giovedì 14 novembre 2019

Venezia, la luna e tu


La metà del permafrost si trova in Russia.  Oltre la metà del territorio russo è costituita da permafrost. Grandi città e piccoli villaggi sono costruiti su tale terreno ghiacciato che ha una profondità media di duecento metri. Il permafrost si sta scongelando, tanto che gli immobili (case e ospedali) vengono dapprima puntellati e poi abbandonati. Lo scongelamento dei permafrost sta provocando enormi crateri che si allargano di circa 15 metri ogni anno, e sprigiona metano, un gas serra molto più pericoloso della stessa anidride carbonica.

Tuttavia non c’è di che preoccuparsi, la Russia è lontana.

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Non siamo solo un paese governato da debosciati, ma anche un paese di esperti con il ditino sempre alzato. Sull’acqua alta a Venezia e sul MOSE in questi giorni ne ho sentite di tutte le specie. Questa mattina a prima pagina ha telefonato anche un tizio che proponeva una soluzione alla quale probabilmente nessun altro aveva pensato: sigillare le bocche di porto. Questo mi ha ricordato un’alzata di genio di un tizio, circa una quarantina d’anni fa, in una trasmissione televisiva molto seguita. Propose la soluzione definitiva per sbarazzarci della nebbia in Valpadana: abbattere una parte delle Alpi occidentali in modo che il flusso delle correnti d’aria impedisse il formarsi della nebbia.

Dicevo che ne ho sentite di tutti i colori, tranne una cosa (che molti veneziani d'antan invece sapevano). E non a caso non se ne parla. L’acqua alta a Venezia c’è sempre stata, ma mai con la frequenza e i picchi registrati da una certa epoca ad oggi. Indubbiamente subsidenza e eustatismo hanno un ruolo, così i pompaggi d'acqua per servire le industrie di Marghera, ma se vi entra l’acqua in casa passando da sotto l’uscio, provate a scavare sotto l’uscio stesso un canale molto profondo.  È esattamente quello che è accaduto con l’escavo del famigerato canale dei petroli (canale Malamocco-Marghera). Se indovinate quando è stato fatto l'escavo del canale vincerete un giro in vaporetto a Venezia. Perciò raccomando di leggere il resto su Wikipedia. Da parte mia potrei aggiungere molto altro materiale, attingendo dai miei ricordi personali, ma si tratta, come si suol dire, di … acqua passata che non macina più.

4 commenti:

  1. Non macinerà, tuttavia credo che non siamo in pochi a vederla volentieri scorrere.

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    1. oltre che un simpatico generoso sei anche un inguaribile ottimista.
      venezia e come il pd: in via d'estinzione.
      non c'è più una drogheria, una macelleria (una a cannaregio, e, se ricordo bene, una a castello), non c'è più nulla. il mercato ittico di rialto ridotto a poco, quello della frutta e delle erbe sia a rialto che cannaregio quasi del tutto in mano straniera (non è la stessa cosa, e chi parla di razzismo è un cretino), nemmeno più i bacari da tanto tempo esistono più (quelli che ci sono sono finti). i negozi sono in mano alla mafia russa, i bar e ristoranti sono in mano ai cinesi. insomma anche venezia segue le sorti delle altre città ma con tutte le aggravanti della sua peculiarità.

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  2. Gent. sig.ra ricordo le succulente cene di un ministro veneziano, ricordo anche che la laguna non avrebbe dovuto essere imbonita invece tutte le zone industriali di Marghera lo sono, nello stesso ricordo ci sono anche le valli da pesca che avrebbero dovute essere aperte ed invece sono chiuse. Questo cosa ha comportato? che la laguna è diventata più piccola.
    Un caldo saluto
    roberto b

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  3. Homo Sapiens? NOOOO. Homo Scemus!

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