Il 2 agosto 1914 Kafka scrisse nel suo diario: “La Germania ha dichiarato guerra alla Russia. Pomeriggio in piscina”.
Con questa espressione lo scrittore ridusse come nessun altro l’orrore e la vita quotidiana del mondo alla sua realtà più semplice e radicale.
Per otto mesi, tra il 1917 e il 1918, Kafka visse con la sorella nel villaggio di Zürau, in Boemia. Scrisse oltre 100 foglietti di aforismi, in un ordine misterioso e preciso (Aforismi di Zürau). Il terzo: “Ci sono due peccati capitali degli uomini da cui derivano tutti gli altri: l’impazienza e la negligenza. L’impazienza li ha cacciati dal paradiso, la negligenza impedisce loro di tornare. Ma forse c’è un solo peccato capitale: l’impazienza. L’impazienza li ha cacciati dal paradiso, l’impazienza impedisce loro di tornare”.
Kafka è un buon maestro nella disperazione e mi ha insegnato a diffidare della mia. È anche un buon maestro nell’umiltà. Dobbiamo essere pazienti, per poi essere inesorabili.
ah, meraviglia!
RispondiElimina"Questo è il momento in cui si decide se la forza bruta dominerà il mondo". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo al Forum a Davos. "Se così accadrà, non avrà più senso organizzare raduni come quello di Davos".
RispondiEliminaApperò. Non ci avevo pensato.
perché ora che senso hanno?
EliminaUn senso ce l'hanno: fissare le strategie dei FDP globali.
Eliminami sfugge il senso globale di quella sigla
EliminaF sta per figli. P sta per antica professione, che è anche fra le più globali.
EliminaNon avrei mai immaginato
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