione, ora all’8,5%, il massimo degli ultimi quattro decenni, verso l’antico obiettivo della Fed, ossia il 2% annuo. L’inflazione al 2% annuo può sembrare innocua e anzi benefica, ma se le merci aumentano mediamente a questo tasso (i beni di prima necessità come cibo ed energia beneficiano meno del progresso tecnologico), in 20 anni il potere d’acquisto di una data somma si riduce di un terzo. Figuriamoci quando l’inflazione è il 7 o l’8 e più per cento.

Pertanto, l’inflazione è come una tassa occulta che grava prevalentemente sui poveri e i ceti medi. L’aumento dei tassi d’interesse non farà che aumentare le difficoltà per le famiglie, in primo luogo aumenterà il costo di mutui, delle carte di credito, prestiti agli studenti, pagamenti di auto e altre forme di debito dei consumatori.

La famiglia media statunitense è gravata da un debito di 155mila dollari, in gran parte dei quali legati a mutui, e usano sempre più le carte di credito per pagare alimentari e altri beni di necessità. Il debito medio delle carte di credito per famiglia a inizio anno era di 6.270 dollari. Dopo l’aumento di un quarto di punto della Fed a marzo, i tassi d’interesse sono aumentati del 75% per le 200 carte di credito più in uso.

Scrive la Federal Reserve Bank of New York: «Secondo l’ultimo rapporto trimestrale sul debito e il credito delle famiglie, il debito totale delle famiglie è aumentato di 333 miliardi (2,2%) per raggiungere 15.580 miliardi di dollari nel quarto trimestre del 2021. I saldi ipotecari [un’abitazione media costa 392.000], la componente più importante del debito delle famiglie, sono aumentati di 258 miliardi, attestandosi a 10.093 miliardi alla fine di dicembre. Il volume dei prestiti auto di nuova erogazione è stato di 181 miliardi di dollari durante il quarto trimestre. I saldi delle carte di credito sono aumentati di 52 miliardi, il più grande aumento trimestrale osservato nei 22 anni di storia dei dati, mentre il debito dei prestiti studenteschi si è contratto di 8 miliardi [questo è un dato significativo della crisi], rimanendo pressoché invariato in termini nominali alla fine del 2021 dopo quasi due decenni di aumenti costanti».

Anche il debito pubblico USA segue una traiettoria di forte aumento, quasi ininterrottamente crescente dal 2001 a oggi. Nel febbraio scorso era di circa 30.290 miliardi di dollari, 2.390 miliardi in più rispetto all’anno precedente, quando era di circa 27.900 miliardi di dollari USA. Ha quindi superato il 100% in rapporto al PIL, un dato che da un punto di vista italiano può non sembrare preoccupante, posto che abbiamo un debito che è circa tre volte più grande delle entrate complessive annuali.

Circa un quarto del totale dell’intero debito statunitense è in mani straniere, perfino in mani italiane (45 miliardi), con oltre 1.000 miliardi ciascuno dal Giappone e dalla Cina. Il potere davvero unico di uno Stato è il potere di creare fiat money vendendo enormi quantità di debito, che è anche un forte motivo per considerare il gold standard un ferro vecchio. Per continuare a sostenere il proprio disavanzo pubblico facendo stampare dollari alla Fed, dunque per mantenere vigente il proprio standard monetario, gli USA devono regnare sul pianeta, con le minacce e con la violenza.

1 commento:

  1. Perché sono dei mafiosi, e puoi anche discutere con un mafioso ma alla fine è un sistema di valori, una religione, un'affiliazione, è considerabile come un innesto religioso e dobbiamo trattarlo come religione parallela.
    Olympe non è solo una questione monetaria, prendi la terminologia 'disavanzo pubblico': c'è chi vede debito e PECCATO e chi vede investimento per costruire ferrovie e ospedali e rispettare un patto sociale definito in Costituzione (da tutte le forze politiche e ideologiche, sottolineo tutte per quello che scriverò di seguito). Sono prospettive diverse.

    Pensa al paradosso capitalista: che la Cina abbia il debito USA è un accordo a due, vedere in questo una cattiveria (ma potrebbe essere un favore! il contrario) significa dare un senso morale allo scambio. Quindi i primi a non credere al libero mercato sono gli stessi capitalisti?! E' una religione, sono dei fondamentalisti e mafiosi: lo Stato che giura sulla Bibbia, ma la Bibbia non come libro da leggere (di difficile lettura e contraddittorio) ma come simbolo e scettro per un primato assoluto sulla morale.
    Lo stesso avviene con l'energia: dividere in buoni e cattivi, invocare l'indipendenza e il sovranismo energetico, il nazionalismo, patriottismo, libertà a profusione..

    Ok, mi stai dicendo, caro statunitense, che lo scambio e il mercato fanno cagare! Che ci sono i buoni e i cattivi, e che quindi non era affatto libero come hai indottrinato a partire dalle università. Tutto e il contrario a seconda della convenienza contingente imponendo solo il potere dello scettro, il primato morale: questa è mafia.

    (e indovinate chi è attualmente uno dei principali ideologi: liberalismo è nazionalismo, nazionalismo è liberalismo...)

    Ogni epoca ha le sue droghe

    MB

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