Alessandro Gilioli, della cui onestà e bontà
d’animo nessuno può adombrare il minimo dubbio, nel suo ultimo post riflette
sullo stato del capitalismo nella fase attuale, senza mai nominarlo
esplicitamente poiché in tal caso potrebbe essere tacciato di passatismo, o
peggio. Di grande interesse anche i commenti che sono seguiti, poiché anche
questi danno la misura esaustiva di come siamo (mal)messi.
In breve: Gilioli, una domenica mattina,
prima dell’alba, non riuscendo a prendere sonno e non avendo voglia e
opportunità di fare altro, tablet alla mano, ordina ad Amazon la spesa a
domicilio, con tanto di codice sconto.
Grande è stata la sua sorpresa nel vedersi
recapitare a casa alle otto del mattino la spesa da parte di un fattorino. È
probabile che alla sorpresa si sarebbe sostituito lo sconcerto se quanto ordinato e pagato non gli fosse stato recapitato, ma non sottilizziamo,
anche se sarebbe stato assai intrigante leggere un post di Gilioli se tale contrarietà si fosse verificata.
Segue la descrizione del suo senso di colpa
e d’impotenza a fronte di questo mondo cinico e sfruttatore che di notte e di
domenica fa lavorare povera gente per ragioni così futili. Gilioli tira in
ballo la dicotomia tra “consumatore soddisfatto che ha diritto a tutto e
lavoratore sfruttato che i diritti non sa nemmeno cosa siano”.
Due facce della stessa medaglia e intercambiabili, soggiungo. E poi questi lavoratori i propri diritti magari sanno bene in che cosa consistono, o se non altro per intuizione o per sentito dire, ma altra faccenda è farseli riconoscere. Del resto tutto quanto avvenuto e raccontato da Gilioli è perfettamente legale.
Due facce della stessa medaglia e intercambiabili, soggiungo. E poi questi lavoratori i propri diritti magari sanno bene in che cosa consistono, o se non altro per intuizione o per sentito dire, ma altra faccenda è farseli riconoscere. Del resto tutto quanto avvenuto e raccontato da Gilioli è perfettamente legale.
Alla fine del suo concione, il buon Gilioli
propone eventualmente “una società dove la regola è che se proprio ho bisogno
di una banana alle otto del mattino della domenica la devo pagare dieci euro,
ogni singola banana, e che cazzo, e quei dieci euro a banana vadano a chi era
sveglio all’alba nel week end in un magazzino di Roma, e che venga protetto con
un solido contratto da aristocrazia operaia tedesca”.
Di modo che, osservo en passant, solo chi se
lo possa permettere ordini birre e banane all’alba di un’uggiosa domenica di
gennaio. Accarezzando tale idea Gilioli sa bene di non estinguere il proprio
rimorso, ma lo attenua, piazzando alla fine una domanda ai propri lettori: “Voi
avete idee migliori?”.
Sì, Gilioli, qualche idea migliore ci sarebbe,
ma è noto che personalmente non propendo per le riforme al fine di migliorare
il capitalismo e segnatamente la retribuzione dei fattorini. Siete già così
tanti, troppi, su quella barricata che finirei d’intralcio. Semplicemente non credo
nelle sorti magnifiche e progressive di un sistema economico che va per la sua
strada infischiandosene di me e di lei, Gilioli, e così di tutti. Poi mi metto
nei panni di quel[l’] povero azionista di Amazon che attende il suo giusto e congruo
rendimento dal proprio investimento. Anch’egli ha le sue giuste ragioni, gliele
vogliamo riconoscere o no?
P.S. : alla fine però non mi so decidere se Gilioli sia più furbo o più ... santo, o forse e un po' inconsapevolmente è l'uno e l'altro insieme.
Più santo, senza dubbio. Io non ho voglia di fare ricerche sulla formazione di Giglioli, ma spero proprio che sia laureato in lettere, come del resto l'attuale ministro dell'economia. Giglioli non ha colto proprio nulla del fenomeno. Non si rende conto che in pochi anni è avvenuto uno spostamento delle rendite da intermediazione da molti soggetti a pochi e poi a un solo monopolista. E, quanto ai lavoratori, pur portando l'esempio delle banane, si accorge solo di quelli che stanno a contatto con lui. Banane, Giglioli, banane: chi credi che raccolga le banane? Non hai visto il filmato delle nazionalizzazioni cubane? Veinte y quatro, United Fruits Company (boato della folla).
RispondiEliminaE va bene, era canna da zucchero, ma vale anche per le banane.
cuatro.
RispondiEliminagiustissime osservazioni le tue, tuttavia il mio post scriptum non è casuale. credo proprio che G. queste cose le conosca benissimo.
EliminaDovrebbe commentare sul blog di Giglioli, a beneficio per chi lo legge e commenta.
RispondiEliminaLa leggerebbero di più li, che su questo suo blog. Non crede?
Gentile Anonimo, se lei crede che i lettori di Giglioli potrebbero trarre beneficio dal presente posto, perché non lo linka da quelle parti per vedere che cosa succede?
EliminaS'ils n'ont plus de pain, qu'ils mangent de la brioche
RispondiElimina