martedì 28 gennaio 2020

Gli schemi di profitto mercenari


La difesa contro la minaccia delle pandemie globali, così come per i cambiamenti climatici e le catastrofi ecologiche, richiede un livello di pianificazione e cooperazione globale. Domanda: l’azione politica può prefissare e raggiungere determinati scopi nell’interesse comune, gli organismi sovranazionali possono aggirare le divisioni arbitrarie che gli interessi particolari degli Stati impongono al mondo?

Queste emergenze sono in parte prevenibili ed è possibile limitare i danni: per molti dei vasti incendi, per i danni causati da tifoni e uragani e la miriade di eventi dovuti ai cambiamenti climatici. Per quanto riguarda le pandemie, posto che è necessaria un’azione forte e coordinata di prevenzione, la scienza è arrivata al punto in cui è in grado di identificare nuovi virus in poche settimane e approntare vaccini in pochi mesi.

La difesa contro le innumerevoli minacce che stanno segnando la nostra epoca, così come la risposta ai bisogni sociali più esistenziali, richiede una pianificazione razionale che è invece assolutamente preclusa alla cieca dinamica economica capitalistica. Come ha osservato nel 2014 il direttore generale dell’OMS, Margaret Chan, in riferimento all’epidemia di Ebola, “un'industria orientata al profitto non investe in prodotti per mercati che non possono pagare”.

Gli schemi di profitto mercenari, che puntano sul breve termine, non sono in grado di allocare le risorse necessarie per pianificare in anticipo e prepararsi ai rischi globali. Radicato nel sistema dello stato-nazione, ogni paese preme per il proprio vantaggio nel presente, sacrificando il domani, tagliando la collaborazione internazionale seria e scientificamente necessaria.

In un momento in cui la pianificazione razionale oltre i confini nazionali sarebbe fondamentale per combattere la diffusione globale di una malattia virulenta, gli Stati Uniti e la Cina sono alle prese con un conflitto commerciale che è stato definito come una nuova “guerra fredda”.

Un’organizzazione come il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC) degli Stati Uniti d’America ha subito un taglio da 10,8 miliardi di dollari nel 2010 a 6,6 miliardi proposti nel 2020. Al tempo stesso il Congresso degli Stati Uniti ha appena approvato spese militari per 738 miliardi di dollari. E questo è nulla se si tiene conto dei 6 trilioni di dollari che gli Stati Uniti hanno speso per la cosiddetta “guerra al terrore” e i trilioni di dollari consegnati alle banche all’indomani del crollo del 2008.

Non va meglio su altri fronti, il budget annuale per la difesa cinese è stimato a 250 miliardi di dollari, ma le condizioni sanitarie in Cina sono generalmente ancora da paese in via di sviluppo, ma anche con sprechi paradossali per chi può permettersi la sanità privata (leggi qui), per tacere poi delle quasi inesistenti misure ordinarie di profilassi.

2 commenti:

  1. Cambiano i metodi ma lo scopo è sempre quello di ottundere menti e coscienze:
    È del poeta il fin la meraviglia
    (parlo dell'eccellente e non del goffo)
    chi non sa far stupir vada alla striglia!
    È del capitalismo il fin solo il profitto
    (impara l'egoismo non l'altruismo)
    se non ti sai arricchir stai triste e zitto?

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  2. ho sbagliato: anche il secondo è un punto esclamativo. grazie, saluti.

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